Col du Lac Blanc - 2309 m

Domenica 9 febbraio 2025  (evento passato)

Tipo attività: Racchette da neve
Sezione di Torino
Responsabile: Alberto ZENZOCCHI



Programma



Località di partenza : Champorcher, Mont Blanc 1700 m
Dislivello : 609 m
Tempo di salita : 2.30 h
Difficoltà : per Medi Ciaspolatori (MR)

Classico percorso di ingresso nel Parco Naturale del Mont Avic.



Descrizione:
Procederemo lungo la strada innevata sino a raggiungere la partenza del sentiero per il Rifugio Barbustel.
Si attraversa un tratto di bosco di larice per poi confluire in un piccolo avvallamento che viene superato con una serie di svolte.
Durante la salita si lascia a destra un alpeggio solitario e si continua lungo un
ampio canalone che conduce rapidamente nei pressi del rudere di Grand. Si
prosegue a sinistra sul pendio che diminuisce leggermente di intensità per poi
voltare verso destra passando al di sotto di un roccione.
Supereremo quindi un passaggio un po’ stretto per poi confluire sul dolce pendio
che ci condurrà al pianoro del lago Muffé.
Un ultimo tratto tra radi larici lungo una salita non troppo impegnativa ci
permetterà di raggiungere infine il colle.
 
Attrezzatura : Ciaspole, ARTVA, pala, sonda
Ritrovo di partenza : Piazza Rebaudengo alle ore 8.00
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : Alberto ZENZOCCHI  Cell. 338 8825148
                                      alberto.zenzocchi@alice.it
 



Relazione



Punta dell’Aquila

Dopo giorni di bel tempo, per il fine settimana non era previsto nulla di buono e già il giovedì precedente la gita, in Sede, Alberto aveva proposto di variare la meta, per restare più vicini a casa, pronti ad un’eventuale ritirata.
Molti, scoraggiati dal meteo, non si sono palesati e così sabato sera, quando ci sentiamo, siamo in quattro ciaspolatori a cui però si sono uniti anche quattro irriducibili scialpinisti.
La prevista gita al Colle del Lago Bianco è stata pertanto variata nella Punta dell’Aquila.
Ci troviamo, comodamente, alle 8,30 ad Avigliana e di qui proseguiamo per l’Alpe Colombino (1258 m). Temevano di trovare la strada impiastrata di neve ma tutto sommato si è saliti bene.  Calzate ciaspole o sci, a seconda dei casi, ci avviamo su neve, dalle macchine.
Il cielo è grigio ma attendiamo fiduciosi le schiarite.
Procediamo insieme fino al primo colletto, poi gli scialpinisti scalpitano …la neve bella li ingolosisce e puntano alla cima per poi scendere un pezzo e “ripellare”.
Noi, non avendo questi “problemi”, ci godiamo la salita, fotografando gli alberi innevati (cosa rara di questi tempi…) e chiacchierando.
Il sole finalmente sbuca e giochi di nuvole riempiono l’azzurro cielo.
In punta ci troviamo tutti insieme per una foto di gruppo e per recitare la nostra preghiera.
Poi scendiamo un po' fino alla cappelletta rifugio, dove mangiamo qualcosa, e gustiamo le “paste ‘d melia” che il nostro capogita Alberto ha portato.
Intanto le nuvole coprono il sole e il fresco ci invita a rientrare. 
I quattro scialpinisti, in breve si dileguano, pitturando la soffice neve; noi “ciaspolando” possiamo goderci più tranquillamente i giochi di luce, le nuvole ed il luccichio della neve, prima di essere inghiottiti da una fitta nebbia che, fortunatamente, dopo un po’ si dissolve.
Sono circa le 14,30 quando raggiungiamo gli amici che ci attendono alle auto.
Il prosecco di Gianni e la torta di Carola chiudono in bellezza una gita partita un po' in sordina ma che si è rivelata davvero piacevole.

Marta RAINETTO
 

 
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