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Salento
Venerdì 29 ottobre 2021
Mercoledì 3 novembre 2021 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: G.Motteran - M.Mori
Programma
Descrizione:
La Puglia è notoriamente la regione più pianeggiante e meno boscosa d’Italia, quella dove il visitatore viene in cerca di un bel mare, di affascinanti centri storici, di buona cucina, dei trulli e delle cattedrali romaniche, ma dove non si aspetta di trovare angoli di natura incontaminata e selvaggia, ambienti naturali inconsueti ed altri dove natura, storia e monumenti si concentrano in pochi chilometri. D’altro canto la maggior parte di questi luoghi sono sconosciuti ai più perché localizzati fuori dai consueti itinerari turistici, in ambienti insoliti e per lo più raggiungibili solo a piedi. L’itinerario proposto ci porta nel cuore del Parco Naturale Regionale “Costa di Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”. Quest’area racchiude un patrimonio architettonico, culturale e ambientale di grandissimo pregio: la sua struttura geologica regala, infatti, oltre a paesaggi mozzafiato, caratterizzati dalla presenza di falesie e prati, sorprendenti testimonianze di un passato che si perde nella preistoria. Il percorso presenta caratteristiche differenti: si snoda per alcuni tratti a strapiombo su un mare azzurrissimo, costeggia i tipici sentieri delimitati dai muretti a secco, le “vie del sale”, i suggestivi canaloni trasversali alla linea di costa ed in alcuni punti vecchi tratturi di campagna. In tale area l’habitat rupestre si presenta particolarmente esteso con un’incredibile concentrazione di endemismi botanici di rara bellezza. Il tratto che va da Otranto a Santa Maria di Leuca è orlato di torri d'avvistamento risalenti al XVI secolo e fari costieri. L’architettura rupestre e le colture agrarie tradizionali, delineano un paesaggio costiero ricco di suggestione. Gli oliveti terrazzati coprono gran parte della superficie agricola interna al perimetro del Parco. I labirinti di muretti a secco definiscono questo paesaggio che trova nella pietra e nelle rocce calcaree la sua massima espressione. Anche la millenaria frequentazione antropica trova per queste vie straordinarie testimonianze: è il caso delle grotte marine presenti su questo tratto di costa come la grotta Zinzulusa e Romanelli a Castro, la grotta delle Prazziche a Marina di Novaglie e la grotta dei Cervi a Porto Badisco, un luogo di culto preistorico unico nel suo genere in tutta Europa, con uno straordinario repertorio di pittogrammi. Non sarà poi raro imbattersi nelle tracce di un passato più prossimo: pajare, masserie fortificate e torri dominanti il paesaggio, sino alle splendide ville nobiliari che tradiscono, nei loro multiformi stili, la vocazione di quest’area e la sua importanza strategica, da sempre crocevia di civiltà.
Durata del Trekking: 8 giorni/7 notti.
Anno: 2021
Numero partecipanti: minimo 08/massimo 36
Soggiorno: Hotel e B&B
Tipologia E: non è richiesta una preparazione escursionistica da esperti.
Programma
“Tra un cielo mai fermo, dove le nuvole rincorrono i raggi del sole ed un mare colorato di tutte le sfumature dell'azzurro, dal trasparente al verde brillante ed intenso...il Salento. Terra antica che si lascia scoprire anche nelle sue profondità più impensabili. Quasi un viaggio al centro della terra, della storia dell'umanità e della cultura. Una umanità ricca, appassionata ed orgogliosa delle proprie lontane ed a volte un po' misteriose origini. La natura esplode sulla superficie con i suoi colori vivaci ed intensi. L'Ulivo regna sovrano con i suoi tronchi contorti dai secoli. L'uomo con il proprio ingegno e la propria arte ha lasciato tracce indelebili sopra e sotto il suolo. Attraversare il Salento è come guardare la punta di un iceberg....il bello è ciò che non si vede ed è tutto da scoprire!"
(Dai primi nostri camminatori dell’Aprile 2015)
1° giorno: LECCE, CAPITALE BAROCCA DEL SALENTO
Partenza da Roma. Arrivo a Lecce. Incontro con la Guida e visita del centro storico di Lecce, tra le chiese barocche, il duomo, gli anfiteatri di origine romana, il castello di Carlo V, le botteghe artigiane di carta pesta e i palazzi baronali.
Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento a Lecce.
2° giorno: TREKKING ALIMINI. Da Torre dell’Orso alla Baia dei Turchi
Prima colazione e trasferimento a Torre dell’Orso (45’). Escursione a piedi lungo il litorale. All’inizio del nostro percorso si potranno ammirare i faraglioni “Le Due Sorelle” situati sul versante nord del villaggio di Torre Sant’Andrea. Noteremo cavità, grotte, piccole insenature. Cammineremo fino alla pineta di Frassanito che arriva in prossimità dei laghi Alimini. I laghi Alimini sono due specchi d'acqua che si trovano ad una manciata di km da Otranto; l'etimologia del loro nome è da ricercarsi nel termine greco limne cioè stagno; fanno parte dell'Oasi protetta dei Laghi Alimini e rappresentano uno dei siti naturali più incontaminati e preziosi del Salento. Dopo la sosta bagno, nelle limpide acque del Mar Adriatico, continueremo il nostro percorso a piedi per poi concludere nelle vicinanze della famosa Baia dei Turchi. Trasferimento (10’) a Otranto.
