Cima Lago dell'Oro - 2683 m

Domenica 2 marzo 2025  (evento passato)

Tipo attività: Scialpinismo
Sezione di Torino
Responsabile: Mariateresa BOLLA



Programma



Località di partenza : Limonetto – CN
Dislivello : 1329 m
Esposizione :Nord-Est
Tempo di salita : 4,5 h
Difficoltà : BS

Descrizione:
La gita è un’alternativa impegnativa alla più conosciuta Rocca dell’Abisso, è una piccola cima interamente sciabile che si trova tra la Rocca dell'Abisso ed il Monte Frisson.
Dal piazzale degli impianti si sale per 100 m sulla pista e poi si svolta su un ponte a dx. Si prosegue verso la Rocca dell’Abisso e poi si svolta a dx. in direzione della Bastera.
Tutto il percorso richiede neve sicura, soprattutto nel tratto intermedio. Giunti sotto il colletto della Bastera dal lato settentrionale, piegare a dx ed entrare in una conca sospesa. La cima con croce è quella al fondo sulla dx, la quota 2683 è quella sulla sx.
Discesa: per l’itinerario di salita

Attrezzatura : da scialpinismo (obbligatorio: ARTVA,  pala, sonda).
                          Da valutare l’uso dei ramponi.
Ritrovo di partenza : Eurospin C.so Orbassano
Mezzo di trasporto : Auto private
Coordinatrice di gita : Mariateresa BOLLA Cell.: 335 7750213
 



Relazione



Monte Saron - 2681 m

Al ritrovo di domenica mattina ci ritroviamo solo in sei partecipanti, che diventeranno poi nove quando altri ci raggiungeranno dopo aver dormito una mezz’oretta in più.

La gita è stata scelta in base alle previsioni meteo, alle recensioni online e infine confermata a seguito della prova sul campo che alcuni soci hanno fatto il giorno prima. Sappiamo quindi di andare sul sicuro e non ci preoccupiamo minimamente quando al parcheggio si vedono ampie zone di prato e davvero poco bianco: la neve c’è, basta trovare il giusto raccordo tra le chiazze iniziali, poi una stradina innevata ci accompagna verso i pendii superiori e la dorsale che conduce in vetta. C’è anche il sole, peccato che nuvolaglie grigie avvolgano la nostra punta mentre il resto della valle è sereno! Finché si può ci godiamo il panorama grandioso verso Monte Bianco e dintorni, ma salendo ci avviciniamo alle nuvole e la visibilità peggiora, mentre i pendii si fanno ripidi e le inversioni più scomode, con anche un po’ di rocce affioranti.  

L’arrivo in vetta viene interpretato in modi vari: sci ai piedi, a piedi senza sci, a piedi con sci in spalla, ma alla fine arriviamo tutti e oggi la punta è tutta per noi!

Anche se sta tornando il sereno, le nuvole del mattino hanno impedito alla neve di mollare e così la prima parte della discesa è un po’ dura ma progressivamente diventa sempre più morbida, fino a diventare quasi primaverile in basso, dove lo strato di neve è più sottile.


Rimane da affrontare il giochino “unisci le chiazze di neve”. Premio per tutti: bugie e biscotti per festeggiare il Carnevale.

Mariateresa BOLLA
 

 
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