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Raduno Intersezionale estivo - Sappada
Venerdì 16 settembre 2022
Domenica 18 settembre 2022 (evento passato)
Tipo attività: Incontro Intersezionale
Organizzazione CCASA
Responsabile: Sezione di Vicenza
Programma
Raduno Intersezionale Estivo 2022
Alpi Carniche (UD) a cura della sezione di Vicenza.
16/17/18 settembre 2022

Cari amici,
la sezione di Vicenza è lieta di invitare le sezioni di Giovane Montagna al Raduno Intersezionale Estivo 2022 che avrà luogo il 16 17 18 settembre 2022 nelle Alpi Carniche, Friuli - Venezia Giulia, nel territorio dei comuni di Sappada e Forni Avoltri.
Notizie Generali.
La Catena Carnica Occidentale è un gruppo montuoso delle Alpi Carniche.Si trova in Italia (Veneto e Friuli-Venezia Giulia) ed Austria (Tirolo e Carinzia). Viene anche detta Catena Cavallino-Peralba-Coglians in riferimento alle tre montagne più significative del gruppo: il Monte Cavallino m.2689, il Monte Peralba m.2694 ed il Monte Coglians m.2780.
Sappada è un comune della Provincia di Udine e conta 1.300 abitanti. È stato un comune della Regione Veneto fino al 2017, quando il parlamento nazionale ha approvato l'esito del referendum del 2008 in cui i cittadini hanno espresso la volontà di passare alla Regione Friuli-Venezia-Giulia. E’ il comune più alto della regione Friuli-Venezia Giulia, e sorge ad un'altitudine di 1.245 m s.l.m. nell'estremità nord-orientale delle Dolomiti tra Cadore e Carnia al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il paese si estende lungo tutta la valle attraversata dal fiume Piave; alcune sorgenti infatti si trovano proprio nel territorio comunale a 1.800 m s.l.m. alle falde del monte Peralba (altre sorgenti del fiume sacro si trovano in Comelico).
Forni Avoltri è un comune italiano di 515 abitanti della Regione Friuli-Venezia Giulia, in Carnia. Forni Avoltri è posto in alta Val Degano (Carnia nord-occidentale), e confina a ovest con cui è collegato tramite il valico di Cima Sappada con il territorio di Sappada. A Nord confina con l’Austria (distretto di Hermagor in Carinzia).
L’importanza degli incontri intersezionali.
Il Raduno intersezionale che la Sezione di Vicenza ha l’onore di organizzare cercherà come consuetudine di offrire a tutti i soci della Giovane Montagna la possibilità di incontrarsi per rafforzare i legami comuni di appartenenza e di reciproca conoscenza che favoriscano un’amicizia forte e duratura, e di far conoscere un territorio di montagna interessante e contraddistinto da rilevanti aspetti storici, culturali e ambientali.
Base Logistica.
La base logistica del Raduno è fissata a Piani Luzza, a 1.100 metri sul livello del mare, presso il villaggio Dolomitico Bella Italia a circa 6 km da Sappada, poco lontano da Forni Avoltri, al confine tra Veneto, Friuli e Austria. Si tratta di una importante struttura che ci ospiterà nel corpo centrale del complesso, con sistemazioni in camera singole, doppie, multiple, tutte con servizi privati.Per pranzi e cene sono presenti ampie sale riservate con servizio selfservice.
Nel complesso, oltre alla Chiesa e a un’importante sala riunioni, sono presenti varie strutture sportive.

Come si arriva a Piani di Luzza.
In auto o pullman:Versante Veneto: A27 Venezia-Belluno, Longarone, Tai di Cadore, S. Stefano di Cadore, Sappada, Piani di Luzza. Versante Friulano: A23 Udine-Tarvisio, uscita Tolmezzo. Proseguire per Villa Santina, Ovaro, Rigolato, Forni Avoltri, Piani di Luzza.
