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Costiera Amalfitana
Venerdì 24 maggio 2024
Domenica 26 maggio 2024 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Centro - Sanchez
Programma
Escursione nella Valle delle ferriere ad Amalfi e visita ai Campi Flegrei
Viaggio e ritrovo: La gita è organizzata con macchine private, salvo diverse decisioni in base al numero dei partecipanti.
La partenza è prevista Venerdì 24 nel primo pomeriggio ed il rientro Domenica 26 in serata.
Procederemo in direzione Agerola dove pernotteremo due notti in albergo.
Sviluppo dell’escursione: La valle delle ferriere rappresenta una delle escursioni più affascinanti e rappresentative della costiera amalfitana. L’escursione si sviluppa nell’entroterra di Amalfi in un ambiente boscoso e sub-tropicale attraversato dal fiume Canneto, che si presenta con numerosi tratti a cascata.
Tempo previsto di percorrenza: 5 ore per un percorso di 11 Km che presenta una difficoltà moderata.
Spesa dell’attività: all’incirca 300 – 350 euro (siamo in attesa dei preventivi delle strutture che ci ospiteranno).
Equipaggiamento: scarponcini con suola ben scolpita, protezione contro la pioggia ed il vento, bastoncini telescopici, cappello, occhiali da sole, crema solare.
Per info ed iscrizioni: La partenza è prevista Venerdì 24 nel primo pomeriggio ed il rientro Domenica 26 in serata.
Procederemo in direzione Agerola dove pernotteremo due notti in albergo.
Sviluppo dell’escursione: La valle delle ferriere rappresenta una delle escursioni più affascinanti e rappresentative della costiera amalfitana. L’escursione si sviluppa nell’entroterra di Amalfi in un ambiente boscoso e sub-tropicale attraversato dal fiume Canneto, che si presenta con numerosi tratti a cascata.
Tempo previsto di percorrenza: 5 ore per un percorso di 11 Km che presenta una difficoltà moderata.
Spesa dell’attività: all’incirca 300 – 350 euro (siamo in attesa dei preventivi delle strutture che ci ospiteranno).
Equipaggiamento: scarponcini con suola ben scolpita, protezione contro la pioggia ed il vento, bastoncini telescopici, cappello, occhiali da sole, crema solare.
Emilio Sànchez (3294436044) email: emilio.sanchez@fastwebnet.it
Pio Centro (338 3823621) email: piocentro@tiscali.it
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 26 aprile.
Relazione
di Francesca Attoni
Le previsioni meteo erano incerte. Non importa! Noi in costiera amalfitana ci volevamo proprio andare.
Siamo stati premiati con il sole.
Venerdì i diversi equipaggi sono partiti da Roma direzione Agerola pieni di entusiasmo e con enormi sorrisi stampati in viso.
Siamo arrivati alla “Beata Solitudo” un camping molto accogliente ad Agerola-San Lazzaro. La struttura era ben organizzata e ci abbiamo alloggiato per due notti. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio e l’abbiamo ripresa solo in partenza, un regalo aggiuntivo!
Se lo scorso anno è stato dedicato al “sentiero degli dei” questo “second time” in costiera è stato dedicato alla Valle delle Ferriere itinerario arricchito dai nostri ddg con una deviazione molto panoramica che ci ha condotto ai ruderi del Convento di Cospiti. I profumi di origano e di mare, il panorama mozzafiato a strapiombo sulla costiera amalfitana hanno reso i resti di un solitario convento medioevale abbandonato e diventato poi anche rifugio di briganti ancor più magico.
Ripreso il sentiero della Valle delle ferriere siamo passati in un mondo fantastico, preistorico in cui abbiamo visto tunnel di felci, cascate e sorgenti. Mancavano solo i T-Rex! Siamo entrati nello splendido canyon della Valle delle Ferriere.
La Valle ha conservato nel tempo un microclima molto raro, habitat ideale per un ricco ed unico ecosistema.
Siamo entrati in una riserva protetta, oasi incantata in cui ci hanno fatto osservare rare felci giganti, di milioni di anni considerate fossili viventi. Emozionante osservare il muschio fossilizzato. Scendeva dalle pareti. Queste erano come delle enormi spugne piene d'acqua e la parete grondava ininterrottamente. L'acqua, gocciolante lungo le radici pendenti dei muschi, ha provocato l'accumulo di bicarbonato di calcio, pietrificandole. I muschi erano così diventati delle vere e proprie rocce.
