Valle del Treja

Domenica 14 aprile 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: M. De Masi - Giorio



Programma



Un itinerario sali e scendi lungo il fiume Treja tra le cascate di Monte Gelato e la rocca tufacea di Calcata
 
Ritrovo: L'appuntamento è alle ore 8.00 a piazzale Cardinal Consalvi, con partenza alle 8.15. Altrimenti alle ore 8.45 a Mazzano Romano, presso il bar senza nome, su via Romana (forniremo ai partecipanti le coordinate GPS tramite whatsapp).

Viaggio: Con auto private. Si esce da Roma lungo la via Salaria e si segue il GRA per andare a prendere la SS Cassia bis da percorrere fino alla località Settevene dove si svolta per Mazzano Romano (attenzione a non saltare l'uscita, perché il cartello con le indicazioni si legge proprio all'ultimo momento).
Dopo il caffè di prassi si torna indietro e si lasciano le auto al parcheggio presso le cascate di Monte Gelato, tranne una o due che saranno lasciate al parcheggio di Mazzano Romano.

Difficoltà: E

Dislivello: continui sali e scendi, corrispondenti a circa 600 m di dislivello equivalenti.

Durata: Circa 6-7 ore, soste escluse, per completare il giro (molto dipende dal passo dei partecipanti).

Itinerario: Dal parcheggio si scende facilmente al vecchio e molto pittoresco mulino delle cascate di Monte Gelato. Dopo la visita alle cascate si prende il sentiero 1, molto bello, e si percorre la ripida riva del fiume Treja salendo fino alla rocca di Mazzano Romano.
Da Mazzano Romano si scende di nuovo al greto del fiume che si attraversa su un antico ponte. Si risale faticosamente sulla riva opposta lungo il sentiero 12. Se avremo tempo potremo qui fare una puntata alla necropoli del Cavone.
Di qui con il sentiero 11 aggireremo sulla destra il monte Li Santi.
Attraversata la provinciale effettueremo, se ne avremo il tempo, una puntata al panoramico monte Narce. Seguiremo quindi il ripido sentiero (n° 14) che sale alla rocca di Calcata.
Dopo una rapida visita al paese (caratteristico, ma molto turistico ed affollato) scenderemo sull'altro versante per tornare alla riva del Treja
Sempre se avremo tempo, potremo qui effettuare una puntata alla chiesa di Santa Maria di Castelvecchio.
Riprenderemo quindi la via del ritorno sul sentiero 19 lungo il fiume Treja. Attraversata la provinciale potremo vedere i resti del tempio Monte Li Santi.
Di qui di nuovo in salita per poi ridiscendere al ponte di Mazzano Romano, risalendo finalmente al paese dove riprenderemo le auto.

Attenzione: il terreno può risultare fangoso e scivoloso a seconda delle condizioni climatiche. L'escursione non è difficile, ma non banale e ci vuole un buon passo per poter completare tutto l'itinerario. Siamo in bassa quota e potrebbe fare già molto caldo. Non ci sono sorgenti lungo il percorso.

Spese di viaggio: 30 euro a macchina da suddividere tra i componenti dell’equipaggio.

Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, abbigliamento a strati, borracce con acqua in quantità (non ci sono sorgenti), cappello per il freddo e per il sole, bastoncini telescopici, pranzo al sacco, eventuale cambio da lasciare in auto, protezione per la pioggia e per il vento.

Iscrizioni entro giovedì 11 aprile a:
Chiara Giorio: chiaragiorio61@gmail.com - tel. 339 844 8790
Mauro De Masi: mauro.demasi62@gmail.com - tel. 328 0024802
 



Relazione



di Corrado Giuseppe Buscerini

Insieme agli universitari di Unitrekk, la sezione di Roma è andata in escursione al Parco regionale della valle del Treja, tra le provincie di Viterbo e Roma. Dopo una partenza da Roma non esente da ritardi, all’arrivo vi è stata subito una pausa caffè, voluta anche da chi scrive. Finito questo non breve momento di convivialità condito anche da utilizzi di crema solare, è dunque iniziato il cammino.
Dopo una serie di brevi sali e scendi, è iniziata la prima salita, seppur breve. Ancora sali e scendi e inizia nuovamente una salita, questa volta più dura. Tutto ciò costeggiati dal fiume Treja e da tanta voglia di immergercisi, nonostante il divieto di balneazione. Finita la salita, si trova il comune di Mazzano Romano, al limite della provincia di Roma. Dopo una pausa che, con sorpresa degli universitari di Unitrekk, ha visto la presenza di una fontanella di acqua potabile in questo paesino, si riparte consci che forse (non) si sverrà per il caldo e per la paventata assenza di fonti d’acqua durante il tragitto. Dopo un tratto in pianura, ecco che inizia un’altra salita abbastanza agevole, che porta al punto dove ci si ferma per pranzare.
Finito questo momento, condito da preghiera e foto di rito, si riparte e inizia la parte meno semplice del tragitto, a partire dalla discesa, che ha richiesto a chi scrive il prestito e successivo utilizzo, seppure breve, di bastoni per l’occasione. Dunque, dopo questo breve tratto in discesa, inizia la scalata verso il paesino di Calcata che ha visto un’ulteriore pausa, completa di visita del borgo e per alcuni anche della chiesetta. Ed ecco che finito questo momento inizia la fatidica strada per il ritorno. Anche questa condita da susseguirsi di sali e scendi, salite, discese e ovviamente pause. Senza dimenticare la voglia di immersione, dovuta soprattutto a un tratto pianeggiante abbastanza lungo costeggiati dal fiume Treja.
Finito questo, ecco che inizia l’ultima salita del percorso, percorsa tuttavia non senza difficoltà per il caldo estivo della giornata.
E infine si ritorna al comune di Mazzano Romano, da dove, dopo una pausa, partiamo per rientrare a Roma, consapevoli di avere sviluppato una resistenza al sole al di sopra della media.           
 


 

 
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