Orvieto, Arezzo
Sabato 27 novembre 2021
Domenica 28 novembre 2021 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Turistica
Sezione di Modena
Responsabile: Iolanda Vitti
Programma
Cari amici vi presentiamo il programma di massima per la visita alle città di Arezzo ed Orvieto, previsto per il 27/28 novembre. Sabato 27 novembre ritrovo ore 6:50 presso il parcheggio del centro commerciale La Rotonda adiacente la BPER, partenza ore 7:00 per Arezzo. Dalle ore 10:00 alle ore 13:00 con guida, visiteremo il centro della città medioevale, la Basilica di S. Francesco con la cappella Bacci in cui si trova il ciclo di affreschi "Le storie della vera Croce" di Piero Della Francesca. Pranzo libero e prosecuzione individuale della visita della città. Presenza del mercatino di Natale. Ore 15:45 partenza per Bolsena dove alle ore 18:00, per chi lo desidera, ci sarà la Santa Messa prefestiva nella Basilica di S. Cristina. Quindi sistemazione in hotel cena, pernottamento e prima colazione. Il giorno dopo partenza dall'hotel alle ore 8:30, dalle ore 9:30 fino alle ore 12:00 camminata detta "Anello della rupe" con lunghezza complessiva di 5 km. Difficoltà medio bassa, molti saliscendi, piccoli strappi in pendenza ma brevi. Ore 12:30 pranzo libero. Dalle ore 14:00 alle ore 16:30 visita con guida del Duomo di Orvieto con la Cappella di San Brizio con affreschi del Beato Angelico e Luca Signorelli e centro città. Partenza per Modena con arrivo previsto intorno alle ore 21:00. Il programma potrebbe subire variazioni a causa del tempo non favorevole. La gita si effettuerà solo al raggiungimento di 22 partecipanti. La quota comprendente: viaggio in pullman, cena pernottamento e prima colazione in hotel 3 stelle, visite guidate ad Arezzo e Orvieto e ingressi Cappella Bacci e Duomo di Orvieto. Costo euro 160,00 in camera doppia/matrimoniale, supplemento di euro 20,00 in camera singola. Ricordiamo che la partecipazione è subordinata ad essere soci in possesso di green pass. Le prenotazioni dovranno pervenire entro le ore 12:00 di venerdì 13 novembre al numero GM Viaggi 3917700387.
Relazione
Due giorni tra Toscana e Lazio, tra bellezze naturali ed artistiche, tra sole e pioggia.
Il viaggio, iniziato con la nebbia, è proseguito con un’alba dai colori rosati e si è svolto in gran parte sotto la pioggia, ma arrivati ad Arezzo, il tempo si è fatto più clemente, pur alternando costantemente sole e pioggia: ciononostante siamo riusciti a seguire il programma, senza rinunciare a nulla dell’itinerario predisposto.
La città di Arezzo ci ha accolto nel suo centro medievale, nelle sue strade e piazze piene di gente attirata dai mercatini di Natale, ma noi abbiamo conosciuto i suoi luoghi più significativi attraverso le approfondite, dettagliate e spiritose spiegazioni di una giovane guida, Sandra, che ha saputo accompagnarci con allegra competenza. Abbiamo così potuto ammirare la Chiesa di san Domenico con il suo meraviglioso crocifisso, opera del grande maestro Cimabue; ci siamo poi spostati verso il Duomo che si trova sulla parte più alta della città dominandola con la sua architettura gotica dalla mole imponente.
La cattedrale venne costruita a partire dalla fine del XIII sec., per il volere di Guglielmino degli Ubertini, vescovo di Arezzo. Abbiamo scoperto la particolare raffinatezza delle vetrate istoriate di Guglielmo da Marcillat, ammirato la "Maddalena" di Piero della Francesca ed il Sepolcro del vescovo Guido Tarlati. Ci ha particolarmente stupito l’elaborata fattura dell'Altare Maggiore alla cui costruzione avrebbe preso parte Giovanni Pisano, come sostiene Giorgio Vasari. Nella Cattedrale si trova l'immagine della Madonna del Conforto, patrona della città.
