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Visita culturale e pranzo sociale ad Albenga / Villa Pallavicini GE-Pegli e pranzo sociale
Domenica 17 novembre 2024 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Turistica
Sezione di Cuneo
Responsabile: Cons.Pres.Sez.
Programma
In questa data era prevista, a calendario, la visita culturale ad Albenga che è stata anticipata a domenica 20 ottobre.
Il parco di Villa Durazzo-Pallavicini è un'eccellenza nell'ambito dei giardini storico-romantico europeo. È stato pensato e costruito come un percorso scenografico-teatrale, incarico dato allo scenografo del Teatro Carlo Felice di Genova. La visita guidata ci condurrà in una storia che si dipana nella seconda metà dell'800 immersi tra arte natura e spiritualità: laghi, grotte, simbologia esoterica, splendide architetture e il camelieto più grande ed antico d'Italia, tutto ciò di fronte al mare. La visita completa dura circa 3 ore su percorso privo di problematiche, e dopo aver ammirato tanta meraviglia, ci aspetta il ristorante per l’annuale Pranzo Sociale e passeggiata digestiva. Dettagli in via di definizione, seguiranno aggiornamenti.
Mezzo di trasporto: pullman
Per informazioni ed iscrizione telefonare entro venerdì 15 novembre ai responsabili:
Pepino Elsa 3389543248 - Zerega Alfonso 342 512 6553
Il parco di Villa Durazzo-Pallavicini è un'eccellenza nell'ambito dei giardini storico-romantico europeo. È stato pensato e costruito come un percorso scenografico-teatrale, incarico dato allo scenografo del Teatro Carlo Felice di Genova. La visita guidata ci condurrà in una storia che si dipana nella seconda metà dell'800 immersi tra arte natura e spiritualità: laghi, grotte, simbologia esoterica, splendide architetture e il camelieto più grande ed antico d'Italia, tutto ciò di fronte al mare. La visita completa dura circa 3 ore su percorso privo di problematiche, e dopo aver ammirato tanta meraviglia, ci aspetta il ristorante per l’annuale Pranzo Sociale e passeggiata digestiva. Dettagli in via di definizione, seguiranno aggiornamenti.
Mezzo di trasporto: pullman
Per informazioni ed iscrizione telefonare entro venerdì 15 novembre ai responsabili:
Pepino Elsa 3389543248 - Zerega Alfonso 342 512 6553
Relazione
Villa Durazzo-Pallavicini a Pegli (Genova).
Siamo partiti da Cuneo in trentuno alle ore 7 con alla guida Ivano Pellegrino che si dimostrerà un ottimo autista. In viaggio ci accompagna il sorgere del sole con un bel cielo colorato di varie sfumature di rosso. Dopo una breve pausa all’autogrill di Savona per un buon caffè, abbiamo raggiunto Pegli in orario alle 9,30, tutti pronti e contenti di intraprendere il percorso nel Parco della Villa Durazzo Pallavicini che ci impegnerà per circa 2 ore e mezza con una giovane e cordiale guida turistica. All’inizio del percorso troviamo una strada ciottolata in salita poiché il parco si estende sulla collina di fronte al mare. Siamo in un giardino storico-romantico costruito tra il 1840 e il 1846 su progetto dell’architetto Michele Canzio per volere del Marchese Ignazio Pallavicini. E’ stato pensato come un percorso scenografico teatrale per portare il visitatore dall’antefatto e prologo iniziali all’esodo finale, attraverso tre atti, lungo un tragitto di circa 3 km. L’acqua nel parco è la protagonista indiscussa, presente sotto varie forme, dal lago, alle cascate, dallo zampillo al rio, trasmettendo ad ognuno di noi stati d’animo diversi. Incontriamo nel percorso edifici e manufatti in stile neoclassico e neogotico. Persino una grotta artificiale realizzata con stalattiti e stalagmiti provenienti da altre grotte della Liguria e rimontate in modo del tutto naturale con specchi d’acqua all’interno. Fuori della grotta giungiamo infine al lago grande. Al centro dello specchio acqueo sorge il tempio greco sorretto da otto colonne e contenente una statua di Diana. L’isolotto è adornato da quattro tritoni. In prossimità del lago sono anche presenti: il chiosco turco, un obelisco egizio, la pagoda cinese, il tempio di Flora ed il giardino segreto realizzato come una serra in vetro e ghisa. Le piante hanno il compito di partecipare alle scenografie del parco come vere e proprie attrici, in particolare il primo e terzo atto sono popolati da specie esotiche: piante succulente e palmizi nell’oasi mediterranea, la monumentale pianta della Canfora ed il Cedro del Libano sulle rive del Lago Grande e la maestosa Araucaria al Lago Vecchio. Il secondo atto si sviluppa invece all’interno di un bosco mediterraneo caratterizzato da antichi Pinus pinea, Pinus nigra, lecci, allori e arbusti di erica, corbezzoli, cisti, ginestre, euforbie, lavande e viburno. Ma la regina del parco è la Camelia Japonica che compone il famoso Viale delle Camelie, considerato il camelieto più antico e grande d’Italia. Proseguiamo verso il punto più alto del parco dove sorge il castello del Capitano costruito su base rettangolare e sormontato da una torre cilindrica con un’asta rivolta verso il cielo. Da lì scendiamo verso il piano dedicato ai giochi con caratteristiche dell’ottocento e giostre azionate da manovelle. Alle 12,45 lasciamo il Parco, siamo contenti e desiderosi di raggiungere l’Aurelia dove troviamo il ristorante per accontentare il nostro spiccato desiderio di cibo (ottimo menù a base di pesce). Terminato il pranzo, percorriamo un tratto della passeggiata a mare di Pegli, che una volta era località balneare molto rinomata, scattiamo alcune foto di gruppo a ricordo e aspettiamo il pullman che ci riporterà a casa. Grazie della bella gita ai coordinatori Elsa Pepino ed Alfonso Zerega.
