Roc del Boucher - 3285 m

Domenica 21 aprile 2024  (evento passato)

Tipo attività: Scialpinismo
Sezione di Torino
Responsabile: Maria Luisa DEBERNARDI



Programma



Località di partenza : Val Thures
Dislivello in salita : 1300-1550m
Difficoltà : BS

Gita di grande sviluppo e notevole impegno, qualunque sia il punto di partenza, che dipende dall’innevamento.

Torino – Susa – Cesana - Busson – Thures. In genere si parcheggia al fondo del piano dopo la frazione Rhuilles, nei pressi dei tornanti a quota 1750. In stagione avanzata, si procede in auto oltre i tornanti e si parte dal piano a quota 1960. Da Thures in ogni caso pochi km di agevole sterrato.

Attraversato il torrente (ponte) si risale la sponda sinistra orografica fino alle grange di Thuras superiore (2070m), dove ci si porta su sponda destra e si prende a risalire i bei pendii in direzione NE. Ci si sposta progressivamente a sx, fino ad entrare nel vallone che dà accesso all’anfiteatro p.ta Ciatagnera – Roc del Boucher, già visibile dal basso. A metà del pianoro, si supera un grande masso per poi trovare il sentiero che procede per breve a fianco di un piccolo ruscello che interrompe il pianoro, e sale a tornanti superando la prima rampa erbosa; da qui vi sono degli ometti segnalatori.
A quota 2800 circa, si piega verso N, in direzione della punta ormai evidente, risalendo i pendii che si fanno sempre più ripidi fino a 100m sotto la cima dove superano i 30°.

Gita d’impegno sia per il dislivello (1300-1550, a seconda del punto di partenza), sia per le pendenze non banali. Coltelli indispensabili, utili i ramponi

Attrezzatura : scialpinistica, compresi rampant e ramponi (obbligatori: ARTVA, pala, sonda)
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatrice di gita : Maria Luisa Debernardi - Cell. 347 3810014

 



Relazione



Punta Salancia e Punta Costabruna

Domenica c'è la gita sociale…mmmhh! 11 soci iscritti, scelta difficile per le condizioni della neve, una nuova perturbazione in arrivo nel pomeriggio, il vento forte in alta quota e di tutto un po’ ma poi troviamo un meraviglioso spunto: Salancia e Costabruna, affacciate alla pianura torinese, partenza a bassa quota ma con lingue di neve che permettono di arrivare fino al parcheggio... doppia punta da prendere al volo perchè raramente è una gita che si trova in buone condizioni!
Sole, aria fresca, neve dura in salita tanto da costringere all'uso dei coltelli poco dopo la partenza e anche dei ramponi per chi preferisce, delizioso firn (neve parzialmente compattata, dalla forma granulare con un’alta densità N.d.R.) in discesa.
Dalla punta del Salancia, m.2088, conquistato per primo, discesa a quota 1850 per poi ripellare nel vallone sotto al Colle del Vento. Raggiunta la cima Costabruna, quota 2408 m, qualche foto, anche al maestoso gipeto che ci sorvola, una preghiera e via in discesa.
Sono le 12,30 ma la neve, sulla pala del Costabruna, è ancora molto dura, poi sul versante sud ed est, bellissima neve trasformata e grandissimo divertimento.
Da quota 1850m siamo rientrati a piedi lungo il sentiero a mezza costa, sotto i torrioni rocciosi, pestando pochi nevai e salutando un branco di camosci. Da qui di nuovo una bella discesa sulla pala del Salancia fino a neve un pochino sfondosa in basso che permette comunque di arrivare fino in fondo.
                                                                                                                                              
                                                                                                                                Maria Luisa DEBERNARDI

 
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