Le ultime propaggini della Catena delle Tre Croci

Domenica 29 settembre 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Vicenza
Responsabile: Maria Rosa Piazza



Programma



Domenica 29 settembre
LE ULTIME PROPAGGINI DELLA CATENA DELLE TRE CROCI  

Da Campofontana (1230 m) ci si avvia fino a raggiungere il Monte Telegrafo (1562 m) per poi scendere alla Forcella di Monte Porto (1527 m). Ci si porterà alla Cima di Lobbia (1672 m), dopo aver superato Monte Porto (1631 m) e Monte Scalette (1613 m). Da qui inizieremo il ritorno che ci porterà a Malga Lobbia. Devieremo verso il Monte Torla e, dall’omonimo rifugio (1385 m), ritorneremo a Campofontana.   
DISLIVELLO: 600 m   TEMPI: ore 5:30 
ORARIO PARTENZA: ore 7:30
CAPOGITA: Dario Maruzzo, cell. 348 5514901



Relazione



DOMENICA 29 SETTEMBRE - LE ULTIME PROPAGGINI DELLA CATENA DELLE TRE CROCI - ESCURSIONE
La nostra escursione inizia da Campofontana che si trova tra la valle di Illasi e quella del Chiampo.
Il sentiero CAI n. 205 si trova accanto alle mura del cimitero, con grande parcheggio. Seguiamo la facile mulattiera che, dopo aver scavalcato la dorsale del monte Formica-Telegrafo sale a malga Porto, e dopo aver affrontato qualche rampa erbosa, arriviamo a monte Porto e cima Lobbia. Bellissimi i panorami sulle valli che delimitano l’altopiano sulla sottostante pianura, spaziando dal Lago di Garda alla Laguna Veneta. Dopo la sosta “pranzo” il ritorno avviene per Malga Lobbia, da dove, deviando per il monte Torla e dall’omonimo rifugio, ritorniamo a Campofontana passando per Contrada Pagani, il più alto nucleo abitato stabilmente nei Lessini.
Bellissima, nel centro della contrada è la settecentesca fontana coperta a lastre di calcare rosso veronese. Straordinarie sono le steli di pietra che si trovano lungo i sentieri, opere d’arte religiosa della cultura cimbra, alla pari dei suggestivi affreschi, opera della religiosità popolare presenti nei capitelli. Da Pagani, ritorniamo a Campofontana per facile mulattiera. La Lessinia è un altopiano splendidamente disseminato di case, malghe e stalle, con i tetti di pietra, sovrastati da antichi camini protetti da lastre di pietre, che compongono le vecchie contrade cimbre, arricchite da muretti a secco, eretti in tempi remoti. Un paesaggio tramandato ancora integro e intatto dai tempi antichi. (Maria Rosa Piazza)
 

 
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