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Sulle ciaspole a Campo Imperatore
Sabato 12 febbraio 2022
Domenica 13 febbraio 2022 (evento passato)
Tipo attività: Racchette da neve
Sezione di Roma
Responsabile: F. Farroni G. Cultrera D. Serafini
Programma
Ritrovo: Partenza da Roma (Largo De Dominicis, zona Portonaccio) sabato 12 febbraio alle 9.00 con auto proprie o possibile appuntamento alle 10:30 direttamente a L’Aquila presso la fontana delle 99 cannelle. Ultimo appuntamento per i ritardatari alle 15.00 direttamente alla base della funivia.
Viaggio e programma: Lungo la A24 fino all’uscita di L’Aquila Ovest per poi arrivare alla fontana delle 99 cannelle. Possibilità di parcheggio nella vicina Piazza della Stazione. Dopo una breve visita della città, alla Basilica di Collemaggio e al Duomo di San Massimo, faremo un sobrio spuntino (portato da Roma o acquistato in loco) per poi proseguire verso Fonte Cerreto dove prenderemo la Funivia per Campo Imperatore. Pernotteremo all’ostello Lo Zio al costo di 60€ a persona per la mezza pensione con stanze da 2 o 4 posti. Nel pomeriggio è prevista una breve spiegazione ed esercitazione all’uso dell’Artva. La sera dopo cena, potremo fare una breve escursione al chiaro di luna, sperando nel bel tempo. Il giorno dopo è prevista una escursione con le ciaspole verso il monte Scindarella o altro monte nelle vicinanze in dipendenza delle condizioni meteo e di innevamento, per poi tornare con la funivia intorno alle 16.00 - 16.30, riprendere le auto e tornare a Roma.
Avvertenze: per partecipare all’escursione, per la funivia e per l’ostello è obbligatorio essere in possesso del Super Green Pass e di mascherina FFP2.
Sviluppo dell’escursione: Partenza dal piazzale di Campo Imperatore, dietro l’Albergo oggi in ristrutturazione, si scende in direzione Sud-Est fino a raggiungere la larga sella che separa l’Albergo dalla cresta del Monte Scindarella. Si risale la dorsale punteggiata da diversi massi in direzione Nord-Ovest e si raggiunge la cresta in prossimità in prossimità di un impianto di risalita delle piste da sci di Campo Imperatore, intorno a quota 2170 m. Da qui, seguendo la cresta facendo attenzione a tenersi a destra, si raggiunge la cima del Monte Scindarella (2233 m). Eccezionale vista sulla conca aquilana, la piana di Campo Imperatore e l’intera catena del Gran Sasso. Pranzo al sacco e, se sarà possibile, scenderemo verso la piana di Campo Imperatore per poi risalire lungo la strada innevata. Dislivello: tra i 300 e i 500 mt per le racchette.
Tempo previsto di percorrenza: 2,30 ore in salita, 2,30 in discesa.
Rientro a Roma: previsto per le ore 18.00-19:00
Spese: Per il viaggio circa 60€ ad equipaggio (250 km), di cui 27€ di autostrada. Alle spese di viaggio vanno aggiunti 10€ a persona per la funivia e 60 euro per pernotto con mezza pensione.
Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, racchette da neve, ghette. Obbligatorio il Kit di autosoccorso (Artva, pala e sonda). La sezione ha 5 Kit completi a disposizione che noleggia a 10€ ciascuno E’ previsto il pranzo al sacco sia per sabato 12 che per domenica 13.
Iscrizioni: il prima possibile e comunque non più tardi di giovedì 3 febbraio in quanto dobbiamo confermare la prenotazione all’ostello. Prenotazioni a Fabrizio Farroni (cell. 3357272381, e-mail fabriziofarroni62@gmail.com) Giovanna Cultrera (cell. 3492339956, e-mail cultrera.gio@gmail.com)
Limitazioni: qualora il tratto della salita fosse ancora abbondantemente innevato (o privo di neve!), o in caso di peggioramento della crisi pandemica, i DdG si riserveranno di ridurre o rinunciare all’escursione in tutto o in parte.