Alcuni sguardi erano rapiti ed incantati da questo spettacolo meraviglioso, altri erano alla ricerca della salamandra maculata e della salamandrina dagli occhiali e di una minuscola pianta carnivora.
Abbiamo trovato qualche girino ipotizzandolo di salamandra mentre della pianta carnivora nessuna traccia.
Tanti ruderi di ferriere e mulini, tracce di un passato ricco di storia in cui il ferro che arrivava dall’Elba veniva lavorato in costiera, in cui si produceva la carta di Amalfi, carta pregiata simile alla pergamena.
Un itinerario molto suggestivo che ci ha portato, attraversando la magica valle, fino ad Amalfi dove ci siamo rifocillati con una buonissima granita di limone sotto un pergolato che ci ha regalato emozioni uniche. Come se il tempo si fosse fermato, anche lì, come tra le felci. Non vendevano prodotti industriali ma il succo di limone, la granita di limone ed il succo di sambuco avevano un sapore prezioso come l’attimo condiviso insieme.
Scesi ad Amalfi ci attendeva una nuova avventura. Chiudere la traversata prendendo la corriera locale che da Amalfi ci avrebbe riportato ad Agerola. Facile solo a parole.
La strada stretta, la folla di turisti, locali ed escursionisti che correvano per prendere posto, gli autisti originali seppur sapienti nel guidare hanno reso anche questo momento un ricordo che porteremo sempre con noi.
Il giorno successivo ci siamo incontrati con Bruno, guida esperta che ci ha presentato il territorio dei Campi Flegrei.
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva, caratterizzata dal fenomeno del “bradisismo" deformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento, alternate a fasi di sollevamento più rapido, queste ultime accompagnate da scosse sismiche.
Questa la definizione. Bruno ce l’ha raccontato con un’immagine che lo spiega bene e meglio “è La terra che respira” … “nell’inspirazione ci sono infinite scosse di terremoto e nell’espirazione la terra è più tranquilla, più calma”.
Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento ed è attualmente ancora in atto. I crateri vulcanici in questa zona sono tanti come Astroni e come il Monte Nuovo (che si è formato durante l'ultima eruzione dei Campi Flegrei, nel 1500). Impressionante.
Con Bruno abbiamo visitato anche Pozzuoli che si trova all’interno di questa area vulcanica.
Ci ha raccontato del sito archeologico del Macellum per tanto tempo chiamato Tempio di Serapide ma in realtà era un mercato pubblico.
Nel Macellum mi ha colpito vedere le colonne ricoperte, ad una certa altezza, da tanti fori. Sono i litodomi, dei datteri di mare, ci ha detto. Si agganciavano lì quando l’acqua arrivava alla sua altezza massima. Praticamente indicano, in metri, i respiri della terra e di quanto il livello del mare è variato nel tempo.
Pranzo al sacco con un superpanino locale sul lungolago d’Averno e poi ritorno a Roma con tante emozioni, ricordi e profumi nello zaino.
Un grazie alla Salumeria A Puteca di Michele che ci ha, con pazienza, accontentato nelle nostre scelte infinite. I panini di Michele con i prodotti locali che abbiamo divorato erano di una bontà unica.
Un grazie speciale ai supercollaudati ddg Pio ed Emilio che, anche quest’anno, ci hanno regalato momenti bellissimi ed un camminare insieme speciale. Itinerario affascinante.
Le previsioni meteo erano incerte. Non importa! Noi in costiera amalfitana ci volevamo proprio andare.
Siamo stati premiati con il sole.
Venerdì i diversi equipaggi sono partiti da Roma direzione Agerola pieni di entusiasmo e con enormi sorrisi stampati in viso.
Siamo arrivati alla “Beata Solitudo” un camping molto accogliente ad Agerola-San Lazzaro. La struttura era ben organizzata e ci abbiamo alloggiato per due notti. Abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio e l’abbiamo ripresa solo in partenza, un regalo aggiuntivo!
Se lo scorso anno è stato dedicato al “sentiero degli dei” questo “second time” in costiera è stato dedicato alla Valle delle Ferriere itinerario arricchito dai nostri ddg con una deviazione molto panoramica che ci ha condotto ai ruderi del Convento di Cospiti. I profumi di origano e di mare, il panorama mozzafiato a strapiombo sulla costiera amalfitana hanno reso i resti di un solitario convento medioevale abbandonato e diventato poi anche rifugio di briganti ancor più magico.
