L’anello di Cottanello

Domenica 17 marzo 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Motteran-Cultrera



Programma



Cammineremo sul lato Ovest sui Monti Sabini lungo un magnifico percorso ad anello ricco di paesaggi suggestivi e di storia. I rilievi non sono elevati, ma sono ricoperti di boschi e attraversati da profonde pianure e valli, dove è possibile effettuare escursioni tranquille con la possibilità di vedere vasti panorami. La comunità Europea ha riconosciuto i Monti Sabini come Sito di Interesse Comunitario, sono quindi montagne che vanno protette dal punto di vista ambientale. Ricordiamo che il territorio sabino è ricchissimo di storia che parte dal paleolitico, passando per i romani e finire a San Francesco fino ai giorni nostri.
Ritrovo: alle ore 7:45 a largo Cardinal Consalvi per organizzare i componenti delle auto.
Partenza alle 8:00. Per chi viene con i mezzi propri l’appuntamento è direttamente all’ingresso del paese di Cottanello alle 9:15. Viaggio con auto private. Con la A1 fino a Ponzano- Soratte, proseguire lungo le SP (Stimigliano, Torri in Sabina, Montasola e Cottanello) per incontrarci al parcheggio prima dell’ingresso del paese.
Inizio dell’escursione alle ore 9:30 a Cottanello (RI)
Difficoltà: E Dislivello: circa 540 m.
Distanza: 15 km circa Notiziario n. 4 
Tempo di percorrenza: 5 ore soste escluse.
Percorso ad anello con partenza ed arrivo dal Santuario San Cataldo, che contiamo di vedere e per il quale dovremmo offrire un contributo libero.
Spese di viaggio: 50 euro a macchina (autostrada compresa) da suddividere tra i componenti dell’equipaggio.
Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, abbigliamento a strati, acqua una borraccia, cappello, bastoncini telescopici, pranzo al sacco, eventuale cambio da lasciare in auto, protezione per la pioggia.
Sviluppo dell’escursione: Lasciata l’auto al parcheggio, inizieremo la nostra escursione con la visita al suggestivo eremo di San Cataldo, che verrà aperto per noi dall’associazione locale che lo ha in gestione (è richiesto un contributo volontario). Inizieremo quindi il cammino lungo un sentiero in salita che segue il fosso Acqua Sabo e il vallone Selvi per arrivare alla località Casette (un borgo dei pastori abbandonato situato all’ingresso della Piana di Sotto). Dopo una breve sosta proseguiremo prima per la Piana di Sopra e poi per la Piana di Sotto. Qui inizieremo il percorso di ritorno. Incontreremo alcune sorgenti. Nelle pianure c’è la possibilità di incontrare degli animali al pascolo. Lungo la via di ritorno, che si effettua su un largo sterrato, è in programma una visita alla cava del Famoso “Marmo di Cottanello”, da cui sono state cavate le colonne di San Pietro.



Relazione



All'escursione hanno partecipato 18 persone, 7 non soci e 11 soci GM. Nella prima mattina abbiamo visitato l'eremo di san Cataldo, che è posto all'ingresso del paese ed è arroccato su una parete tempestata di pieghe tettoniche.  È stato aperto solo per noi e fatto visitare da una guida (il buttero citato più avanti nella poesia - relazione). L'interno è completamente decorato con suggestivi affreschi. La guida ha fatto una esatta descrizione degli affreschi
La visita è stata possibile su prenotazione grazie a Giovanna Cultrera che conosce la locale associazione che ne cura le visite.
Dopo abbiamo iniziato la nostra escursione: siamo saliti ai Prati di Cottanello e alle Casette mediante un nuovo sentiero che percorre un inciso vallone (una faglia con direzione N-S) denominato Valle Selvi.
Dopo una lunga ed estenuante salita, siamo arrivati ai Pratoni e alle Casette dei pastori. Qui tutti sono rimasti meravigliati dallo spettacolo bucolico. Dopo un attimo di sosta abbiamo ripreso il nostro cammino ad anello passando inizialmente in un bosco di querce e poi  lungo un tratturo che costeggia prima i Prati di sopra e poi i Prati di sotto.
Infine sulla via del ritorno, che si trova all'opposto della via di andata, ci siamo fermati a visitare la cava  della PIETRA DI COTTANELLO (Rosso di Cottanello o  Pietra Persichina) nella quale si può vedere lo scavo per l'estrazione di una colonna ancora visibile.
Questa cava di è stata utilizzata fin dai tempi dei Romani ma il grosso utilizzo è stato fatto durante il periodo Barocco da Bernini e Borromini per le più importanti opere architettoniche, dalle colonne di San Pietro e di Sant’Andrea al Quirinale agli altari di san Pietro in Vincoli ed alle balaustre di San Paolo fuori le mura.
Il dislivello finale della gita è stato di 550 metri, abbiamo percorso circa 15 km.
La giornata è stata bellissima e soleggiata, abbiamo mangiato in un enorme prato pieno di fiori.

Guido Motteran

 
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