In treno:
Stazione ferroviaria Belluno, Calalzo, poi proseguire in corriera: linea autobus da Belluno Dolomitibus. Stazione ferroviaria di Udine Tolmezzo, poi proseguire in corriera.
Costi.
Per i costi fare riferimento al proprio Presidente di Sezione.Il Villaggio Bella Italia dispone di numerosissimi posti letto suddivisi in camere singole, doppie e multiple, che verranno distribuite fino ad esaurimento in base all’ordine di prenotazione, previo il versamento della caparra, da versare entro il 31 luglio 2022. Entro il 31 agosto 2022 è da versare il saldo.
Le prenotazioni e i bonifici dovranno avvenire unicamente attraverso le segreterie o incaricati delle varie sezioni.
Per ogni escursione in programma è necessario che i diversi gruppi sezionali abbiano un responsabile di riferimento che avrà come compito l’assistenza e la cura dei partecipanti della propria sezione.
Inviare le prenotazioni a vicenza@giovanemontagna.org (appoggio cell. 336 641424) indicando i nominativi e la copia dei bonifici.
Informazioni: Beppe Stella cell. 336 641424 Valeria Scambi cell. 338 8673968 vicenza@giovanemontagna.org
Programma.
(cercheremo di rispettarlo salvo cause forza maggiore)
Venerdì 16 settembre 2022Accoglienza dei partecipanti: dalle ore 15.00
Assegnazione camere e tempo libero.
Cena: ore 19.30
Dopocena nel salone degli incontri: ore 20,45 Incontro dedicato alla presentazione delle attività legate al Raduno Intersezionale 2022.
Sabato 17 settembre 2022
Colazione: ore 7.00
Partenza per le escursioni: scaglionato a seconda dei percorsi
Sono previsti n. 3 percosi di diversa difficoltà
1) ITINERARIO ESCURSIONISTICO SEMPLICE CON DISLIVELLO RIDOTTO – GIRO ATTORNO A SAPPADA (E)
Percorso dedicato a chi predilige dislivello di gita limitato. Caratteristiche: molto panoramico sentieri e strade sterrate.
Con mezzi propri si raggiunge la località di Cima Sappada a qualche chilometro dal Villaggio Bella Italia.
Si tratta di un giro in senso orario per complessivi circa 400 m. di dislivello e 4/5 ore di cammino. Il percorso va prima a toccare una zona boscosa a sud di Sappada, continua scendendo fino alla riva sinistra del fiume Piave, risale nel versante opposto a percorrere un tratto di paese, continua su panoramicissimo tratto dominante la piana di Sappada per rientrare infine a Cima Sappada. Numerose sono durante il percorso le possibilità di accorciare.
2) ITINERARIO ESCURSIONISTICO SEMPLICE – LAGO DI BORDAGLIA (E)
Percorso dedicato a chi non disdegna un dislivello di gita attorno ai 900m. itinerario escursionisstico senza particolari difficoltà.
Con mezzi propri si raggiunge località Pierabech (m. 1050), a nord di Forni Avoltri. Da qui si intraprende un percorso ad anello che porta dapprima a risalire verso est una carrareccia lungo il Rio Bordaglia, raggiungendo Casera Bordaglia di Sotto e quindi, lungo un sentiero, Casera Bordaglia di Sopra (m.1823), dalla quale si può scendere al Lago di Bordaglia. Risaliti alla Casera, il percorso continua a salire fino a Sella Sissanis (m.1987), per poi ridiscendere prima verso ovest e poi verso sud, completando l’anello attorno al Monte Navagiust e rientrare al punto di partenza (circa 6 ore).
Dislivello circa m.900. Rientro per le ore 16 circa.
3) ITINERARIO ESCURSIONISTICO PER ESPERTI – MONTE PERALBA (EEA)
Si tratta di un percorso adatto a persone allenate e in grado di muoversi agevolmente in terreno di difficoltà EEA con dislivello non inferiore ai 1200m. I responsabili sezionali vogliano selezionare i partecipanti.
