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Monte Fogliano
Domenica 16 novembre 2025
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Motteran - Biselli
Programma
Facile passeggiata sul Monte Fogliano (m 965), la cima più alta all'interno della Riserva naturale regionale lago di Vico.
Dalla loc. Casaletto (altezza poco meno di 600 metri) si lascia l'auto e ci si dirige in direzione del Convento Sant'Angelo, da lì si sale fino all'Eremo di San Girolamo
Suggestivo l'Eremo di San Girolamo, scavato nella Roccia. La parte alta dell'Eremo è attrezzata con tavoli per picnic.
Dalla parte alta dell’Eremo si prende il sentiero 103 per un breve tratto, si incontra una freccia che indica l’Elcetella, e si svolta a destra.
Si risale il bosco seguendo i segnali rossi sui faggi, fino ad un fosso, si risale il fosso fino ad una zona erosa, lave granulari e grandi pietre (punto panoramico sulla Tuscia).
Si segue l’indicazione di un cartello e tramite un evidente sentiero nel bosco si raggiunge una strada di servizio che porta alle antenne in vetta
La natura è in gran parte costituita da boschi tra cui i Faggi e i Cerri, pertanto il percorso si snoda maggiormente nel sottobosco, tutto su strada o sentieri comodi, e non presenta ostacoli di particolare difficoltà
Dalla loc. Casaletto (altezza poco meno di 600 metri) si lascia l'auto e ci si dirige in direzione del Convento Sant'Angelo, da lì si sale fino all'Eremo di San Girolamo
Suggestivo l'Eremo di San Girolamo, scavato nella Roccia. La parte alta dell'Eremo è attrezzata con tavoli per picnic.
Dalla parte alta dell’Eremo si prende il sentiero 103 per un breve tratto, si incontra una freccia che indica l’Elcetella, e si svolta a destra.
Si risale il bosco seguendo i segnali rossi sui faggi, fino ad un fosso, si risale il fosso fino ad una zona erosa, lave granulari e grandi pietre (punto panoramico sulla Tuscia).
Si segue l’indicazione di un cartello e tramite un evidente sentiero nel bosco si raggiunge una strada di servizio che porta alle antenne in vetta
La natura è in gran parte costituita da boschi tra cui i Faggi e i Cerri, pertanto il percorso si snoda maggiormente nel sottobosco, tutto su strada o sentieri comodi, e non presenta ostacoli di particolare difficoltà