Sistemazione in b&b. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza: Torre dell’Orso
Località di arrivo: Baia dei Turchi
Lunghezza del percorso: 12 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
3° giorno. Giurdignano: IL GIARDINO MEGALITICO
Prima colazione e trasferimento (15’) a Giurdignano alla scoperta del cosiddetto Giardino Megalitico. Presenti in Spagna, Francia ed Inghilterra e assenti in Italia tranne che in Puglia, i monumenti megalitici sono più numerosi nella provincia di Lecce e all'interno di questa il maggior numero si trova nel territorio di Giurdignano. Si camminerà nella meravigliosa campagna tra Giurdignano e Giuggianello, tra uliveti secolari, dove sono conservati 7 dolmen e 14 menhir che fanno di questo paese di neanche duemila abitanti la capitale italiana del fenomeno megalitico. Rientro ad Otranto (15’). Nel pomeriggio visita del centro storico di Otranto e della magnifica cattedrale che contiene il mosaico “L’albero della vita”. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza/arrivo: Giurdignano (percorso ad anello)
Lunghezza del percorso: 13 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
4° giorno: OTRANTO PORTA D’ORIENTE
Dopo la colazione, partenza a piedi direttamente dal B&B. Attraverseremo il centro storico di Otranto e ci dirigeremo a Torre del Serpe, per poi giungere in un ambiente spettacolare ed unico: un laghetto all’interno di una vecchia cava di bauxite. Un luogo magico e suggestivo; tutto intorno il lago, la terra colorata dalla presenza dominante del minerale, appare di un colore rosso intenso e mette ancora di più in risalto il verde brillante delle acque stagnanti, nonché il colore intenso della vegetazione circostante. A questo punto ci dirigeremo alla volta del Faro della Palascia, il punto più orientale d’Italia. Dopo la pausa pranzo continueremo il nostro trekking visitando la bellissima Masseria Cippano e proseguiremo fino a Torre Sant’Emiliano per poi arrivare alla baia di Enea, la baia di Porto Badisco, che custodisce uno dei più importanti tesori della storia salentina: la Grotta dei Cervi. Dopo la sosta per un bagno rigenerante nelle splendide acque della baia, transfert di ritorno ad Otranto (15’). Tempo libero. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza: Otranto
Località di arrivo: Porto Badisco
Lunghezza del percorso: 15 Km
Tempo di percorrenza: 7 ore
Dislivello: trascurabile
5° giorno. LE VIE DEL SALE E LE GROTTE CIPOLLIANE
Prima colazione e trasferimento in minibus (1h) all’imbocco del sentiero “Vie del Sale”; questi antichi tratturi venivano utilizzati per risalire dalla costa dove, fin da epoche antiche, i corsanesi erano dediti alla produzione ed al contrabbando del sale. Proseguiremo verso Marina di Novaglie per la pausa bagno e pranzo. Continueremo il nostro trekking verso le maestose Grotte delle Cipolliane, fino ad arrivare alla località “Ciolo”, che con le sue pareti strapiombanti è il regno dei climbers salentini e non solo. Dal “ciolo” trasferimento in minibus (10’) a Santa Maria di Leuca, de Finibus Terrae, l’incontro dei due mari, e antica meta dei pellegrini che si imbarcavano per la Terra Santa. Successivamente trasferimento (40’) a Gallipoli. Sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento a Gallipoli.
Località di partenza: Marina di Corsano
Località di arrivo: Ponte Ciolo
Lunghezza del percorso: 9 Km
Tempo di percorrenza: 5 ore
6° giorno: PARCO NATURALE REGIONALE DI PUNTA PIZZO
Dopo la colazione, trasferimento in minibus (15’) presso la baia di Punta Pizzo. Il trekking odierno ci vedrà attraversare il Parco Naturale Regionale Litorale di Punta Pizzo e isola di Sant’Andrea. Il litorale di Punta Pizzo comprende ambienti peculiari, composti da macchia mediterranea, pseudo-steppe mediterranee ed ambienti umidi e acquitrinosi. Molto ricco il patrimonio vegetale con piante di corbezzolo, erica arborea, ginestra spinosa, mirto, lentisco, asparago spinoso, rosmarino e timo. Nel punto più alto del parco si può ammirare la torre borbonica eretta a difesa delle coste salentine e godere della sosta bagno con panorama mozzafiato sulla baia di Gallipoli. Alla fine dell’escursione transfer di rientro (15’) a Gallipoli, visita del centro storico e del mercato del pesce. Il mercato del pesce di Gallipoli è uno dei più caratteristici di tutto il Salento ed è apprezzato e visitato non solo dagli intenditori e i ristoratori della zona, ma anche dai semplici turisti. Cena e pernottamento a Gallipoli.
Località di partenza: Punta Pizzo
Località di arrivo: Punta della Suina
Lunghezza del percorso: 10 Km
Tempo di percorrenza: 5 ore
7° giorno: PORTO SELVAGGIO
Prima colazione e transfert di 20’ a Porto Selvaggio. Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è una delle prime aree protette di Puglia ed è situato lungo la costa Jonica. Percorreremo ambienti ricchi di scenari aperti sul mare, tra alte falesie, splendide calette, pinete e rigogliosa macchia mediterranea, senza trascurare le numerose specie di orchidee di rara bellezza e in alcuni casi endemiche della Puglia. E’ questo uno dei litorali più puliti d’Italia, il quale ha ripetutamente ricevuto il riconoscimento delle 5 vele per le sue acque cristalline. Porto Selvaggio oltre ad essere un’area di rilevante valore naturalistico e paesaggistico, rappresenta una zona di straordinario interesse archeologico. La baia di Uluzzo, ubicata all’interno del parco custodisce infatti un insediamento preistorico conosciuto a livello europeo (giacimento della grotta del cavallo). A fine escursione, ma non prima, di un bagno rigenerante nelle fresche acque della baia di Porto Selvaggio trasferimento a Lecce (45’). Sistemazione in Hotel. Tempo libero. Cena e a seguire…. Pizzica!! Pernottamento a Lecce.