Con mezzi propri si raggiunge il punto di partenza lungo la Val di Sesis (in via di definizione causa possibili problemi di viabilità). L’escursione prevede la salita al Monte Peralba (m. 2694). Si richiede ai partecipanti di avere con sè casco, imbragatura e set ferrata, che potranno essere necessari a seconda dell’itinerario percorso per il rientro. Durata: circa 7 ore. Dislivello complessivo: circa m.1200.
Sabato ore 18.00 Santa Messa riservata alla Giovane Montagna nella Chiesa del Villaggio Bella Italia
Sabato ore 19,45 Cena sociale
Sabato ore 21,00 Serata dopo cena nel salone degli incontri.
Domenica 18 settembre 2022
Colazione: ore 6.30 / 7,30
Partenza per le escursioni: ore 7.00 / 8,00 Sono previsti n. 2 percosi di diversa difficoltà
ITINERARIO A ESCURSIONISTICO SEMPLICE – CASERA TUGLIA (E)
Semplice itinerario escursionistico adatto a tutti. Con mezzi propri si raggiunge Cima Sappada, parcheggio della funivia Monte Siera (m. 1276). Da qui si segue la strada verso Forni Avoltri e poco dopo una carrareccia ed un sentiero che salgono fino a costeggiare il Monte Geu prima ed il Colle degli Scoiattoli dopo, per raggiungere quindi Casera Tuglia (m.1597, ore 2). Ritorno per lo stesso itinerario (circa 3.5 ore). Dislivello circa m.350. Rientro per le ore 12 circa
ITINERARIO B ESCURSIONISTICO PER ESPERTI – SENTIERO SPINOTTI (EE)
Giro interessante per il panorama e la varietà degli ambienti. Come durata e difficoltà è adatto per un escursionista allenato e in grado di non rallentare il gruppo, essendo i tempi di percorrenza abbastanza stretti. La ferrata in sè si riduce a brevi tratti tecnicamente facili per l'abbondanza di appigli. La presenza di materiale instabile obbliga l'utilizzo del caschetto. Con mezzi propri si raggiunge il Rifugio Tolazzi (m.1350), a sudovest del Monte Coglians. Dal Rifugio si segue il sentiero dei Cramars, che sale verso Passo di Volaia. Si imbocca quindi sulla destra (m.1900) il sentiero attrezzato Spinotti, che tra camini, cenge e gradoni permette di raggiungere il Coston Stella (m.2100) e quindi il Rifugio Marinelli (m.2111), rimanendo sempre lungo le pendici meridionali del Monte Coglians. Da qui per sentiero si rientra al Rif. Tolazzi (circa 5 ore). Dislivello circa m.850. Rientro per le ore 13.30.
Ore 13,30 Pranzo sociale in forma di buffet
ORE 15,00 Conclusione, saluti e commiato dal Raduno Intersezionale 2022
Altre notizie della zona di SAPPADA e FORNI AVOLTRI.
Sappada.
è un comune della Provincia di Udine e conta 1.300 abitanti.È stato un comune della Regione Veneto fino al 2017, quando il parlamento ha approvato l'esito del referendum del 2008 in cui i cittadini hanno espresso la volontà di passare alla Regione Friuli-Venezia-Giulia.
E’ il comune più alto della regione Friuli-Venezia Giulia, e sorge ad un'altitudine di 1.245 m s.l.m. nell'estremità nord-orientale delle Dolomiti tra Cadore e Carnia al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il paese si estende lungo tutta la valle attraversata dal fiume Piave; alcune sorgenti infatti si trovano proprio nel territorio comunale a 1.800 m s.l.m. alle falde del monte Peralba (altre sorgenti del fiume sacro si trovano in Comelico).
