Trekking urbano - Quarticciolo

Domenica 10 novembre 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Turistica
Sezione di Roma
Responsabile: Cellamare - Giorio



Programma



Descrizione generale: Quarticciolo è l’ultima delle borgate ufficiali costruite in epoca fascista. È stata completata nel 1942 e alcuni edifici, come la chiesa, sono stati realizzati dopo la guerra, negli anni ’50. Situata nella periferia est di Roma, a poca distanza dalla via Prenestina (all’altezza dell’incrocio con la via Palmiro Togliatti), ha avuto sempre uno spirito antifascista (che si riflette oggi nelle celebrazioni autorganizzate del 25 aprile che raccolgono tantissime persone da tutta la periferia est). È l’emblema dei problemi abitativi e del problema della casa che colpiscono le città italiane ed europee. Totalmente pubblico, è gestito dall’ATER (l’agenzia regionale che gestisce il patrimonio abitativo pubblico), con grandissimi problemi di manutenzione, assegnazioni, buona utilizzazione degli spazi. A dispetto del solito immaginario collettivo, sostenuto dai mass media, che lo raffigura solo come quartiere malfamato e luogo di spaccio (fenomeno sicuramente presente), Quarticciolo è un luogo vitale, dove un insieme di realtà sociali attive sul territorio sviluppa una serie di progetti ed iniziative interessanti ed importanti, anche a carattere intergenerazionale, per lo più in totale autonomia (o con la collaborazione di Fondazioni): la palestra popolare, la casa di quartiere, il doposcuola, l’ambulatorio sociale, alcune piccole attività produttive, ecc. Molta è la solidarietà all’interno del quartiere, soprattutto intorno al problema abitativo, e il Comitato di quartiere Quarticciolo Ribelle (che riunisce le varie realtà) svolge attività politica antagonista e conduce una sorta di democrazia territoriale diretta. Tramite un laboratorio di quartiere costruisce progetti con il Comune che sono in corso di sviluppo. Il percorso cerca di cogliere tutti questi aspetti, anche incontrando (se riusciamo ad organizzare) alcuni protagonisti. Iniziando dalla ex sede della palestra popolare, conosceremo alcune importanti realtà attive sul territorio e le loro iniziative, nonché alcuni interessanti interventi di riqualificazione. Il quartiere è relativamente piccolo e si gira rapidamente. Chiuderemo alla Casa di Quartiere a via Ugento 30.

Appuntamento: ore 10.00 a via Ostuni 5, in prossimità del Teatro Biblioteca Quarticciolo

Durata: 4 ore soste comprese

Difficoltà: camminata in area urbana

Equipaggiamento: comodo per camminare a lungo, con scarpe adatte a camminare (scarpe da ginnastica). Si cammina su strade, marciapiedi, parchi. Attrezzarsi per eventuale pioggia.

Pranzo: al sacco

Costi: 5€ per i non soci comprensivi di assicurazione e 2€ per i ragazzi non soci fino a 25 anni

Info e prenotazioni:
Carlo Cellamare, 329 7447540, carlo.cellamare@uniroma1.it
Chiara Giorio, 339 8448790, chiaragiorio61@gmail.com
 



Relazione



( a cura di Valeria Viale) Un trekking urbano, una scelta slow che ci ha fatto scoprire una delle molte facce della nostra città, nuove storie e periferia.
Così una passeggiata in città è stata un originale itinerario che ha toccato un quartiere periferico che alterna spazi verdi, case basse con reminiscenze storiche ed emergenze moderne.
Quarticciolo, una delle borgate storiche di Roma: ci siamo persi tra i cortili interni dove generazioni di donne hanno chiacchierato sedute su sedie di legno e paglia. Dove sono state raccontate le storie delle lotte e delle battaglie vinte, e di quelle perse.
L’anima popolare pervade le strade (tutte con nomi di città pugliesi) e si fonde nelle immagini. Immagini del murales Blu, realizzato sulla facciata del palazzo della Casa del fascio. Sono dipinte due icone dell’arte classica la Venere di Milo e il David di Michelangelo. Le raffigurazioni sono in chiave contemporanea: lei con accessori delle più grandi griffe e un barboncino al guinzaglio, icona dell’apparire femminile; lui con Rolex d’oro al polso nell’atto di scattarsi un selfie da postare su IG, immagine del consumismo sfrenato.
Un vero gioiello del percorso è stato poi l’incontro con alcuni abitanti del quartiere, ricchezza vera contro la narrazione tossica del “luogo maledetto”. Il racconto è anche altro: la sedimentazione di una comunità attraverso la palestra dove si pratica boxe, la biblioteca, l’ambulatorio sociale ed esperienze di micro-imprenditoria. Non un quartiere terra di nessuno, non una borgata uguale all'altra.

 

 
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