GITA DEL MERCOLEDI' - Santa Caterina - Monte Enna
Mercoledì 30 ottobre 2024 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Vicenza
Responsabile: Walter Candoni
Programma
Mercoledì 30 ottobre
S. CATERINA – M. ENNA ESCURSIONE DEL MERCOLEDI’
Da S. Caterina (Tretto), accompagnati dai colori d’autunno, raggiungeremo
la cima del M. Enna. Ritorneremo passando per i tristi resti dell’antica
Contrà Enna, poi seguiremo un tratto delle rogazioni e l‘ex strada militare.
DISLIVELLO: 400 m TEMPI: ore 5
ORARIO PARTENZA: ore 8:30
CAPOGITA: Walter Candoni, tel. 0444 923696 ore serali
Relazione
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2024: AUTUNNO DA SANTA CATERINA AL MONTE ENNA
(sottotitolo: in tranquillità per conoscere)
Siamo partiti in “4 gatti” in una giornata splendida, per l’escursione tra i colori autunnali del Monte Enna. Alla partenza uno sguardo alla croce posta sulla cima del monte Enna che raggiungeremmo dopo una tranquilla traversata nel rado bosco di faggi, aceri montani, frassini e noccioli. La cima era un osservatorio militare del 15/18 dal quale si ha un’ampia panoramica. Proseguiamo la visita storica tra le varie opere belliche, purtroppo in semiabbandono: il posto di comando, il Forte con i fori dove erano installati quattro cannoni. Una curiosità: i primi colpi di cannone furono sparati verso il Novegno, ma colpirono le retrovie dei nostri soldati, perciò, furono subito fatti tacere e mai più spararono.
Al ritorno visitiamo ciò che resta dell’antica contrada Enna: in completo abbandono (fino agli anni ’50 era abitate e i dintorni, ora inselvatichiti, erano coltivati con prati e campi produttivi).
Sosta presso la VII° Croce del “Sentiero delle Rogazioni”: è un punto dall’ampio panorama: dal Pasubio al Sengio Alto, il Carega, i monti di Recoaro fino alla pianura.
Da qui dominiamo anche la Val Leogra con Valli del Pasubio, le sue numerose contrade, le chiesette ecc.
Per concludere scendiamo, per la strada realizzata a servizio del Forte, in un tunnel quasi continuo di faggi.
Infine, passiamo per contrada Bonolli ad ammirare le rustiche sculture in legno di Roberto. (Walter Candoni)