Riserva Regionale di Zompo lo Schioppo

Domenica 2 giugno 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Peri - Giovannozzi



Programma



Una facile e piacevole escursione dentro la Riserva Regionale di Zompo lo Schioppo, nel comune di Morino (AQ) - Direttori di Gita: Serena Peri, Roberto Giovannozzi - Iscrizioni entro giovedì 16 maggio
 
Anticipata di una settimana rispetto a quanto compare nel calendarietto.

Dei diversi percorsi, più o meno impegnativi per lunghezza e dislivello, abbiamo scelto una rilassante passeggiata lungo un sentiero comodo e ben segnato, che – auspicabilmente – ci permetterà di immergerci in un paesaggio rigenerante, isolato dai rumori della strada e accompagnato dall’acqua (che speriamo abbondante) del torrente Romito, che risaliremo per un tratto immergendoci nei suoi salti tra il verde. La cascata naturale – di oltre 80 metri è una delle più spettacolari dell’Appennino e varia la portata in base alle precipitazioni annuali; comprende però una serie di cascate minori, chiamate “delle Monache”, che, occupando un bacino carsico, anche con scarse precipitazioni, emergono in più punti, dando origine ad un paesaggio originale con salti di cascate poste a livelli diversi. Un bosco misto, di faggi, roverelle, tigli e faggi isola e accompagna invitando a camminare e a sostare, in una pausa che vogliamo prenderci insieme dalla calura ormai estiva e dalle corse quotidiane. Chi non avesse ancora visto il film di Wim Wenders, Perfect days” – una vera poesia - , avrà voglia di farlo: tra le cose belle, vi si descrive il Komorebi (木漏れ日), una di quelle parole che hanno bisogno di più parole per renderne il significato. È la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un momento breve, ma intenso, che esprime uno stato d’animo, una sensazione che è sfuggente, come i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco. Una sensazione magica, ma allo stesso tempo anche malinconica, che ci ricorda l’impermanenza e la mutevolezza costante di tutte le cose. Vi invitiamo quindi, anche, ad un piccolo …Komorebi d’Abruzzo.

Iscrizioni entro giovedì 16 maggio

Viaggio: con auto private, tramite Autostrada A24 fino ad Avezzano, poi SS 690 Avezzano-Sora in direzione Morino (120 km, 1 ora e mezza). Una volta raggiunto il paese di Morino (443 m) si seguono le indicazioni per Zompo lo Schioppo su strada asfaltata che sale alla centrale dell’ENEL (580 mt), attraversa il fiume e sale ancora fino al piazzale che precede la cascata (a 5,5 Km dal paese, 735 mt.)

Difficoltà: E facile (proprio per tutti)

Dislivello: 60 metri

Tempo di percorrenza: 2 ore soste comprese

Percorso: ad anello con partenza ed arrivo al Parcheggio all’ingresso della Riserva.
Spese di viaggio: 40 euro a macchina (autostrada compresa) da suddividere tra i componenti dell’equipaggio

Equipaggiamento: scarponi o pedule con suola scolpita, abbigliamento leggero estivo (anche il costume da bagno non è vietato) ma con copertura dall’umidità e protezione per il sole e per la pioggia (ma speriamo che l’acqua sia solo quella da godere)  bastoncini, pranzo al sacco.

Sviluppo dell’escursione. Dal piazzale (ingresso alla Riserva, Via delle Ferriere 10) seguiremo il Sentiero C – Anello della Cascata, un percorso di 2 Km con un dislivello complessivo di 60 metri, percorribile comodamente in un paio d’ore comprese le soste.  D
Il tracciato passa accanto all’area in cui, se fortunati, si può osservare il capriolo, tocca il Rifugio dello Schioppo, e raggiunge la parete calcarea verticale da cui, in primavera, sgorga una sorgente carsica: è la sorgente dello Schioppo che origina una spettacolare cascata di oltre 130 metri di altezza. Subito dopo il sentiero ridiscende, tra i boschi di faggio e torna al punto di partenza.

Costo: Per i non soci il costo è di 5 Euro compresa l’assicurazione, per i giovani e le famiglie sono previsti sconti.

Iscrizioni: Serena Peri (mserena.peri@gmail.com; cell 3458243310) 
Roberto Giovannozzi (robertogiovannozzi@libero.it; cell 3478574352)



Relazione



di Bice Dinale

Per una felice combinazione di circostanze la semplice escursione alla cascata di Zompo lo Schioppo si è trasformata nella Festa dell’Estate 2024, con il pullman pieno dopo i tristi anni del Covid, e una gran voglia di esserci e di stare bene insieme.
Si potrebbe anche definire “la gita dai 9 ai 90 anni”, veramente inclusiva, che ha riunito più di 55 soci e amici ai piedi di una cascata altre volte inserita nei programmi e mai raggiunta per motivi meteorologici.
Zompo lo Schioppo è nella zona di Morino, all’interno di una riserva naturale, in Val Roveto, tra Avezzano e Sora.  Alessandro Dumas padre così la descrive nel 1863: “Ora, in fondo all’anfiteatro formato da’ monti, guardate questa bellissima cascata che esce dal vano di una roccia.  Quella striscia bianca appena visibile e che sembra ondulare al vento è una cascata di 150 piedi che cade verticalmente in un bacino, da cui fugge via, tutto commosso per la caduta, un ruscelletto (il Romito) che dopo aver serpeggiato per la pianura, va a gettarsi nel Liri sotto Morino”.
L’estate scorsa Serena e Roberto l’hanno riscoperta, godendo del suo microclima particolare, che consentiva di respirare quasi al fresco anche nel pieno di un bollente ferragosto romano.  L’abbondanza di verde e di acqua ci ha infatti accolto, anzi, la pioggia ci ha perfino consentito di sperimentare le mantelle colorate che avevamo ormai dimenticato.  Ci ha rallegrato il verde brillante delle foglie di tantissimi faggi ed il mormorio dell’acqua onnipresente e gocciolante.  Era veramente tanto tempo che non ci ritrovavamo in un gruppo così numeroso ed eterogeneo a godere dell’abbraccio della natura e della compagnia degli amici.
Il percorso è molto breve e abbastanza semplice, fa parte di un sistema di sentieri che da qui possono risalire i monti su fino al Monte Viglio e al Pizzo Deta, che ci sovrastano ma sono nascosti dalla vegetazione e oggi anche dalle nuvole.  Ogni monte ha una storia per molti dei soci, a partire dall’11 giugno 1989, quando salimmo al Viglio ed eravamo quasi ragazzini…
La trattoria “al Parco” della signora Luciana ci ha riunito per il pranzo, con il camino acceso!  Le foto di Bice, raggruppate casualmente, ci hanno riportato indietro anche di molti anni e di molte escursioni.
Abbiamo camminato quasi tutti, l’escursione era veramente breve e semplice, e l’ambiente montano era perfetto e del tutto godibile.  Personalmente devo constatare che 150 metri di dislivello e la distanza di circa tre chilometri con un po’ di salita e un po’ di discesa su sentiero vero ormai rappresentano il mio massimo, e devo essere già contenta così, e lo sono!
Grazie a Serena e Roberto che hanno proposto la meta dello Zompo e hanno effettuato vari sopralluoghi
e grazie a Bice che ha pensato di aggiungere il pullman e l’idea della festa

 
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