E’ circondata da imponenti e suggestivi massicci dolomitici; oltre al Peralba, che con i suoi 2.694 m è la quarta vetta delle Alpi Carniche, le cime principali sono: il Pic Cjadenis (2.490 m) e il Monte Lastroni (2.450 m) il Monte Chiadenis (2.454 m); la Creta Forata (2460 m), il Monte Siera (2.442 m), il Gruppo dei Clap (2.487 m) sul versante meridionale, il Gruppo delle Terze, Cresta di Enghe 2.414 m), a ovest, il Monte Rinaldo, il Monte Ferro (2.348 m), la Cresta del Righile, il Monte Hochbolt sul versante settentrionale della valle.
Storia.
Le origini di Sappada non sono certe: l'ipotesi più probabile è che nell'XI secolo alcune famiglie provenienti dalla vicina Austria si insediarono nella valle con l'autorizzazione del patriarca di Aquileia su invito dei conti di Gorizia e dietro pagamento di una somma annuale.
Si tratta quindi di un'isola linguistica, che ha conosciuto successive ulteriori migrazioni di famiglie dalla Val Pusteria.
La valle era disabitata e incolta e i sappadini iniziarono una paziente opera di disboscamento e coltivazione. Nacque un piccolo paese formato da masi, sviluppatesi nel tempo in borgate.
Il paese è costituito da caratteristiche case in legno adagiate nel soleggiato versante nord della valle. Intorno al paese verdi pascoli per l'allevamento dei bovini, campi di segale, avena, orzo e legumi e oltre ad essi boschi ricchi di selvaggina.
Nel 1500, oltre alle attività agricole e di pastorizia prosperava anche il commercio del legname grazie alla forte richiesta di legno per barche da parte della Repubblica di Venezia.
Dopo una breve parentesi di dominazione francese nel 1814 Sappada passò sotto gli austriaci cui si devono le prime scuole e opere pubbliche.
Nel 1852 Sappada, allora parte del Regno Lombardo-Veneto, passava dalla provincia del Friuli a quella di Belluno. I 263 capifamiglia chiamati a votare all'unanimità scelsero Belluno.
Nel 1866 veniva annessa all'Italia.
Durante la Prima Guerra Mondiale non furono combattute battaglie decisive sulle montagne circostanti ma vennero mantenute posizioni sul fronte, di cui si possono ancora oggi trovare i resti. Molte sappadine inoltre furono portatrici carniche, donne che volontariamente compivano centinaia di metri di dislivello per diverse volte al giorno per rifornire di viveri e munizioni i soldati italiani al fronte.
Nella seconda guerra mondiale il paese fece parte della Repubblica libera della Carnia e fu teatro di scontri tra partigiani e tedeschi.
Nel dopoguerra a causa della carenza di lavoro molti sappadini emigrarono all'estero, in particolare in Svizzera e Germania.
Il successivo sviluppo del turismo cambiò anche l'economia del paese e molti emigrati tornarono a casa per dedicarsi all'attività terziaria.
Il dialetto di Sappada è affine a quello bavaro-tirolese parlato nelle comunità germanofone della provincia di Udine come Sauris e Timau.
Tradizioni e folclore.
Il folclore sappadino si esprime attraverso le danze e le musiche del gruppo folcloristico degli Holzhockar (i taglialegna), composto da una trentina di elementi, tra ballerini e musicisti. Le tradizioni sono numerose e tenute vive. La più nota riguarda il Carnevale con i suoi festeggiamenti e le maschere tipiche.
Tra le tradizioni religiose, va ricordato il Pellegrinaggio annuale al Santuario della Madonna Addolorata nel paesino di Maria Luggau in Carinzia (Austria), attraverso il sentiero che in circa 9 ore di cammino conduce in Austria.
Musei:
Museo Etnografico Maestro Fontana, a Cima Sappada nella nuova sede, raccoglie antichi manufatti e oggetti della civiltà alpina di Sappada e informazioni storiche.
Casa museo della civiltà contadina, in Borgata Cretta, risalente alla seconda metà dell'Ottocento, conserva arredi e corredi originali.
Piccolo museo della Grande Guerra, visitabile in borgata Bach.
Forni Avoltri.

