Sentiero Verde Landandè

Nel Monregalese in questi ultimi anni, sull’onda dei vari sentieri segnalati un po’ ovunque, le Pro-Loco e Comuni hanno pensato bene di cercare di valorizzare il loro territorio proponendo dei percorsi detti “landandè” (letteralmente “Landa = dove, Nde = andare”) che vengono chiamati “PETALI”. Sono ottimamente segnalati sia da pannelli nei vari paesi, sia da cartelli verticali con il disegno di un petalo del colore appropriato al percorso sia da altre indicazioni: in teoria sono percorribili tutto l’anno a piedi, in bici, a cavallo e con le ciastre se per caso nevicasse…. e per ora ne sono stati segnalati una dozzina nei diversi paesi, ma quasi tutti gli anni se ne aggiunge uno nuovo.  Così su proposta di un socio di Mondovì è stata messa a calendario una gita su uno dei vari sentieri del “landandè”. La camminata odierna ci porta a Monasterolo Casotto un paesino di quasi un centinaio di abitanti posto a 720 m di altezza che oggi è stato invaso da un folto gruppo di persone (pare più di 200….) per una camminata organizzata dalla locale Pro Loco. Vi era anche la possibilità di pranzare con polenta e contorni vari….. ma haimè i posti disponibili sono andati subito esauriti così ognuno dovrà provvedere a sé. Dopo questo lungo preambolo eccoci alla gita vera e propria: come detto il paese viene invaso da tante persone: giovani e meno giovani e alcuni cani rigorosamente al guinzaglio (il mio assente perché come supponevo c’era tantissima confusione ed essendo piccolino rischiava di farsi pestare o magari far inciampare qualcuno).Si segue il percorso denominato “petalo giallo”: il gruppone si avvia a passo spedito su una stradina ancora asfaltata in buona salita a fianco di un pendio giallo di Primule (che dalle mie parti sono anche dette “occhio di Civetta) per arrivare in breve al santuario di San Colombano costruito intorno all’anno 1000 dai Frati Benedettini. Ora il percorso si snoda nel bosco ancora in ombra, con un po’  fango che ognuno cerca di evitare come può. Si arriva al sole ad un colletto a 900 m detto Colla Bassa dove una strada asfaltata porta al paesino di Viola passando per l’immancabile Chiesetta dedicata alla Madonna della Neve. Ma il nostro percorso ignora questa strada e sale ad un vicino colletto con un grosso cippo su cui vi è una targa dedicata agli Alpini: “a quelli che sono partiti e non sono più tornati”….. Ancora un po’ di salita mentre molti altri già scendono e arriviamo ad un modesto parco della rimembranza con alcuni cippi che ricordano dei caduti nell’ultima guerra e nei pressi vi è pure un cannone a ricordo di quei tristi giorni. Qui sorge una Chiesetta degli Alpini detta di Santo Stefano con un piccolo piazzale panoramico dinnanzi: dire che è gremito di gente e dire poco! Tornati al sottostante colletto visto che è l’ora giusta, previo consenso da parte di un organizzatore, ci fermiamo per pranzare. Ancora una discesa nel bosco e si arriva sulla strada asfaltata e poi in un colle pianeggiante con uno stupendo panorama sulla cerchia delle Alpi innevate nel cielo azzurro: dall’alta Valle Stura ai monti dell’alta Valle Varaita e poi l’onnipresente Monviso per continuare con le Alpi Graie ecc…:MERAVIGLIOSO! Ovviamente nei pressi non può mancare una delle tante panchine giganti dette “big bench” tanto di moda nelle Langhe e non solo. Eccoci ormai quasi alla fine della camminata e si rientra al paese ormai quasi svuotato dai camminatori. Dopo aver ringraziato la nostra guida Morello per la bella passeggiata, c’è chi torna a casa e chi invece, affamato di cultura, andrà a vedere una mostra di pittura a Mondovì.