Viaggio e programma: Lungo la A24 fino all’uscita di L’Aquila Ovest per poi arrivare alla fontana delle 99 cannelle. Possibilità di parcheggio nella vicina Piazza della Stazione. Dopo una breve visita della città, alla Basilica di Collemaggio e al Duomo di San Massimo, faremo un sobrio spuntino (portato da Roma o acquistato in loco) per poi proseguire verso Fonte Cerreto dove prenderemo la Funivia per Campo Imperatore. Pernotteremo all’ostello Lo Zio al costo di 60€ a persona per la mezza pensione con stanze da 2 o 4 posti. Nel pomeriggio è prevista una breve spiegazione ed esercitazione all’uso dell’Artva. La sera dopo cena, potremo fare una breve escursione al chiaro di luna, sperando nel bel tempo. Il giorno dopo è prevista una escursione con le ciaspole verso il monte Scindarella o altro monte nelle vicinanze in dipendenza delle condizioni meteo e di innevamento, per poi tornare con la funivia intorno alle 16.00 - 16.30, riprendere le auto e tornare a Roma.
Avvertenze: per partecipare all’escursione, per la funivia e per l’ostello è obbligatorio essere in possesso del Super Green Pass e di mascherina FFP2.
Sviluppo dell’escursione: Partenza dal piazzale di Campo Imperatore, dietro l’Albergo oggi in ristrutturazione, si scende in direzione Sud-Est fino a raggiungere la larga sella che separa l’Albergo dalla cresta del Monte Scindarella. Si risale la dorsale punteggiata da diversi massi in direzione Nord-Ovest e si raggiunge la cresta in prossimità in prossimità di un impianto di risalita delle piste da sci di Campo Imperatore, intorno a quota 2170 m. Da qui, seguendo la cresta facendo attenzione a tenersi a destra, si raggiunge la cima del Monte Scindarella (2233 m). Eccezionale vista sulla conca aquilana, la piana di Campo Imperatore e l’intera catena del Gran Sasso. Pranzo al sacco e, se sarà possibile, scenderemo verso la piana di Campo Imperatore per poi risalire lungo la strada innevata. Dislivello: tra i 300 e i 500 mt per le racchette.
Tempo previsto di percorrenza: 2,30 ore in salita, 2,30 in discesa.
Rientro a Roma: previsto per le ore 18.00-19:00
Spese: Per il viaggio circa 60€ ad equipaggio (250 km), di cui 27€ di autostrada. Alle spese di viaggio vanno aggiunti 10€ a persona per la funivia e 60 euro per pernotto con mezza pensione.
Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, racchette da neve, ghette. Obbligatorio il Kit di autosoccorso (Artva, pala e sonda). La sezione ha 5 Kit completi a disposizione che noleggia a 10€ ciascuno E’ previsto il pranzo al sacco sia per sabato 12 che per domenica 13.
Iscrizioni: il prima possibile e comunque non più tardi di giovedì 3 febbraio in quanto dobbiamo confermare la prenotazione all’ostello. Prenotazioni a Fabrizio Farroni (cell. 3357272381, e-mail fabriziofarroni62@gmail.com) Giovanna Cultrera (cell. 3492339956, e-mail cultrera.gio@gmail.com)
Limitazioni: qualora il tratto della salita fosse ancora abbondantemente innevato (o privo di neve!), o in caso di peggioramento della crisi pandemica, i DdG si riserveranno di ridurre o rinunciare all’escursione in tutto o in parte.
