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Sara Segantin, Alberto Dal Maso
Steps. Giovani alpinisti su antichi sentieri
Il CAI ha deciso di scommettere su questi giovani. E ha avuto ragione.
L’effetto è una fresca originalità, sotto tutti gli aspetti.
Quella che balza subito agli occhi è la veste grafica, fortemente innovativa e intrigante. Ma non è che la superficie.
"Steps" è un progetto complesso. Gli esiti sono un video di media lunghezza (49 minuti) e questo libro: il racconto – per immagini e parole – di due periodi di immersione nella wilderness, nel californiano Yosemite National Park (fine marzo 2018, fuori stagione, in un mare di neve e in assenza di frequentatori) e sulla casalinghe Dolomiti friulane (metà settembre dello stesso anno, per sentieri selvaggi e anche in questo caso ormai fuori stagione).
Ma il cuore del progetto, mi sembra, è un altro: immergersi nella natura intatta con lo spirito di John Muir (1838-1914), i cui scritti hanno fortemente influenzato la formazione della moderna scienza ambientale. Ammirare e rispettare la natura in ogni sua forma.
«Qui siamo in esplorazione. L’avventura è nel vivere bene questo continente, queste montagne sconosciute e nel riuscire a farlo tutti insieme», dichiara Sara (p. 92), che su Muir ha scritto la tesi di laurea; «ascoltare e sentire il respiro della vita, vedere anche con l’anima e con il cuore» (p. 94).
Ma questi ragazzi non sono John Muir, che «in fondo era un gran solitario» (p. 181). Decidono di mettersi in cammino in cinque, con caratteri e competenze molto diverse; complementari, ma anche difficili da compaginare. La sfida vera, in fondo, è questa: essere una squadra di amici, cosa che però chiede a ognuno di saper rinunciare almeno ad alcuni dei propri obiettivi. Non è facile per nessuno, e loro sono tutti caratteri forti: «siamo tutti testardi, orgogliosi e anche un po’ competitivi» (p. 153)
Sara e Alberto, che si alternano nel racconto, usano accortamente ironia e colloquialità (che non è mai sciatteria, però). Esilaranti le note, con l’apparenza del tecnicismo, che vira presto nel delirio. Al centro del racconto, le relazioni tra loro. È questo il vero obiettivo, non la vetta o il primato. «Se ti prefiggi un obiettivo e vuoi raggiungerlo a qualsiasi costo, lo fai, punto e basta. Ma ci arrivi da solo», sentenzia Alberto (p. 86), che per altro di vette e di pareti difficili ne ha una vasta collezione.
E, proprio per le relazioni, la natura e la montagna sono aria pura per il respiro. «Andare in montagna è tornare a casa e la natura incontaminata non è un lusso ma una necessità».
Marco Dalla Torre
Sara Segantin – Alberto Dal Maso, Steps. Giovani alpinisti su antichi sentieri, Club Alpino Italiano, Milano 2020, pp. 220