Località di partenza: Torre dell’Alto
Località di arrivo: Villa Tafuri
Lunghezza del percorso: 10 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: trascurabile
8° giorno: Partenza
Prima colazione e partenza per Roma
Cosa Portare (indispensabile): scarponcini da trekking; zaino anche di tipo scolastico poiché il bagaglio sarà trasportato dall’organizzazione durante tutti i transfert da una struttura ricettiva all’altra; pronto soccorso personale; borraccia o bottiglia da minimo 1 litro; mantellina e/o ombrello tascabile per eventuale pioggia; costume e tutto il necessario per i bagni al mare.
Durata del Trekking: 8 giorni/7 notti.
Anno: 2021
Numero partecipanti: minimo 08/massimo 36
Soggiorno: Hotel e B&B
Tipologia E: non è richiesta una preparazione escursionistica da esperti.
Programma
“Tra un cielo mai fermo, dove le nuvole rincorrono i raggi del sole ed un mare colorato di tutte le sfumature dell'azzurro, dal trasparente al verde brillante ed intenso...il Salento. Terra antica che si lascia scoprire anche nelle sue profondità più impensabili. Quasi un viaggio al centro della terra, della storia dell'umanità e della cultura. Una umanità ricca, appassionata ed orgogliosa delle proprie lontane ed a volte un po' misteriose origini. La natura esplode sulla superficie con i suoi colori vivaci ed intensi. L'Ulivo regna sovrano con i suoi tronchi contorti dai secoli. L'uomo con il proprio ingegno e la propria arte ha lasciato tracce indelebili sopra e sotto il suolo. Attraversare il Salento è come guardare la punta di un iceberg....il bello è ciò che non si vede ed è tutto da scoprire!"
(Dai primi nostri camminatori dell’Aprile 2015)
1° giorno: LECCE, CAPITALE BAROCCA DEL SALENTO
Partenza da Roma. Arrivo a Lecce. Incontro con la Guida e visita del centro storico di Lecce, tra le chiese barocche, il duomo, gli anfiteatri di origine romana, il castello di Carlo V, le botteghe artigiane di carta pesta e i palazzi baronali.
Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento a Lecce.
2° giorno: TREKKING ALIMINI. Da Torre dell’Orso alla Baia dei Turchi
Prima colazione e trasferimento a Torre dell’Orso (45’). Escursione a piedi lungo il litorale. All’inizio del nostro percorso si potranno ammirare i faraglioni “Le Due Sorelle” situati sul versante nord del villaggio di Torre Sant’Andrea. Noteremo cavità, grotte, piccole insenature. Cammineremo fino alla pineta di Frassanito che arriva in prossimità dei laghi Alimini. I laghi Alimini sono due specchi d'acqua che si trovano ad una manciata di km da Otranto; l'etimologia del loro nome è da ricercarsi nel termine greco limne cioè stagno; fanno parte dell'Oasi protetta dei Laghi Alimini e rappresentano uno dei siti naturali più incontaminati e preziosi del Salento. Dopo la sosta bagno, nelle limpide acque del Mar Adriatico, continueremo il nostro percorso a piedi per poi concludere nelle vicinanze della famosa Baia dei Turchi. Trasferimento (10’) a Otranto.
Sistemazione in b&b. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza: Torre dell’Orso
Località di arrivo: Baia dei Turchi
Lunghezza del percorso: 12 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
3° giorno. Giurdignano: IL GIARDINO MEGALITICO
Prima colazione e trasferimento (15’) a Giurdignano alla scoperta del cosiddetto Giardino Megalitico. Presenti in Spagna, Francia ed Inghilterra e assenti in Italia tranne che in Puglia, i monumenti megalitici sono più numerosi nella provincia di Lecce e all'interno di questa il maggior numero si trova nel territorio di Giurdignano. Si camminerà nella meravigliosa campagna tra Giurdignano e Giuggianello, tra uliveti secolari, dove sono conservati 7 dolmen e 14 menhir che fanno di questo paese di neanche duemila abitanti la capitale italiana del fenomeno megalitico. Rientro ad Otranto (15’). Nel pomeriggio visita del centro storico di Otranto e della magnifica cattedrale che contiene il mosaico “L’albero della vita”. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza/arrivo: Giurdignano (percorso ad anello)
Lunghezza del percorso: 13 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
4° giorno: OTRANTO PORTA D’ORIENTE
Dopo la colazione, partenza a piedi direttamente dal B&B. Attraverseremo il centro storico di Otranto e ci dirigeremo a Torre del Serpe, per poi giungere in un ambiente spettacolare ed unico: un laghetto all’interno di una vecchia cava di bauxite. Un luogo magico e suggestivo; tutto intorno il lago, la terra colorata dalla presenza dominante del minerale, appare di un colore rosso intenso e mette ancora di più in risalto il verde brillante delle acque stagnanti, nonché il colore intenso della vegetazione circostante. A questo punto ci dirigeremo alla volta del Faro della Palascia, il punto più orientale d’Italia. Dopo la pausa pranzo continueremo il nostro trekking visitando la bellissima Masseria Cippano e proseguiremo fino a Torre Sant’Emiliano per poi arrivare alla baia di Enea, la baia di Porto Badisco, che custodisce uno dei più importanti tesori della storia salentina: la Grotta dei Cervi. Dopo la sosta per un bagno rigenerante nelle splendide acque della baia, transfert di ritorno ad Otranto (15’). Tempo libero. Cena e pernottamento ad Otranto.
