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Gita di Natale - Anello delle cascate di Cerveteri
Domenica 17 dicembre 2023 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Motteran - Volpe
Programma
La gita di Natale quest’anno verrà effettuata nell’area di Cerveteri ed in particolare in una zona prossima alle necropoli etrusche. In questa area si trova una rete di sentieri che ricadono in una area naturalmente interessante. Qui lungo il fosso delle Mola e il fosso Monte Guardia, troveremo alcune spettacolari cascate, laghetti, formazioni vulcaniche e geologiche del vulcano sabatino, costruzioni di antiche ferriere, necropoli etrusche, con un continuo intreccio tra storia e natura con un colpo d’occhio piacevole e con panorami interessanti. Il tutto a pochi chilometri da Roma
Ritrovo: Per chi verrà per conto proprio l’appuntamento sarà alle ore 9,00 al parcheggio della Necropoli Etrusca della Banditaccia - Cerveteri.
Punto di partenza da Roma. In base al numero degli iscritti e alla disponibilità dell’utilizzo delle macchine proprie, l’appuntamento sarà da piazzale degli Eroi (lato ospedale- lato metro) alle ore 8,00.
Viaggio con auto private. Il punto di ritrovo alla necropoli si può raggiungere sia con la via Aurelia che con la autostrada Roma-Civitavecchia con uscita a Cerveteri, superare il paese e seguire le indicazioni per la necropoli.
Spese di viaggio: 30 euro a macchina da suddividere tra i componenti dell’equipaggio.
Difficoltà: T-E Dislivello circa 150 m. Lunghezza 12-14 km
Tempo di percorrenza: 5 ore soste escluse
Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, (possibile presenza di zone fangose e scivolose), abbigliamento a strati, acqua, bastoncini telescopici, pranzo al sacco, eventuale cambio da lasciare in auto, protezione per la pioggia e due sacchetti di plastica per guadare un torrente.
Sviluppo dell’escursione: il percorso è ad anello. Lasciata l’auto al parcheggio, percorreremo una strada sterrata che costeggia la Necropoli, poi scenderemo per la Via degli Inferi dove è possibile vedere e/o introdursi con cautela in diverse tombe etrusche libere. Proseguiremo sempre su sterrato sino a guadare il fosso per arrivare alla prima cascata. Un salto d’acqua di circa trenta metri che si supera con un sentierino e su rocce vulcaniche che ci porta al Ponte della Mola. Proseguendo guaderemo il torrente e poi proseguiremo verso le ferriere (impianto per la lavorazione del ferro, l’acqua del fosso azionava la forza motrice dei forni) per poi arrivare alla seconda cascata e al secondo lago denominato braccio di mare. Per completare l’anello torneremo passando per un ponte chiamato degli austriaci. Prima di ritornare alle macchine ci potremmo fermare in un’area di tombe con libero accesso.
Ritrovo: Per chi verrà per conto proprio l’appuntamento sarà alle ore 9,00 al parcheggio della Necropoli Etrusca della Banditaccia - Cerveteri.
Punto di partenza da Roma. In base al numero degli iscritti e alla disponibilità dell’utilizzo delle macchine proprie, l’appuntamento sarà da piazzale degli Eroi (lato ospedale- lato metro) alle ore 8,00.
Viaggio con auto private. Il punto di ritrovo alla necropoli si può raggiungere sia con la via Aurelia che con la autostrada Roma-Civitavecchia con uscita a Cerveteri, superare il paese e seguire le indicazioni per la necropoli.
Spese di viaggio: 30 euro a macchina da suddividere tra i componenti dell’equipaggio.
Difficoltà: T-E Dislivello circa 150 m. Lunghezza 12-14 km
Tempo di percorrenza: 5 ore soste escluse
Equipaggiamento: scarponi con suola ben scolpita, (possibile presenza di zone fangose e scivolose), abbigliamento a strati, acqua, bastoncini telescopici, pranzo al sacco, eventuale cambio da lasciare in auto, protezione per la pioggia e due sacchetti di plastica per guadare un torrente.