Relazione
Ho partecipato all’escursione organizzata dalla associazione Giovane Montagna invitata da una delle organizzatrici, Giovanna mia amica e collega sismologa da più di venticinque anni; non conoscevo il gruppo ma l’idea di tornare a L’Aquila, dove ho vissuto nel 1994 e affrontare l’escursione sulle ciaspole a Campo Imperatore mi ha attirato. Tutto si è svolto incredibilmente secondo i tempi prestabiliti, a Roma non è mai facile ed invece: partenza alle 9 precise con Giovanna ed Emilio arrivo alla fontana delle 99 cannelle in perfetto orario.
Qui abbiamo incontrato Fabrizio, Antonio, Massimo e Francesca ed abbiamo avuto la prima piacevole sorpresa: la signora Maria Grazia Lopardi ci ha intrattenuto raccontandoci la storia della fontana. Abbiamo poi visitato la basilica di Collemaggio anche essa, come la fontana delle 99 cannelle caratterizzata dai colori rosso e bianco che erano quelli della città prima del terremoto del 1703, quando furono cambiati in nero e verde a simboleggiare lutto e speranza. Siamo entrati nella chiesa delle Anime Sante e nel parco del Castello; come studiosa dei terremoti sento un forte legame con questa città che solo ora si sta riprendendo dal terremoto del 2009. Alle 16:00 eravamo ad Assergi a prendere la funivia, lì ho ricevuto le mie ciaspole e l’Artva; la necessità di indossare questo “Apparecchio di Ricerca dei Travolti in VAlanga” un poco mi ha inquietato!
Arrivati a Campo Imperatore abbiamo preso possesso delle camere prenotate presso l’Ostello; i gestori sono stati subito gentili e cordiali; ho diviso con Giovanna un letto a castello che mi ha ricordato quando da bambina mi si impicciavano i capelli nella rete del letto di sopra provocandomi grande dolore.
Li c’erano già, ad aspettarci, Marta, Stefano e loro figlio Anthony. Nel gruppo c’era fin da subito voglia di uscire fuori e vivere la montagna; io ero impaziente di provare le ciaspole! Ne ho avuto subito l’occasione: passeggiata al tramonto fino al rifugio Duca degli Abruzzi (2388 m s.l.m.) 223 metri di dislivello, rientro in “quasi notturna”; ancora non mi ero organizzata bene e quindi nel tratto in cui ci siamo tolti le ciaspole, Stefano mi ha aiutato a portarle, è stato molto gentile ma mi sono sentita un poco colpevole, io che per anni con i miei figli ho sostenuto la massima: “ad ogni sciatore i propri sci”.
La cena all’Ostello è stata piacevole: bella compagnia, cibo buono e vino rosso. La temperatura esterna era -4°C e anche per l’indomani si prevedeva un clima simile.
Svegliarsi a campo Imperatore quando ancora gli sciatori non sono saliti con la funivia è stato incantevole; alle 8:00 cadevano anche dei fiocchi di neve. Ci siamo vestiti e alle 8:30 eravamo tutti fuori a calzare le ciaspole. Al bar dell’Ostello alcuni carabinieri, chiedendoci dove fossimo diretti, ci hanno poi detto: lo sapete che da quest’anno è obbligatorio il Kit di autosoccorso? Certo, lo abbiamo tutti, facendo una bellissima figura! Tutti con Artva acceso, pala e sonda, alle 8:45 muovevamo i primi passi dietro a Fabrizio che avanzava nella nebbia fitta con l’aiuto della strumentazione GPS e della registrazione del percorso fatta pochi giorni prima. Il gruppo anche se un poco dubbioso sul da farsi a causa della fitta nebbia ha seguito l’organizzatore dell’escursione in ciaspole dimostrando verso di lui grande fiducia. È stato interessante sentire Fabrizio elencare i vari punti che andavamo a raggiungere e che nella nebbia arrivavano uno dopo l’altro anche se il tempo per raggiungerli mi sembrava sempre un poco di più di quanto mi sarei aspettata. La luce ed il biancore entro cui ci muovevamo era surreale e sono stata molto colpita dalla capacità di orientarsi nella nebbia che la nostra guida ha dimostrato. Arrivati a Monte Scidarella (2116 m s.l.m.) abbiamo provato l’utilizzo del sondino per capire lo spessore degli strati di neve. Da metà mattina il cielo finalmente si è aperto lasciandoci vedere, Campo Imperatore, il Gran Sasso e tutte le vette che circondano l’altopiano: un panorama bellissimo. Nello scendere verso la piana, Francesca si è lievemente storta una caviglia e tutti la hanno aiutata e sostenuta, abbiamo fatto quindi una breve sosta per mangiare un panino e bere un bicchiere di vino offerto dalla nostra guida. Alle 13:30 eravamo a valle sulla strada asfaltata che porta all’Ostello, a quel punto ho pensato: “è fatta”; e credo che anche alcuni degli altri si siano rilassati; ci siamo tolti le ciaspole l’Artva e ci siamo messi in cammino.