Località di partenza: Otranto
Località di arrivo: Porto Badisco
Lunghezza del percorso: 15 Km
Tempo di percorrenza: 7 ore
Dislivello: trascurabile
5° giorno. LE VIE DEL SALE E LE GROTTE CIPOLLIANE
Prima colazione e trasferimento in minibus (1h) all’imbocco del sentiero “Vie del Sale”; questi antichi tratturi venivano utilizzati per risalire dalla costa dove, fin da epoche antiche, i corsanesi erano dediti alla produzione ed al contrabbando del sale. Proseguiremo verso Marina di Novaglie per la pausa bagno e pranzo. Continueremo il nostro trekking verso le maestose Grotte delle Cipolliane, fino ad arrivare alla località “Ciolo”, che con le sue pareti strapiombanti è il regno dei climbers salentini e non solo. Dal “ciolo” trasferimento in minibus (10’) a Santa Maria di Leuca, de Finibus Terrae, l’incontro dei due mari, e antica meta dei pellegrini che si imbarcavano per la Terra Santa. Successivamente trasferimento (40’) a Gallipoli. Sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento a Gallipoli.
Località di partenza: Marina di Corsano
Località di arrivo: Ponte Ciolo
Lunghezza del percorso: 9 Km
Tempo di percorrenza: 5 ore
6° giorno: PARCO NATURALE REGIONALE DI PUNTA PIZZO
Dopo la colazione, trasferimento in minibus (15’) presso la baia di Punta Pizzo. Il trekking odierno ci vedrà attraversare il Parco Naturale Regionale Litorale di Punta Pizzo e isola di Sant’Andrea. Il litorale di Punta Pizzo comprende ambienti peculiari, composti da macchia mediterranea, pseudo-steppe mediterranee ed ambienti umidi e acquitrinosi. Molto ricco il patrimonio vegetale con piante di corbezzolo, erica arborea, ginestra spinosa, mirto, lentisco, asparago spinoso, rosmarino e timo. Nel punto più alto del parco si può ammirare la torre borbonica eretta a difesa delle coste salentine e godere della sosta bagno con panorama mozzafiato sulla baia di Gallipoli. Alla fine dell’escursione transfer di rientro (15’) a Gallipoli, visita del centro storico e del mercato del pesce. Il mercato del pesce di Gallipoli è uno dei più caratteristici di tutto il Salento ed è apprezzato e visitato non solo dagli intenditori e i ristoratori della zona, ma anche dai semplici turisti. Cena e pernottamento a Gallipoli.
Località di partenza: Punta Pizzo
Località di arrivo: Punta della Suina
Lunghezza del percorso: 10 Km
Tempo di percorrenza: 5 ore
7° giorno: PORTO SELVAGGIO
Prima colazione e transfert di 20’ a Porto Selvaggio. Il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio è una delle prime aree protette di Puglia ed è situato lungo la costa Jonica. Percorreremo ambienti ricchi di scenari aperti sul mare, tra alte falesie, splendide calette, pinete e rigogliosa macchia mediterranea, senza trascurare le numerose specie di orchidee di rara bellezza e in alcuni casi endemiche della Puglia. E’ questo uno dei litorali più puliti d’Italia, il quale ha ripetutamente ricevuto il riconoscimento delle 5 vele per le sue acque cristalline. Porto Selvaggio oltre ad essere un’area di rilevante valore naturalistico e paesaggistico, rappresenta una zona di straordinario interesse archeologico. La baia di Uluzzo, ubicata all’interno del parco custodisce infatti un insediamento preistorico conosciuto a livello europeo (giacimento della grotta del cavallo). A fine escursione, ma non prima, di un bagno rigenerante nelle fresche acque della baia di Porto Selvaggio trasferimento a Lecce (45’). Sistemazione in Hotel. Tempo libero. Cena e a seguire…. Pizzica!! Pernottamento a Lecce.
Località di partenza: Torre dell’Alto
Località di arrivo: Villa Tafuri
Lunghezza del percorso: 10 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: trascurabile
8° giorno: Partenza
Prima colazione e partenza per Roma
Cosa Portare (indispensabile): scarponcini da trekking; zaino anche di tipo scolastico poiché il bagaglio sarà trasportato dall’organizzazione durante tutti i transfert da una struttura ricettiva all’altra; pronto soccorso personale; borraccia o bottiglia da minimo 1 litro; mantellina e/o ombrello tascabile per eventuale pioggia; costume e tutto il necessario per i bagni al mare.
Relazione
1° giorno: LECCE
La mattina del primo giorno di viaggio è trascorsa piacevolmente in treno che ci ha portato da Roma a Lecce, prima tappa del nostro itinerario. Durante lo spostamento Guido e Giampiero ci hanno parlato dei trekking che ci attendevano mostrandoci una cartina del Salento con i percorsi in programma, ci hanno inoltre fornito il racconto di un viaggio simile al nostro pubblicato in una rivista specializzata in escursionismo. Ho molto apprezzato la scelta di viaggiare in treno, sia perché garantisce spazio per muoversi sia per il basso impatto sull’ambiente di questo mezzo di trasporto. Arrivati a Lecce abbiamo subito incontrato le nostre due guide Mario e Beppe che ci hanno accompagnato in albergo e, dopo esserci sistemati, siamo andati a visitare la città. La visita guidata della città ci ha portato alla scoperta degli straordinari capolavori del barocco leccese, palazzi e chiese in cui la vivace immaginazione iconografica del barocco è avvolta nel colore dorato della pietra leccese. Siamo stati fortunatissimi a poter vedere la facciata della chiesa di Santa Croce appena restaurata e senza impalcature. La fragilità della pietra leccese richiede un continuo lavoro di restauro e la facciata della chiesa è frequentemente coperta dalle impalcature. La visita è terminata nella Piazza di Sant’Oronzo dove è possibile vedere i resti dell’anfiteatro di epoca romana della città. Sono rimasta colpita dall’ottimo stato di conservazione dell’area dell’arena e dei primi livelli della cavea.
