Anello Monte Palanzana e pozze d'acqua calda

Domenica 3 dicembre 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: S. Marchesi-A. Marchesi-M. Grassilli



Programma



Il Monte Palanzana è un’altura di antica origine vulcanica che raggiunge gli 802 metri sul livello del mare e domina dall’alto la città di Viterbo, del cui territorio comunale fa parte. È uno dei rilievi dei Monti Cimini, nel sistema dell’Anti-appennino laziale. “La Palanzana”, come viene semplicemente chiamata dagli abitanti locali, è considerata un simbolo del capoluogo della Tuscia. E da non molto tempo la sua vetta è raggiungibile a piedi, direttamente dalla città attraverso un sentiero del CAI. Una volta raggiunta la sommità del monte, si gode di uno splendido panorama dell’Alto Lazio, in direzione ovest. Uno scenario che da Viterbo si estende su gran parte della provincia e oltre: il Lago di Bolsena, la Maremma, il Mar Tirreno, la Toscana.
Un percorso adatto a tutti. Le pozze di acqua calda del Bulicame ci aspettano per un pediluvio o anche il bagno per i più arditi.

Appuntamento: ore 8.15 a piazzale Cardinal Consalvi

Viaggio: autostrada Roma-Firenze, uscita Orte, superstrada per Viterbo.

Percorso: ad anello, che prevede, in maniera facoltativa, di passare per la cima di Monte Calvo a 800 m. Lo sviluppo del percorso è di circa 8,5 km; il dislivello in salita di 320 m; tempo di percorrenza previsto 4 ore soste escluse.

Costo: per il viaggio circa 38 € a macchina (100 km a tratta - 4,60 € per autostrada Roma-Orte)

Iscrizioni: entro il 27 novembre a Marta Grassilli (marta.grassilli@gmail.com; 348.399.6136)

Abbigliamento: a cipolla con copertura per la pioggia. Sono necessarie scarpe da montagna con suola ben scolpita e costume da bagno per le pozze.
 



Relazione



Anche se vista da anni, dalla nostra casa di Montefiascone, non mi ero mai chiesta se avesse un nome quell’altura che sovrasta Viterbo. L’ho scoperto quando Federico mi ha proposto di guidarvi una gita per la Giovane Montagna. È la Palanzana, come la chiamano amichevolmente i Viterbesi.
Negli ultimi anni il CAI ha ripristinato e ben tracciato una rete sentieristica che parte proprio dal centro città e che quindi ben si presta anche ad una gita con il treno.
Abbiamo percorso un anello, nel bosco di castagni con i colori autunnali, con una deviazione per vedere l’interessante antica sorgente che alimentava l’acquedotto di Viterbo e con la salita sulla vetta dalla quale di scorgeva il mare e il lago di Bolsena.
Alcuni goduriosi hanno seguito l’intero programma proposto, concludendo con un bel bagno nelle acque termali del Bulicame.
Per noi DdG, la famiglia Marchesi Grassilli, è stata una bellissima “festa della “famiglia” che ricorre proprio il 3 dicembre, festeggiata con tanti amici che ci hanno voluto accompagnare in escursione. 

 
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