Sviluppo dell’escursione: il percorso è ad anello. Lasciata l’auto al parcheggio, percorreremo una strada sterrata che costeggia la Necropoli, poi scenderemo per la Via degli Inferi dove è possibile vedere e/o introdursi con cautela in diverse tombe etrusche libere. Proseguiremo sempre su sterrato sino a guadare il fosso per arrivare alla prima cascata. Un salto d’acqua di circa trenta metri che si supera con un sentierino e su rocce vulcaniche che ci porta al Ponte della Mola. Proseguendo guaderemo il torrente e poi proseguiremo verso le ferriere (impianto per la lavorazione del ferro, l’acqua del fosso azionava la forza motrice dei forni) per poi arrivare alla seconda cascata e al secondo lago denominato braccio di mare. Per completare l’anello torneremo passando per un ponte chiamato degli austriaci. Prima di ritornare alle macchine ci potremmo fermare in un’area di tombe con libero accesso.
Iscrizioni: entro giovedì 14 dicembre 2023, a Guido Motteran: g.motteran48@gmail.com - telefono 3335858517 e Sandro Volpe sandro.volpe@inwind.it - telefono 3476318819
Relazione
(A cura di Annalisa Serraino) - Oggi eravamo proprio tanti alla gita di Natale della Giovane Montagna. Successe però un fatto strano mai capitato: a un certo punto comparve un cuculo e parlò con noi: “E’ vero Signori, avete tanta voglia di chiacchierare e siete tanti, rumorosa gente, sarà a causa dei direttori di gita, bravi e chiacchieroni che non stanno mai zitti”. disse il cuculo un po’ frastornato da tutta la gente giunta all’improvviso. Il gruppo rumoroso allora si difese: “Ebbene mio caro cuculo, porti pazienza che noi apriamo la finestra e vediamo solo cemento e quindi siamo contenti di essere qui“. Il cuculo allora rispose: “Io non voglio essere scortese ma questa è casa nostra, casa degli animali e voi insieme a quelle guide di nome Sandro e Guido avete svegliato tutto il circondario comprese le formiche. C’è poi tra voi un cane pazzerello“ - continuò concitato il cuculo - “che ha schiacciato pure il riccio che dormiva beatamente e insomma così non si fa, per favore entrate nel verde con più tranquillità, che allora se restavate nel traffico stradale era uguale.” Dopo lunghe contrattazioni che ricordavano più una riunione di condominio che un incontro tra uomini e animali, intervenne una bellissima zebra un po’ anziana e disse decisa: “Questa terra non è né vostra né nostra, è di Dio. Smettetela di litigare che devo andare a cacciare un daino e così me lo spaventate.” Quando sembrava che gli uomini e il cuculo avessero trovato pace e armonia allora venne un cavallo un po’ anzianotto e disse: “Ha ragione il cuculo e basta! Ho parlato con i sacerdoti più sapienti che ci siano e loro hanno detto che il cuculo ha ragione perché come ha detto il signor Ilio, fondatore di questa associazione di montagna, l’uomo appartiene alla terra esattamente alla pari di un animale perciò questa supremazia è tutta una vecchia litania che sarebbe meglio abbandonare“. Tutti capirono il messaggio e tornarono a casa contenti e soddisfatti. C’era stato il sole, gli animali, le persone intelligenti, tutto perfetto, come spesso accade in questa associazione di montagna nella quale io, che sono l’autrice di questa favoletta, ormai sto con orgoglio da 11 anni. Ilio ci ha ricordato con le sue bellissime parole quanto sia importante dire grazie e quanto ogni gesto di amore sia un atto di pace. Perciò un grazie per la giornata a Sandro Volpe e Guido Motteran, che ci hanno fatto fare un bel percorso vicino Cerveteri, tra tagliate etrusche e colori dell’autunno, intervallato da graziose cascatelle.