La strada però era ancora lunga, a tratti la quantità di neve presente ci ha costretti a reindossare le ciaspole. Arrivate le 15 cominciavo ad essere stanca e non vedevo ancora la base della seggiovia che ci avrebbe portato all’Ostello. Il gruppo si è sfilacciato con i più veloci che miravano a raggiungere la seggiovia per informarsi su cosa fosse necessario per prenderla. Sono arrivata alla base della seggiovia verso le 15:40, l’ultima corsa sarebbe stata alle 16 meno 5........ Giovanna, Francesca e Massimo erano ancora indietro; allora Fabrizio li è andati ad esortare e a motivare affinché si arrivasse tutti all’Ostello in tempo per l’ultima corsa della funivia. Anche in questo caso siamo stati puntuali, alle 17 eravamo con tutti i nostri bagagli a prendere la funivia per scendere ad Assergi. Ad Assergi al bar abbiamo bevuto chi una cioccolata con panna chi una birra prima di ripartire per Roma. È stata una avventura faticosa ma emozionante e soddisfacente: il mio smart-watch è stato veramente orgoglioso di me: 305 minuti di esercizio in una sola giornata, il record da quando lo indosso!
Qui abbiamo incontrato Fabrizio, Antonio, Massimo e Francesca ed abbiamo avuto la prima piacevole sorpresa: la signora Maria Grazia Lopardi ci ha intrattenuto raccontandoci la storia della fontana. Abbiamo poi visitato la basilica di Collemaggio anche essa, come la fontana delle 99 cannelle caratterizzata dai colori rosso e bianco che erano quelli della città prima del terremoto del 1703, quando furono cambiati in nero e verde a simboleggiare lutto e speranza. Siamo entrati nella chiesa delle Anime Sante e nel parco del Castello; come studiosa dei terremoti sento un forte legame con questa città che solo ora si sta riprendendo dal terremoto del 2009. Alle 16:00 eravamo ad Assergi a prendere la funivia, lì ho ricevuto le mie ciaspole e l’Artva; la necessità di indossare questo “Apparecchio di Ricerca dei Travolti in VAlanga” un poco mi ha inquietato!
Arrivati a Campo Imperatore abbiamo preso possesso delle camere prenotate presso l’Ostello; i gestori sono stati subito gentili e cordiali; ho diviso con Giovanna un letto a castello che mi ha ricordato quando da bambina mi si impicciavano i capelli nella rete del letto di sopra provocandomi grande dolore.
Li c’erano già, ad aspettarci, Marta, Stefano e loro figlio Anthony. Nel gruppo c’era fin da subito voglia di uscire fuori e vivere la montagna; io ero impaziente di provare le ciaspole! Ne ho avuto subito l’occasione: passeggiata al tramonto fino al rifugio Duca degli Abruzzi (2388 m s.l.m.) 223 metri di dislivello, rientro in “quasi notturna”; ancora non mi ero organizzata bene e quindi nel tratto in cui ci siamo tolti le ciaspole, Stefano mi ha aiutato a portarle, è stato molto gentile ma mi sono sentita un poco colpevole, io che per anni con i miei figli ho sostenuto la massima: “ad ogni sciatore i propri sci”.