2° giorno: IL GIARDINO MEGALITICO
Il primo trekking della vacanza ci ha portato alla scoperta del “Giardino Megalitico” di Giurdignano, un piccolo centro in cui sono conservati menhir e dolmen testimoni degli albori dell’umanità. Il percorso pianeggiante e piacevolissimo è partito dal paese di Giurdignano per poi inoltrarsi tra gli immensi uliveti della campagna circostante. Purtroppo questa zona è stata tra le più colpite dal batterio della xylella che attacca e distrugge i vasi linfatici delle piante di ulivo. Mi ha stretto il cuore vedere immense distese di ulivi, che con i loro tronchi nodosi e forti ci parlano di resistenza e potenza della natura, ridotti a presenze spettrali. Ovviamente è stato triste constatare l’enorme impatto che la xylella ha avuto sulla campagna e l’economia locale, ma ho apprezzato tantissimo la scelta di includere questo trekking perché penso che il viaggio sia un momento di conoscenza e non solo di svago. Le nostre guide ci hanno raccontato come i salentini stanno cercando di riconvertite le colture per salvare l’economia del posto e le loro campagne. Uno dei momenti più belli di questo trekking è stata la pausa pranzo che si è svolta in una radura punteggiata da giganteschi megaliti. Queste immense rocce bianche hanno fatto da scenografia ad un pranzo delizioso che ci è stato addirittura portato sul posto dal proprietario del B&B in cui alloggiavamo. Non solo un pranzo caldo e gustoso stesi al sole, ma anche zaini leggeri durante la passeggiata. Di grandissimo interesse la visita al frantoio ipogeo al termine del trekking. Alla fine dell’escursione il pullman ci ha portato ad Otranto che è stata la nostra base per i successivi tre giorni.
3°giorno: TORRE DELL’ORSO - BAIA DEI TURCHI
Il secondo giorno di trekking l’itinerario di viaggio ci ha portato sulla costa da Torre dell’Orso alla Baia dei Turchi. Il meteo ci ha regalato una giornata straordinaria, calda e accompagnata costantemente dal sole che ha reso ancora più ricchi e variegati i colori del mare. Il primo tratto di cammino si è svolto lungo la spiaggia di Torre dell’Orso per poi, con una breve salita, raggiungere la sommità della scogliera. La bianca falesia di Torre dell’Orso sagomata e scolpita dal vento è segnata da faraglioni (famose le cosiddette “Due sorelle”) e da archi naturali (Arco degli innamorati) che accompagnano il suo andamento irregolare. Per tutto il tragitto abbiamo goduto di una vista mozzafiato sul mare e sui colori che sa regalare quando è irradiato dal sole. Dopo un comodo pranzo in pineta (anche in questo caso portato dal nostro B&B) vicino ai Laghi Alimini abbiamo raggiunto la lunga e sabbiosa baia dei Turchi.
4°giorno: OTRANTO PORTA D’ORIENTE
Questa giornata è stata dedicata alla scoperta della costa a sud di Otranto. Siamo partiti dal centro storico della città di fronte alle mura del Castello Aragonese per raggiungere il porto e proseguire lungo la costa fino a raggiungere la Torre del Serpe, una delle torri di avvistamento che punteggiano il litorale da Otranto a Santa Maria di Leuca. Il percorso ha poi deviato leggermente verso l’interno per raggiungere un luogo unico e suggestivo: un piccolo lago all’interno di una vecchia e abbandonata cava di bauxite. A colpirmi sono stati i colori intensi e forti di questo luogo: il rosso ferroso della cava e il verde scuro e profondo dell’acqua del lago in cui si specchia la vegetazione. Dopo la sorpresa della cava di Bauxite, proseguendo lungo la costa, siamo giunti al Faro della Palascia il punto più orientale d’Italia. Per la pausa pranzo abbiamo deviato verso l’interno per raggiungere la Masseria di Cippano, una masseria fortificata oggi abbandonata, scelta per la sua bellezza come set per il film di Ozpetek “Le mine vaganti”. Dopo la visita della masseria abbiamo proseguito verso il mare per raggiungere la Torre Sant’Emiliano e poi scendere verso la baia di porto Badisco, mitico approdo di Enea in Italia dopo la fuga da Troia. Questo tratto di costa pianeggiante e scoglioso battuto dal vento ci ha regalato la vista di un mare scuro e plumbeo animato dalla schiuma delle onde che si infrangevano sulle rocce. Di questo viaggio porterò con me sicuramente il ricordo di tutti i diversi paesaggi marini che abbiamo visto, dalla bianca falesia di torre dell’Orso con il suo mare dalle mille sfumature azzurre e verdi al mare scuro e agitato dal vento che abbiamo incontrato a Porto Badisco e Porto Selvaggio.
