Rocher de la Garde - 2200 m

Domenica 15 dicembre 2024  (evento passato)

Tipo attività: Scialpinismo
Sezione di Torino
Responsabile: Mariateresa BOLLA



Programma




Località di partenza : Chateau Beaulard (1400 m)
Dislivello : 700-800 m
Tempo di salita : 2,5 h
Difficoltà : MS

Confidando nelle nevicate, proponiamo di aprire la stagione scialpinistica sociale con una gita sicura, facile e adatta a tutti. Naturalmente è impossibile prevedere ora le condizioni che ci saranno a dicembre, ma se ci venisse regalato un inizio inverno “come una volta”, Rocher de la Garde potrebbe essere una meta adatta per iniziare a sgranchirsi le gambe e magari invitare qualche neofita a cimentarsi con questa attività.

Vicina alla più famosa Madonna del Cotolivier, la salita a Rocher de la Garde si svolge nella zona dei vecchi impianti da sci di Beaulard - dismessi da molto tempo – percorrendone le piste ancora abbastanza evidenti anche se la vegetazione sta riprendendo i propri spazi. L’itinerario attraversa boschi di larici, abeti e ampie radure, in direzione dell’imponente parete della Grand’Hoche, fino al casotto di arrivo del vecchio skilift situato a quota 2100 m circa, oltre il quale si può eventualmente proseguire ancora per un breve tratto più ripido.
Se poi le condizioni della neve fossero eccezionali, si potrebbe partire dal campeggio di Beaulard aggiungendo ulteriori 200 m di dislivello.

Attrezzatura : Scialpinistica (obbligatori: ARTVA, pala, sonda – possibile noleggio su richiesta al momento dell’iscrizione)
Iscrizioni e dettagli logistici : Entro il giovedì precedente.
Coordinatrice di gita : Mariateresa BOLLA Cell. 335 7750213
                                    mariateresa.bolla@gmail.com


 



Relazione



Testa di Crévacol, versante NE
Questo dicembre, come capita spesso, la neve scarseggia ma uno dei posti relativamente più innevati è la zona del Gran San Bernardo, così per l’inaugurazione della stagione scialpinistica sociale la scelta ricade sulla Testa di Crévacol da Saint-Rhémy-en-Bosses, dove la (poca) neve dovrebbe mantenersi decente grazie all’esposizione a nord est.


 
Viste le premesse, l’effetto freezer tocca metterlo in conto, peccato però che per avere la neve sia necessario acquistare il pacchetto completo in offerta speciale “neve + freddo + vento “ (si sa che invece le pietre sono sempre omaggio). Anche se sul volantino - pardon, il bollettino - era tutto spiegato, noi partiamo fiduciosi che non sarà un po’ di vento gelido a fermarci. E infatti non ci ferma, ma dobbiamo riconoscere che lui ci ha provato seriamente e, nel suo genere, ha fatto una buona performance. Alla fine però siamo più bravi noi, che saliamo senza distanziarci troppo ma senza quasi fermarci per non congelare, riuscendo ad arrivare tutti in punta, unico posto al sole di tutta la gita.
 

 
Il pendio sotto la vetta, con poca neve ventata e rocce sparse, è scomodo da salire e delicato da scendere, mentre il resto della discesa ha neve variabile, con tratti ben sciabili alternati ad altri in cui si sentono i danni fatti dal vento. Il freddo non concede tregua e costringe molti a sciare un po’ contratti ma, una curva dopo l’altra, atterriamo tutti sulla strada innevata che ci riconduce comodamente alle auto.

Il saluto finale lo facciamo al caldo di un bar: 14 partecipanti per la prima gita scialpinistica sono un buon inizio, brindiamo alla stagione che sta partendo e alla neve che verrà (speriamo).

Mariateresa Bolla

 

 
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