Ripreso il sentiero della Valle delle ferriere siamo passati in un mondo fantastico, preistorico in cui abbiamo visto tunnel di felci, cascate e sorgenti. Mancavano solo i T-Rex! Siamo entrati nello splendido canyon della Valle delle Ferriere.
La Valle ha conservato nel tempo un microclima molto raro, habitat ideale per un ricco ed unico ecosistema.
Siamo entrati in una riserva protetta, oasi incantata in cui ci hanno fatto osservare rare felci giganti, di milioni di anni considerate fossili viventi. Emozionante osservare il muschio fossilizzato. Scendeva dalle pareti. Queste erano come delle enormi spugne piene d'acqua e la parete grondava ininterrottamente. L'acqua, gocciolante lungo le radici pendenti dei muschi, ha provocato l'accumulo di bicarbonato di calcio, pietrificandole. I muschi erano così diventati delle vere e proprie rocce.
Alcuni sguardi erano rapiti ed incantati da questo spettacolo meraviglioso, altri erano alla ricerca della salamandra maculata e della salamandrina dagli occhiali e di una minuscola pianta carnivora.
Abbiamo trovato qualche girino ipotizzandolo di salamandra mentre della pianta carnivora nessuna traccia.
Tanti ruderi di ferriere e mulini, tracce di un passato ricco di storia in cui il ferro che arrivava dall’Elba veniva lavorato in costiera, in cui si produceva la carta di Amalfi, carta pregiata simile alla pergamena.
Un itinerario molto suggestivo che ci ha portato, attraversando la magica valle, fino ad Amalfi dove ci siamo rifocillati con una buonissima granita di limone sotto un pergolato che ci ha regalato emozioni uniche. Come se il tempo si fosse fermato, anche lì, come tra le felci. Non vendevano prodotti industriali ma il succo di limone, la granita di limone ed il succo di sambuco avevano un sapore prezioso come l’attimo condiviso insieme.
Scesi ad Amalfi ci attendeva una nuova avventura. Chiudere la traversata prendendo la corriera locale che da Amalfi ci avrebbe riportato ad Agerola. Facile solo a parole.
La strada stretta, la folla di turisti, locali ed escursionisti che correvano per prendere posto, gli autisti originali seppur sapienti nel guidare hanno reso anche questo momento un ricordo che porteremo sempre con noi.
Il giorno successivo ci siamo incontrati con Bruno, guida esperta che ci ha presentato il territorio dei Campi Flegrei.
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva, caratterizzata dal fenomeno del “bradisismo" deformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento, alternate a fasi di sollevamento più rapido, queste ultime accompagnate da scosse sismiche.
Questa la definizione. Bruno ce l’ha raccontato con un’immagine che lo spiega bene e meglio “è La terra che respira” … “nell’inspirazione ci sono infinite scosse di terremoto e nell’espirazione la terra è più tranquilla, più calma”.
Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento ed è attualmente ancora in atto. I crateri vulcanici in questa zona sono tanti come Astroni e come il Monte Nuovo (che si è formato durante l'ultima eruzione dei Campi Flegrei, nel 1500). Impressionante.
Con Bruno abbiamo visitato anche Pozzuoli che si trova all’interno di questa area vulcanica.
Ci ha raccontato del sito archeologico del Macellum per tanto tempo chiamato Tempio di Serapide ma in realtà era un mercato pubblico.
Nel Macellum mi ha colpito vedere le colonne ricoperte, ad una certa altezza, da tanti fori. Sono i litodomi, dei datteri di mare, ci ha detto. Si agganciavano lì quando l’acqua arrivava alla sua altezza massima. Praticamente indicano, in metri, i respiri della terra e di quanto il livello del mare è variato nel tempo.
Pranzo al sacco con un superpanino locale sul lungolago d’Averno e poi ritorno a Roma con tante emozioni, ricordi e profumi nello zaino.
Un grazie alla Salumeria A Puteca di Michele che ci ha, con pazienza, accontentato nelle nostre scelte infinite. I panini di Michele con i prodotti locali che abbiamo divorato erano di una bontà unica.
Un grazie speciale ai supercollaudati ddg Pio ed Emilio che, anche quest’anno, ci hanno regalato momenti bellissimi ed un camminare insieme speciale. Itinerario affascinante.