Siamo partiti da Cuneo in trentuno alle ore 7 con alla guida Ivano Pellegrino che si dimostrerà un ottimo autista. In viaggio ci accompagna il sorgere del sole con un bel cielo colorato di varie sfumature di rosso. Dopo una breve pausa all’autogrill di Savona per un buon caffè, abbiamo raggiunto Pegli in orario alle 9,30, tutti pronti e contenti di intraprendere il percorso nel Parco della Villa Durazzo Pallavicini che ci impegnerà per circa 2 ore e mezza con una giovane e cordiale guida turistica. All’inizio del percorso troviamo una strada ciottolata in salita poiché il parco si estende sulla collina di fronte al mare. Siamo in un giardino storico-romantico costruito tra il 1840 e il 1846 su progetto dell’architetto Michele Canzio per volere del Marchese Ignazio Pallavicini. E’ stato pensato come un percorso scenografico teatrale per portare il visitatore dall’antefatto e prologo iniziali all’esodo finale, attraverso tre atti, lungo un tragitto di circa 3 km. L’acqua nel parco è la protagonista indiscussa, presente sotto varie forme, dal lago, alle cascate, dallo zampillo al rio, trasmettendo ad ognuno di noi stati d’animo diversi. Incontriamo nel percorso edifici e manufatti in stile neoclassico e neogotico. Persino una grotta artificiale realizzata con stalattiti e stalagmiti provenienti da altre grotte della Liguria e rimontate in modo del tutto naturale con specchi d’acqua all’interno. Fuori della grotta giungiamo infine al lago grande. Al centro dello specchio acqueo sorge il tempio greco sorretto da otto colonne e contenente una statua di Diana. L’isolotto è adornato da quattro tritoni. In prossimità del lago sono anche presenti: il chiosco turco, un obelisco egizio, la pagoda cinese, il tempio di Flora ed il giardino segreto realizzato come una serra in vetro e ghisa. Le piante hanno il compito di partecipare alle scenografie del parco come vere e proprie attrici, in particolare il primo e terzo atto sono popolati da specie esotiche: piante succulente e palmizi nell’oasi mediterranea, la monumentale pianta della Canfora ed il Cedro del Libano sulle rive del Lago Grande e la maestosa Araucaria al Lago Vecchio. Il secondo atto si sviluppa invece all’interno di un bosco mediterraneo caratterizzato da antichi Pinus pinea, Pinus nigra, lecci, allori e arbusti di erica, corbezzoli, cisti, ginestre, euforbie, lavande e viburno. Ma la regina del parco è la Camelia Japonica che compone il famoso Viale delle Camelie, considerato il camelieto più antico e grande d’Italia. Proseguiamo verso il punto più alto del parco dove sorge il castello del Capitano costruito su base rettangolare e sormontato da una torre cilindrica con un’asta rivolta verso il cielo. Da lì scendiamo verso il piano dedicato ai giochi con caratteristiche dell’ottocento e giostre azionate da manovelle. Alle 12,45 lasciamo il Parco, siamo contenti e desiderosi di raggiungere l’Aurelia dove troviamo il ristorante per accontentare il nostro spiccato desiderio di cibo (ottimo menù a base di pesce). Terminato il pranzo, percorriamo un tratto della passeggiata a mare di Pegli, che una volta era località balneare molto rinomata, scattiamo alcune foto di gruppo a ricordo e aspettiamo il pullman che ci riporterà a casa. Grazie della bella gita ai coordinatori Elsa Pepino ed Alfonso Zerega.
Maria Angela Re - Marco Montaldo