La visita è poi proseguita con la Piazza Maggiore, completamente occupata dalle bancarelle di uno dei vari mercatini natalizi; in essa si svolge ogni anno la famosa Giostra del Saracino; abbiamo poi visitato la Basilica di san Francesco costituita di una sola navata e la cui opera più importante è “La leggenda della Vera Croce””, capolavoro di Piero della Francesca che la nostra ottima guida ha saputo farci apprezzare in tutto il suo splendore artistico e nella complessità dei contenuti.
Dopo un breve momento libero, ci siamo poi ritrovati per andare a Bolsena, sull’omonimo lago. Qui abbiamo potuto partecipare alla celebrazione della Santa Messa nella Basilica di santa Cristina di origine medievale dove abbiamo anche visitato la Cappella Nuova del Miracolo, realizzata per custodire i resti dell’altare che si sono macchiati con il sangue sgorgato dall’ostia nel 1263.
Una cena gustosa ed una notte di riposo ci hanno preparati ad affrontare il secondo giorno.
Dopo una brevissima sosta sul lago di Bolsena, ci siamo diretti ad Orvieto, la cosiddetta “città alta e strana” dove non abbiamo potuto mancare di ammirare il Pozzo di San Patrizio scendendo e risalendo i 258 gradini selle sue doppie scale elicoidali indipendenti. L’opera, voluta dal papa Clemente VII,doveva assicurare l’approvvigionamento idrico alla città.
Il gruppo si è poi diviso in due: alcuni sono andati nel centro cittadino per visitarlo con tutta calma, altri hanno effettuato una escursione/passeggiata percorrendo il cosiddetto Anello della rupe il cui
percorso è inserito nel Parco Archeologico Ambientale Orvietano (Paao). Esso si snoda tutto attorno alla rupe di Orvieto in un susseguirsi di saliscendi più o meno ripidi che delineano il perimetro del massiccio di tufo su cui si poggia la cittadina. Nel percorso ci sono diverse entrate e si toccano luoghi archeologici o storici interessanti tra cui una necropoli etrusca e la Fortezza di Albornoz.
Finalmente, nel primo pomeriggio, sferzati da un vento gelido, ci siamo riuniti sulla piazza prospiciente il Duomo che ci ha lasciati senza parole per la sua magnificenza. Accompagnati da una guida molto competente abbiamo potuto ammirare lo stupendo rosone e le eleganti colonne che, insieme ai bassorilievi narranti le vicende bibliche, rendono la facciata un capolavoro assoluto. Poi, abbiamo visitato l’interno ed in particolare la Cappella di San Brizio che conserva una delle testimonianze più sorprendenti della pittura italiana del Quattrocento. La volta, decorata in parte dal beato Angelico, e le pareti affrescate da Luca Signorelli narrano con dovizia di particolari il Giudizio Universale. Subito dopo, ci siamo spostati nella Cappella del Corporale che custodisce la reliquia del Corporale, il lino macchiato dalle gocce di sangue stillate dall’ostia consacrata durante la celebrazione la cui vicenda è narrata negli affreschi di Ugolino da Prete.
Per concludere la nostra seconda giornata, abbiamo poi visitato una parte di Orvieto sotterranea, ovvero un dedalo di grotte nascoste nell’oscurità della rupe. Nel corso di 2500 anni, gli abitanti hanno potuto ricavare spazi sotterranei grazie alle particolari caratteristiche del masso geologico su cui sorge l’abitato.s Abbiamo visto grotte che per secoli sono state adibite come magazzini, cantine, discariche e fornaci per la lavorazione delle ceramiche.
Anche il viaggio di ritorno si è svolto regolarmente: a Modena ci siamo salutati, dandoci appuntamento alla prossima gita.