5° giorno: Le vie del sale
Dopo un trasferimento in pullman di circa un’ora lungo una panoramica strada costiera siamo giunti a Marina di Corsano località di partenza del sentiero delle “Vie del Sale”. Le Vie del Sale erano degli antichi tratturi utilizzati dagli abitanti di Corsano per trasportare il sale raccolto di contrabbando nelle saline naturali che si formavano lungo la costa. Dalle saline il sentiero si inerpica sulla costa ripida e scoscesa e prosegue in quota con un continuo sali e scendi, lungo tutto l’itinerario si gode di una magnifica vista sul mare. Arrivati a Marina di Novaglie abbiamo pranzato seduti sugli scogli che fiancheggiano una piscina naturale formata dal mare lungo la costa, senza dubbio la più bella pausa pranzo di tutto il viaggio!! Il trekking è continuato fino alle Grotte Cipolliane a strapiombo sul mare, sulle cui pareti abbiamo ammirato i resti fossili di conchiglie. Con il pullman abbiamo poi raggiunto la punta meridionale della Puglia, Santa Maria di Leuca, in tempo per ammirare il tramonto nel punto in cui si incontrano i due mari. La sera abbiamo raggiunto Gallipoli la nostra base per i successivi due giorni.
6° giorno: PARCO NATURALE DI PUNTA PIZZO
Il trekking ci ha condotto nel Parco Naturale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea. Il percorso lungo la costa è immerso nella macchia mediterranea. Nel punto più alto del Parco si può ammirare la torre borbonica eretta a difesa delle coste salentine con un panorama su tutta la baia di Gallipoli. Nel pomeriggio una studiosa francese di culture popolari ci ha raccontato la storia e il significato della Taranta la tradizionale danza salentina invitandoci anche a sperimentarla in prima persona.
7° giorno: PORTO SELVAGGIO
L’ultimo giorno di trekking ci siamo spostati sulla costa ionica per esplorare il Parco Naturale di Porto Selvaggio, una delle prime aree protette della Puglia. Durante l’escursione non c’era nulla attorno a noi: soltanto il mare da un lato e la natura incontaminata della macchia mediterranea dall’altro. Mi ha commosso scoprire che l’esistenza di questo parco è legata alla tragica e coraggiosa storia dell’assessora al turismo di Nardò, Renata Fonte, uccisa per essersi opposta alla costruzione di un resort che avrebbe distrutto l’ecosistema del parco. Alla fine dell’escursione ci siamo fermati presso la Grotta del Cavallo, dove sono stati ritrovati resti umani che recenti studi hanno attribuito all’Homo Sapiens più antico d’Europa.
8° giorno
Ritorno a casa.
NOTE SULL’ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione del viaggio in generale e delle singole escursioni giornaliere è stata attenta e accurata. I bus per il trasporto giornaliero sono sempre stati puntuali e gli autisti educati e gentili. Nella prima parte del viaggio con base ad Otranto i pranzi durante le escursioni venivano portati direttamente dal gestore del B&B insieme a piatti, posate ed anche al vino. Inoltre non consistevano in semplici panini, ma in gustosi piatti locali sempre caldi e buonissimi, preparati da una cuoca del posto. Una menzione d’onore va ai rustici e alla focaccia pugliese alta e soffice come una nuvola. Una comodità rara durante un trekking. I pranzi al sacco forniti dall’albergo di Gallipoli erano sufficienti nella quantità ma penso si potrebbe migliorare la qualità dei panini. I ristoranti scelti per le cene ad Otranto e Gallipoli erano oltre le aspettative, il cibo buonissimo, il personale cortese e veloce nel servizio, le location calde ed accoglienti. Voglio anche sottolineare da persona con speciali esigenze alimentari che le mie necessità particolari circa il cibo, così come quelle di altre persone, sono sempre state soddisfatte pienamente. Le strutture ricettive erano entrambe molto accoglienti, pulite e comode, entrambe vicinissime al centro storico. Il b&b di Otranto ha brillato per la grandezza delle stanze e la simpatia del proprietario. L’albergo di Gallipoli per la location particolare, un ex convento proprio sul porto della città.
GUIDE
Mario e Beppe si sono dimostrati due guide di grande valore umano, professionalità ed entusiasmo. Conoscevano molto bene il territorio ed i percorsi ed hanno saputo raccontarli e valorizzarli. Nelle situazioni di emergenza (due persone del gruppo sono cadute ferendosi) hanno prima saputo intervenire sul posto (pulendo e fasciando le ferite) ed hanno poi prontamente organizzato il trasporto al pronto soccorso. Ho molto apprezzato che anche Guido e Giampiero avessero con loro una piccola farmacia pronto soccorso in caso di necessità. Mario e Beppe si sono accertati ogni sera di condividere il programma del giorno successivo con noi così che tutti fossimo pronti in tempo e vestiti in modo adeguato. Personalmente ho avuto un serio problema fisico (slegato dal trekking) e Beppe ha chiamato il suo fisioterapista perché potesse darmi dei suggerimenti su come tamponare la situazione durante le escursioni. Questo tipo di gentilezza ed attenzione, che esula dallo stretto dovere professionale, dà la misura della gentilezza e attenzione al benessere delle persone dimostrata da Mario e Beppe.
