Majella - Cima delle Murelle

Sabato 13 settembre 2025
Domenica 14 settembre 2025  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Esperti
Sezione di Roma
Responsabile: Farroni - De Felice



Programma



Programma di massima
Sabato visita ai due eremi, il primo, San Bartolomeo,  lungo il viagio di andata, il secondo, San Giovanni, dopo aver lasciato le auto dove alloggeremo. L’alloggio in mezza pensione sarà probabilmente da Mamma Rosa o nei pressi.  Il giorno dopo di buon’ora saliremo la nostra cima e verso le 16.00 saremmo alle auto per il ritorno a Roma. 

Sviluppo escursioni:  
Sabato 13:   Arrivati a Roccamorice, dopo una breve sosta al bar, lasceremo le auto al parcheggio poco prima dell’eremo e raggiungeremo,  con un breve percorso a piedi, l’eremo di San Bartolomeo in Legio, uno dei più iconici e rappresentativi degli eremi e dei luoghi di culto rupestri della Maiella. Incastonato all'interno della verticale parete del vallone omonimo, San Bartolomeo, costruito interamente in pietra addossato ad una cavità naturale sospesa al di sopra del torrente, è famoso per il legame con Pietro da Morrone, meglio conosciuto come Papa Celestino V. Dopo la visita ed un breve momento di meditazione, raggiungeremo l’albergo  dove pernotteremo e, dopo aver lasciato le auto e zainetto in spalla, ci recheremo all’eremo di San Giovanni  L'Eremo di San Giovanni all'Orfento  è sicuramente uno dei più suggestivi d'Abruzzo.  La sua collocazione al di sopra di una grotta, interamente incastonato in una parete rocciosa della Valle dell'Orfento nel cuore della Maiella, lo rende ancora più affascinante. San Giovanni all'Orfento può essere definito l'eremo più amato da Pietro da Morrone. Vi dimorò per diversi anni insieme a due discepoli poiché in quel luogo la natura ed il silenzio erano grandi e attraverso di essi poteva sentirsi più vicino a Dio. L'eremo degli eremi della Maiella sarà raggiunto da un percorso con ampi panorami. Da Fonte Tettone si scenderà verso il rifugio 'Di Marco' per poi affacciarsi dalle Balconate di Santa Maria, uno dei punti panoramici più belli d'Abruzzo. Da qui si tornerà a Pianagrande per scendere all'Eremo di San Giovanni, ritorno lungo lo stesso itinerario  l'itinerario si svolgerà su un sentiero dal fondo battuto ma spesso irregolare fino a Pianagrande; l'affaccio dalle Balconate di Santa Maria è molto suggestivo, potrebbe essere poco indicato a chi teme le altezze. La discesa all'eremo di San Giovanni – e successiva risalita – si svolge su un tracciato di terra e massi, spesso coperto da foglie secche e caratterizzato da una discreta pendenza. Lunghezza: 13 km circa Dislivelli: salita m 450 - discesa m 450 Rientro in albergo, sistemazione nelle camere, cena e meritato riposo. Se il meteo e la stanchezza lo consentono, potremo fare una breve escursione al chiaro di luna
Domenica 14:   Partenza di buon ‘ora intorno alle 7.30 verso il rifugio Pomilio.  A piedi si percorre un lungo tratto di strada asfaltata (si può tagliare la prima curva a gomito utilizzando un evidente sentiero che sale in direzione Sud-Ovest ma poi conviene seguire la carrozzabile), chiusa al traffico dal 2003, molto panoramica sulle valli sottostanti e le alte cime della Montagna Madre. Al termine della via si giunge alla Madonnina del Blockhaus, una piccola chiesa-edicola con una statua sacra raffigurante la Madonna (2069 m).  