Monte Macchia Gelata - Rif Cognolo

Le due vette sono molto vicine tra loro, ma durante il nostro sopralluogo la neve ancora inaspettatamente abbondante ci ha impedito di verificare la salita al Macchia Gelata e soprattutto la sua discesa, mentre non ci ha ostacolato nel raggiungere la super panoramica e sbalorditiva vetta del Monte Pizzuto. Probabilmente opteremo per ciò che abbiamo potuto sperimentare. E cioè, uno spettacolare anello immersi nelle faggete dei monti Sabini che, con partenza dal borgo di Poggio Perugino, ci porterà ad affacciarci sulla bellissima valle Gemini prima e a salir sulla cresta che conduce al Monte Pizzuto dopo. La cresta percorsa per intero, ma questa volta verso nord, ci permetterà la discesa alla sella di Macchia Gelata e il raggiungimento, con un facile sentiero a mezzacosta, del Rifugio Cognolo e del suo fontanile. Nonostante chi gestisce il rifugio probabilmente non potrà accoglierci personalmente, ci è stata assicurata la possibilità di usufruire della veranda e del caminetto oltre che di tavoli e sedie, in modo che potremo, se lo desideriamo, accendere il fuoco e prepararci salsicce, bruschette e scamorze alla brace.
 
Tipologia: anello
Difficoltà: E
Dislivello: 600 m
Appuntamento: con partenza da Roma per l’eventuale composizione degli equipaggi a Piazzale Cardinal
Consalvi alle 7,40
 

Per iscrizioni: 347.1807358 grassilli.fisio@gmail.com ; Giovanna Cultrera 3492339956  cultrera.gio@gmail.com; possibilmente entro giovedi

In bilico fino all’ultimo, perché le condizioni meteo sembravano tutt'altro che favorevoli, la gita di domenica 21 maggio è stata molto gratificante, e poi capirete perché.
Siamo partiti da Poggio perugino, e immersi nella natura e nel bosco di faggi, accompagnati dal fruscio delle foglie sotto ai nostri piedi, siamo saliti sulla cresta che porta al monte Pizzuto. Diretti alla cresta, siamo rimasti sbalorditi e incantati dalla bellezza della valle Gemini che si è aperta davanti a noi. Raggiunta la vetta, è iniziata la discesa verso il rifugio Cognolo e il suo fontanile. Due dei ragazzi che gestiscono il rifugio, incontrati lì per caso, ci hanno accolto offrendoci un graditissimo caffè che ci ha dato la ricarica giusta per raccogliere la legna necessaria alla brace per cucinare le salsicce e preparare le bruschette. Non ci siamo fatti mancare proprio niente, neanche il vino portato da Gianni e il dolce portato da Laura, condivisi in allegria.
Insomma, soddisfatti tutti i nostri sensi: l'udito, la vista e, last but not least il gusto.