La mattina del primo giorno di viaggio è trascorsa piacevolmente in treno che ci ha portato da Roma a Lecce, prima tappa del nostro itinerario. Durante lo spostamento Guido e Giampiero ci hanno parlato dei trekking che ci attendevano mostrandoci una cartina del Salento con i percorsi in programma, ci hanno inoltre fornito il racconto di un viaggio simile al nostro pubblicato in una rivista specializzata in escursionismo. Ho molto apprezzato la scelta di viaggiare in treno, sia perché garantisce spazio per muoversi sia per il basso impatto sull’ambiente di questo mezzo di trasporto. Arrivati a Lecce abbiamo subito incontrato le nostre due guide Mario e Beppe che ci hanno accompagnato in albergo e, dopo esserci sistemati, siamo andati a visitare la città. La visita guidata della città ci ha portato alla scoperta degli straordinari capolavori del barocco leccese, palazzi e chiese in cui la vivace immaginazione iconografica del barocco è avvolta nel colore dorato della pietra leccese. Siamo stati fortunatissimi a poter vedere la facciata della chiesa di Santa Croce appena restaurata e senza impalcature. La fragilità della pietra leccese richiede un continuo lavoro di restauro e la facciata della chiesa è frequentemente coperta dalle impalcature. La visita è terminata nella Piazza di Sant’Oronzo dove è possibile vedere i resti dell’anfiteatro di epoca romana della città. Sono rimasta colpita dall’ottimo stato di conservazione dell’area dell’arena e dei primi livelli della cavea.
2° giorno: IL GIARDINO MEGALITICO
Il primo trekking della vacanza ci ha portato alla scoperta del “Giardino Megalitico” di Giurdignano, un piccolo centro in cui sono conservati menhir e dolmen testimoni degli albori dell’umanità. Il percorso pianeggiante e piacevolissimo è partito dal paese di Giurdignano per poi inoltrarsi tra gli immensi uliveti della campagna circostante. Purtroppo questa zona è stata tra le più colpite dal batterio della xylella che attacca e distrugge i vasi linfatici delle piante di ulivo. Mi ha stretto il cuore vedere immense distese di ulivi, che con i loro tronchi nodosi e forti ci parlano di resistenza e potenza della natura, ridotti a presenze spettrali. Ovviamente è stato triste constatare l’enorme impatto che la xylella ha avuto sulla campagna e l’economia locale, ma ho apprezzato tantissimo la scelta di includere questo trekking perché penso che il viaggio sia un momento di conoscenza e non solo di svago. Le nostre guide ci hanno raccontato come i salentini stanno cercando di riconvertite le colture per salvare l’economia del posto e le loro campagne. Uno dei momenti più belli di questo trekking è stata la pausa pranzo che si è svolta in una radura punteggiata da giganteschi megaliti. Queste immense rocce bianche hanno fatto da scenografia ad un pranzo delizioso che ci è stato addirittura portato sul posto dal proprietario del B&B in cui alloggiavamo. Non solo un pranzo caldo e gustoso stesi al sole, ma anche zaini leggeri durante la passeggiata. Di grandissimo interesse la visita al frantoio ipogeo al termine del trekking. Alla fine dell’escursione il pullman ci ha portato ad Otranto che è stata la nostra base per i successivi tre giorni.
3°giorno: TORRE DELL’ORSO - BAIA DEI TURCHI
Il secondo giorno di trekking l’itinerario di viaggio ci ha portato sulla costa da Torre dell’Orso alla Baia dei Turchi. Il meteo ci ha regalato una giornata straordinaria, calda e accompagnata costantemente dal sole che ha reso ancora più ricchi e variegati i colori del mare. Il primo tratto di cammino si è svolto lungo la spiaggia di Torre dell’Orso per poi, con una breve salita, raggiungere la sommità della scogliera. La bianca falesia di Torre dell’Orso sagomata e scolpita dal vento è segnata da faraglioni (famose le cosiddette “Due sorelle”) e da archi naturali (Arco degli innamorati) che accompagnano il suo andamento irregolare. Per tutto il tragitto abbiamo goduto di una vista mozzafiato sul mare e sui colori che sa regalare quando è irradiato dal sole. Dopo un comodo pranzo in pineta (anche in questo caso portato dal nostro B&B) vicino ai Laghi Alimini abbiamo raggiunto la lunga e sabbiosa baia dei Turchi.
4°giorno: OTRANTO PORTA D’ORIENTE
Questa giornata è stata dedicata alla scoperta della costa a sud di Otranto. Siamo partiti dal centro storico della città di fronte alle mura del Castello Aragonese per raggiungere il porto e proseguire lungo la costa fino a raggiungere la Torre del Serpe, una delle torri di avvistamento che punteggiano il litorale da Otranto a Santa Maria di Leuca. Il percorso ha poi deviato leggermente verso l’interno per raggiungere un luogo unico e suggestivo: un piccolo lago all’interno di una vecchia e abbandonata cava di bauxite. A colpirmi sono stati i colori intensi e forti di questo luogo: il rosso ferroso della cava e il verde scuro e profondo dell’acqua del lago in cui si specchia la vegetazione. Dopo la sorpresa della cava di Bauxite, proseguendo lungo la costa, siamo giunti al Faro della Palascia il punto più orientale d’Italia. Per la pausa pranzo abbiamo deviato verso l’interno per raggiungere la Masseria di Cippano, una masseria fortificata oggi abbandonata, scelta per la sua bellezza come set per il film di Ozpetek “Le mine vaganti”. Dopo la visita della masseria abbiamo proseguito verso il mare per raggiungere la Torre Sant’Emiliano e poi scendere verso la baia di porto Badisco, mitico approdo di Enea in Italia dopo la fuga da Troia. Questo tratto di costa pianeggiante e scoglioso battuto dal vento ci ha regalato la vista di un mare scuro e plumbeo animato dalla schiuma delle onde che si infrangevano sulle rocce. Di questo viaggio porterò con me sicuramente il ricordo di tutti i diversi paesaggi marini che abbiamo visto, dalla bianca falesia di torre dell’Orso con il suo mare dalle mille sfumature azzurre e verdi al mare scuro e agitato dal vento che abbiamo incontrato a Porto Badisco e Porto Selvaggio.