Si continua a seguire il sentiero segnato P  che aggira il Blockhaus a mezza costa tenendolo a sinistra. Dopo un ampio giro si raggiunge la sella tra il Monte Blockhaus e il Monte Cavallo (2074 m). Si prosegue in leggera salita, sempre tra i pini mughi, su un sentiero molto sconnesso a sinistra della cresta chiamata Scrima Cavallo, che separa la Valle dell’Orfento a destra (Ovest) dal Vallone delle Tre Grotte a sinistra (Est). Lasciato a sinistra il sentiero che percorre le Gobbe di Selva Romana e la deviazione a destra per la cima del Monte Cavallo si inizia a scendere. Sempre tra i pini mughi si trascura a destra la Tavola dei Briganti (freccia metallica, 5 minuti se si vuole andare a curiosare, ci sono lastre di calcare incise con numerose scritte, da pastori e briganti) e si giunge al Fontanino o Sella Acquaviva dove si trova una fonte (2100 m, 0.40 ore). Decideremo se lasciare a sinistra il sentiero G7 diretto sulla Cima delle Murelle che passa in punti decisamente esposti e aerei, “Passaggio Obbligato” (non adatto a chi soffre di vertigini) e proseguire  seguendo sempre il sentiero P o seguire il sentiero G7. Si rientra nella mugheta e si inizia a salire ripidamente, il fondo del sentiero è sempre “selvaggio”, gradini di pietra instabile, breccia e polvere, lastroni di calcare, radici dove è facile inciampare. A quota 2300 metri circa si incontra un altro segnale escursionistico con frecce di metallo che indica la direzione per il Bivacco Fusco, bisogna proseguire a sinistra (Sud-Est), dritti (Sud) si trascura la direttissima al Monte Focalone che non è segnata. Si prosegue a mezza costa su un sentiero pietroso ed esposto a sinistra (comunque molto largo) e si giunge alla Fonte Ghiacciata (2370 m) dove si può fare rifornimento d’acqua. Ancora a serpentina e a mezza costa fino a guadagnare la dorsale Nord e Nord-Est che scende dal Monte Focalone, qui il sentiero P si incrocia con il G9, nei pressi c’è un grosso ometto di pietre e più a sinistra, visibile all’ultimo momento c’è il Bivacco Fusco (2455 m, 1.10 ore). Molto bello il panorama sulla costa del Mare Adriatico e sulla parete Ovest della Cima delle Murelle che dà l’impressione di essere molto ripida e difficile da scalare, in realtà non è cosi. Si segue il sentiero G9 in discesa, percorso segnato molto bene, velocemente si raggiunge una valletta e si continua a scendere seguendola fino sul fondo dove c’è un antico stazzo e l’incrocio con il sentiero G7 proveniente dal “Passaggio Obbligato” (2287 m, 0.30 ore). Ci si trova dentro l’anfiteatro delle Murelle, circondati da pareti verticali alcune friabili e altre più compatte, l’ambiente è molto selvaggio. Ora si segue il sentiero segnato bianco rosso con segnavia G7 che ormai è “innocuo”. Con una lunga diagonale a mezza costa in direzione Nord-Est si raggiunge lo sperone Nord-Ovest che scende dalla Cima delle Murelle, si aggira a sinistra una maestosa roccia di breccia compressa e poi si risale in direzione Sud-Est tutto lo sperone. Facilissimo, si zigzaga tra enormi massi, si è facilitati dal sentiero segnato in maniera “perfetta” e senza nessun problema si raggiunge la croce di vetta, Cima delle Murelle (2596 m, 1.20 ore). Stupendo panorama fino alla Maielletta, sul Monte Acquaviva, sul Monte D’Ugni, il Martellese e sul Mare Adriatico. Tempo di salita: 4,45 ore, ascesa 1100 m, Km 9,   Tempo di ritorno (stessa via): 4 ore, ascesa 300 m, Km 9 I DDG si riservano di cambiare itinerario anche in funzione di una ricognizione da effettuare nel periodo estivo e una verifica delle condizioni dei sentieri Alla fine dell’escursione, raggiunte le auto, saluti e foto di gruppo e tutti a casa, dove arriveremo dopo circa 3 ore dalla partenza. 

 
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