La cena all’Ostello è stata piacevole: bella compagnia, cibo buono e vino rosso. La temperatura esterna era -4°C e anche per l’indomani si prevedeva un clima simile.
Svegliarsi a campo Imperatore quando ancora gli sciatori non sono saliti con la funivia è stato incantevole; alle 8:00 cadevano anche dei fiocchi di neve. Ci siamo vestiti e alle 8:30 eravamo tutti fuori a calzare le ciaspole. Al bar dell’Ostello alcuni carabinieri, chiedendoci dove fossimo diretti, ci hanno poi detto: lo sapete che da quest’anno è obbligatorio il Kit di autosoccorso? Certo, lo abbiamo tutti, facendo una bellissima figura! Tutti con Artva acceso, pala e sonda, alle 8:45 muovevamo i primi passi dietro a Fabrizio che avanzava nella nebbia fitta con l’aiuto della strumentazione GPS e della registrazione del percorso fatta pochi giorni prima. Il gruppo anche se un poco dubbioso sul da farsi a causa della fitta nebbia ha seguito l’organizzatore dell’escursione in ciaspole dimostrando verso di lui grande fiducia. È stato interessante sentire Fabrizio elencare i vari punti che andavamo a raggiungere e che nella nebbia arrivavano uno dopo l’altro anche se il tempo per raggiungerli mi sembrava sempre un poco di più di quanto mi sarei aspettata. La luce ed il biancore entro cui ci muovevamo era surreale e sono stata molto colpita dalla capacità di orientarsi nella nebbia che la nostra guida ha dimostrato. Arrivati a Monte Scidarella (2116 m s.l.m.) abbiamo provato l’utilizzo del sondino per capire lo spessore degli strati di neve. Da metà mattina il cielo finalmente si è aperto lasciandoci vedere, Campo Imperatore, il Gran Sasso e tutte le vette che circondano l’altopiano: un panorama bellissimo. Nello scendere verso la piana, Francesca si è lievemente storta una caviglia e tutti la hanno aiutata e sostenuta, abbiamo fatto quindi una breve sosta per mangiare un panino e bere un bicchiere di vino offerto dalla nostra guida. Alle 13:30 eravamo a valle sulla strada asfaltata che porta all’Ostello, a quel punto ho pensato: “è fatta”; e credo che anche alcuni degli altri si siano rilassati; ci siamo tolti le ciaspole l’Artva e ci siamo messi in cammino.
La strada però era ancora lunga, a tratti la quantità di neve presente ci ha costretti a reindossare le ciaspole. Arrivate le 15 cominciavo ad essere stanca e non vedevo ancora la base della seggiovia che ci avrebbe portato all’Ostello. Il gruppo si è sfilacciato con i più veloci che miravano a raggiungere la seggiovia per informarsi su cosa fosse necessario per prenderla. Sono arrivata alla base della seggiovia verso le 15:40, l’ultima corsa sarebbe stata alle 16 meno 5........ Giovanna, Francesca e Massimo erano ancora indietro; allora Fabrizio li è andati ad esortare e a motivare affinché si arrivasse tutti all’Ostello in tempo per l’ultima corsa della funivia. Anche in questo caso siamo stati puntuali, alle 17 eravamo con tutti i nostri bagagli a prendere la funivia per scendere ad Assergi. Ad Assergi al bar abbiamo bevuto chi una cioccolata con panna chi una birra prima di ripartire per Roma. È stata una avventura faticosa ma emozionante e soddisfacente: il mio smart-watch è stato veramente orgoglioso di me: 305 minuti di esercizio in una sola giornata, il record da quando lo indosso!