Sabato - Passo del Duca

Sabato 25 giugno 2022  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Cuneo
Responsabile: Ghibaudo/Morello



Programma



Partendo da Pian delle Gorre, in Valle Pesio, si raggiunge il Passo del Duca 1989 m e, poco oltre, volendo la Testa del Duca.
Località di partenza Pian delle Gorre
Dislivello 950 m 
Tempo complessivo 5 - 6 ore
Mezzo di trasporto auto private.

Per informazioni ed iscrizione telefonare entro giovedì 23 giugno ai responsabili
Dina Ghibaudo 3404646449 - Mario Morello 3386053179
 



Relazione



La nostra gita dal Pian delle Gorre m 1044 in alta Val Pesio inizia sotto la super visione di Mario il coordinatore su una bella strada forestale nel bel fresco di un bosco, superato l’esiguo rio sotto la cascata del Salto su un bel ponticello in legno si continua la salita su una bella mulattiera ex militare nella pineta. Oltrepassato il gias degli Arpi la mulattiera si restringe un poco e il fondo a tratti diventa più pietroso; “questa mulattiera in origine inizialmente doveva proseguire fino oltre il Passo del Duca per arrivare nella Conca delle Carsene per agganciarsi poi alla strada ex militare “Limone-Monesi” (ora pomposamente chiamata “via del sale”) così da permettere un rapido scambio di truppe, ma per vari motivi essa non venne mai completata”. Con lunghi tornanti infine si perviene ad una sella detta Colle del Prel Soprano m 1926 con strabiliante veduta sulla strapiombante parete NW del massiccio del Marguareis m 2652: ora un sentierino in poco tempo si porta ad un intaglio roccioso ove ci sono alcuni MTB (quest’anno tra MTB e bici da strada è un incubo……) detto Passo del Duca m 1989 e qui siamo accolti da una bella ariaccia: il nome “DUCA” non avrebbe nulla a che vedere con un personaggio Regale ma bensì da una parola provenzale “ducas” ovvero grande gufo.” Il valico ebbe notevole importanza nella così detta “Battaglia di Pasqua” il 9 Aprile 1944: le forze partigiane della Valle Pesio minarono il Passo sotto i piedi di una colonna tedesca.  Ancora uno sforzo su un ripido pendio di erba e la cima è raggiunta; poca sosta per deliziarci gli occhi e tosto occorre già discendere per riportarci al Colle del Prel onde placare i morsi della fame: mosconi vari permettendo. Per il ritorno, che sarà ancora lungo, la nostra guida ci fa discendere nel vallone opposto detto Vallone del Marguareis con un sentiero che ci porta a fare un semicerchio sotto le grandi pareti del massiccio fin nei pressi di un ex gias m 1600 circa tra massi erratici e varie soglie glaciali. Non rimane ora che seguire un bel sentiero che a lungo scende sulla sponda sinistra del Pesio. Più in basso ecco il Gias Sottano di Sestrera m 1341 con una fresca fontana ove si cambia versante e poi il percorso si inoltra in uno stupendo bosco tra larici e massi vari con continue curve e veniamo sorpassati da altri escursionisti che arrivano dal Rifugio Garelli. Ormai nei pressi della larga strada solo alcuni tra noi salgono ancora un ripido sentiero per andare ad ammirare le cascate del Saut: quest’anno a causa dello scarso innevamento e della stagione siccitosa hanno una portata molto scarsa. Non rimane ora che percorrere ancora un paio di km che ci separano dalla fine ormai con le gambe un po’ stanche e mi viene in mente parafrasando una vecchia canzone: “ finchè la gamba va… lasciala andare, finchè la gamba va… non ti fermare……..ecc ecc”. Una birra al bar e poi ognuno si imbarca sul proprio mezzo di trasporto per il ritorno. Grazie a chi ha pensato a questa super gita e al bel tempo che ci ha accompagnati. (Renato Fantino)
 

 
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