5° giorno: Le vie del sale
Dopo un trasferimento in pullman di circa un’ora lungo una panoramica strada costiera siamo giunti a Marina di Corsano località di partenza del sentiero delle “Vie del Sale”. Le Vie del Sale erano degli antichi tratturi utilizzati dagli abitanti di Corsano per trasportare il sale raccolto di contrabbando nelle saline naturali che si formavano lungo la costa. Dalle saline il sentiero si inerpica sulla costa ripida e scoscesa e prosegue in quota con un continuo sali e scendi, lungo tutto l’itinerario si gode di una magnifica vista sul mare. Arrivati a Marina di Novaglie abbiamo pranzato seduti sugli scogli che fiancheggiano una piscina naturale formata dal mare lungo la costa, senza dubbio la più bella pausa pranzo di tutto il viaggio!! Il trekking è continuato fino alle Grotte Cipolliane a strapiombo sul mare, sulle cui pareti abbiamo ammirato i resti fossili di conchiglie. Con il pullman abbiamo poi raggiunto la punta meridionale della Puglia, Santa Maria di Leuca, in tempo per ammirare il tramonto nel punto in cui si incontrano i due mari. La sera abbiamo raggiunto Gallipoli la nostra base per i successivi due giorni.
6° giorno: PARCO NATURALE DI PUNTA PIZZO
Il trekking ci ha condotto nel Parco Naturale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea. Il percorso lungo la costa è immerso nella macchia mediterranea. Nel punto più alto del Parco si può ammirare la torre borbonica eretta a difesa delle coste salentine con un panorama su tutta la baia di Gallipoli. Nel pomeriggio una studiosa francese di culture popolari ci ha raccontato la storia e il significato della Taranta la tradizionale danza salentina invitandoci anche a sperimentarla in prima persona.
7° giorno: PORTO SELVAGGIO
L’ultimo giorno di trekking ci siamo spostati sulla costa ionica per esplorare il Parco Naturale di Porto Selvaggio, una delle prime aree protette della Puglia. Durante l’escursione non c’era nulla attorno a noi: soltanto il mare da un lato e la natura incontaminata della macchia mediterranea dall’altro. Mi ha commosso scoprire che l’esistenza di questo parco è legata alla tragica e coraggiosa storia dell’assessora al turismo di Nardò, Renata Fonte, uccisa per essersi opposta alla costruzione di un resort che avrebbe distrutto l’ecosistema del parco. Alla fine dell’escursione ci siamo fermati presso la Grotta del Cavallo, dove sono stati ritrovati resti umani che recenti studi hanno attribuito all’Homo Sapiens più antico d’Europa.
8° giorno
Ritorno a casa.
NOTE SULL’ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione del viaggio in generale e delle singole escursioni giornaliere è stata attenta e accurata. I bus per il trasporto giornaliero sono sempre stati puntuali e gli autisti educati e gentili. Nella prima parte del viaggio con base ad Otranto i pranzi durante le escursioni venivano portati direttamente dal gestore del B&B insieme a piatti, posate ed anche al vino. Inoltre non consistevano in semplici panini, ma in gustosi piatti locali sempre caldi e buonissimi, preparati da una cuoca del posto. Una menzione d’onore va ai rustici e alla focaccia pugliese alta e soffice come una nuvola. Una comodità rara durante un trekking. I pranzi al sacco forniti dall’albergo di Gallipoli erano sufficienti nella quantità ma penso si potrebbe migliorare la qualità dei panini. I ristoranti scelti per le cene ad Otranto e Gallipoli erano oltre le aspettative, il cibo buonissimo, il personale cortese e veloce nel servizio, le location calde ed accoglienti. Voglio anche sottolineare da persona con speciali esigenze alimentari che le mie necessità particolari circa il cibo, così come quelle di altre persone, sono sempre state soddisfatte pienamente. Le strutture ricettive erano entrambe molto accoglienti, pulite e comode, entrambe vicinissime al centro storico. Il b&b di Otranto ha brillato per la grandezza delle stanze e la simpatia del proprietario. L’albergo di Gallipoli per la location particolare, un ex convento proprio sul porto della città.
GUIDE
Mario e Beppe si sono dimostrati due guide di grande valore umano, professionalità ed entusiasmo. Conoscevano molto bene il territorio ed i percorsi ed hanno saputo raccontarli e valorizzarli. Nelle situazioni di emergenza (due persone del gruppo sono cadute ferendosi) hanno prima saputo intervenire sul posto (pulendo e fasciando le ferite) ed hanno poi prontamente organizzato il trasporto al pronto soccorso. Ho molto apprezzato che anche Guido e Giampiero avessero con loro una piccola farmacia pronto soccorso in caso di necessità. Mario e Beppe si sono accertati ogni sera di condividere il programma del giorno successivo con noi così che tutti fossimo pronti in tempo e vestiti in modo adeguato. Personalmente ho avuto un serio problema fisico (slegato dal trekking) e Beppe ha chiamato il suo fisioterapista perché potesse darmi dei suggerimenti su come tamponare la situazione durante le escursioni. Questo tipo di gentilezza ed attenzione, che esula dallo stretto dovere professionale, dà la misura della gentilezza e attenzione al benessere delle persone dimostrata da Mario e Beppe.