è un comune italiano di 515 abitanti della Regione Friuli-Venezia Giulia, in Carnia.
Forni Avoltri è posto in alta Val Degano (Carnia nord-occidentale), e confina a ovest con cui è collegato tramite il valico di Cima Sappada con il territorio di Sappada. A Nord confina con l'Austria (Carinzia - distretto di Hermagor). All'interno del territorio comunale ricade anche parte del Monte Coglians (2.780 m), il Monte Fleons (2.512 m), il Monte Volaia (2.486 m), il Monte Chiadenis (2.456 m), la creta Bianca (2.255 m), il monte Chiadin (2.252 m) il monte Palos di Linch (2.029 m) la creta di Tuglia (1.945 m).
Storia.
Le origini dei due borghi di Forni e di Avoltri sono strettamente legate alle miniere presenti sul territorio. I forni, da cui il paese ha preso il nome, sono appunto quelli in cui si fondevano i minerali estratti dal Monte Avanza, mentre Avoltri costituirebbe il primo nucleo abitativo delle genti che vi lavoravano.
La prima testimonianza certa dell'esistenza di questa attività mineraria risale a un documento del 1328, una concessione del Patriarca di Aquileia Pagano della Torre a Nascimbene detto Guercio di Scarfedara e compagni per riattivare le miniere e un forno ad Avoltri che erano già in attività nell'antichità.
Il paese seguì le vicende storiche del Friuli, dalla dominazione del Patriarcato di Aquileia al passaggio nel 1420 alla Serenissima, che utilizzò i boschi di Forni per ricavarne legname da utilizzare nella costruzione di abitazioni e navi.
Nel 1508 bande di lanzichenecchi scendono dal Passo Volaia, saccheggiano e incendiano Collina e Collinetta.
Dopo la breve parentesi della presenza francese, con la caduta di Napoleone nel 1815, anche Forni Avoltri entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto sotto il dominio austriaco, fino al 1866, anno dell'annessione al Regno d'Italia dopo la terza guerra di indipendenza.
Trattandosi di una terra di confine fu spesso al centro degli scontri avvenuti nei vari eventi bellici. Durante la Prima Guerra Mondiale il paese venne sgomberato e utilizzato in un primo tempo come base per il rifornimento delle truppe italiane in prima linea, fu sede del locale comando e dell'ospedale da campo.
Il paese subì diversi bombardamenti con granate da parte degli austriaci e venne occupato in seguito alla rotta di Caporetto, dal novembre del 1917 al novembre 1918.
Sotto il regime fascista il paese è sede di colonie estive per avanguardisti e balilla: le “casette” di legno delle colonie costituiscono il primo nucleo del centro turistico di "Piani di Luzza".
Nella seconda guerra mondiale , tra il 1944 e il 1945 subisce il bombardamento degli abitati di Frassenetto e di Forni e i rastrellamenti tedeschi, con la deportazione degli uomini abili al lavoro.
Tra l'ottobre del 1944 e l'aprile del 1945 le truppe dei Cosacchi a cavallo vi si stabiliscono: Forni Avoltri è teatro di alcuni scontri con l'esercito tedesco in ritirata.
Nel novembre del 1966 il paese subisce una disastrosa alluvione.
A Forni Avoltri, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana.
Musei:
Museo etnografico Cemuot chi erin (facente parte del Sistema museale della Carnia), allestito nel 1992 per esporre documenti legati ai vari aspetti della vita quotidiana in Carnia fra l'Ottocento e la seconda guerra mondiale.
Museo della grande guerra, attivo dall'estate 2008, si possono vedere vari reperti, dalle cucine da campo agli elmetti, dalle armi a quanto occorreva per affrontare la vita di ogni giorno in trincea.
Falesie:
Falesia Rio Landri, un sito utilizzato per l'arrampicata sportiva presso la frazione Collina.
Falesia di Cjolos, sito per arrampicata sportiva con 34 vie presso la frazione di Cjolos