Rocca la Marchisa - 3072 m

Domenica 7 aprile 2024  (evento passato)

Tipo attività: Scialpinismo
Sezione di Torino
Responsabile: Mariateresa BOLLA



Programma



Località di partenza : Rif. Melezè (Chiazale) 1800m
Dislivello in salita : 1270m
Tempo di salita : 4h
Difficoltà : BS

La Rocca la Marchisa è una delle mete scialpinistiche più note della Val Varaita e offre svariati itinerari di salita, tutti molto frequentati in quasi tutto l’arco della stagione (neve permettendo!).
Il percorso più classico segue, poco dopo la chiesetta di S. Anna di Bellino, il lungo e facile Vallone di Traversagn fino a raggiungere con un ultimo strappo il Colle Ovest della Marchisa 2945m. Di qui ci si sposta sull’opposto versante meridionale, dove la salita si fa un po’ più ripida e permette di raggiungere le due croci poste sulla Spalla Est 3065m dove termina normalmente il percorso sciistico.
Per raggiungere la croce più alta, posta sui 3071m del punto culminante, occorre percorrere a piedi, normalmente con i ramponi, l’ultimo breve tratto un po’ aereo.
La discesa si può svolgere per lo stesso itinerario o con molteplici varianti, prima fra tutte lungo il bellissimo Vallone di Sagneres, che valuteremo sul momento in funzione delle condizioni.

Attrezzatura : scialpinistica, compresi rampant e ramponi (obbligatori: ARTVA, pala, sonda)
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatrice di gita : Mariateresa Bolla - Cell. 335 7750213
                                   mariateresa.bolla@gmail.com



 



Relazione



Ciarm del Prete

La prevista scialpinistica alla Rocca la Marchisa per le condizioni termiche sfavorevoli ha dovuto essere cancellata.
Infatti, nella prima settimana di aprile le temperature erano schizzate a livelli quasi estivi tali da richiedere una gita il cui attacco fosse raggiungibile nel più breve tempo possibile per approfittare delle prime ore del mattino notoriamente più fresche. La scelta è caduta sul Ciarm del Prete sopra i Tornetti di Viù, punta di 2390 m.
Sempre per approfittare delle ore più fresche il ritrovo per i 15 partecipanti era fissato alle 5 del mattino.
Raggiunta l’Alpe Bianca alle 6,40 dopo un breve tratto di portage si calzano gli sci su una neve che ricordava più una granita siciliana. Verso Torino si cominciava a vedere il sorgere del sole.

Si sa che salendo di quota la temperatura scende e ci si aspettava una neve un po’ più compatta, invece, complice una velatura del cielo e l’assenza di vento le condizioni sono rimaste immutate e dopo circa tre ore di salita tutti sono giunti in punta.
In vetta, con il termometro ben al di sopra dello zero, dopo una breve sosta e la consueta preghiera si è affrontata la discesa che a me personalmente è sembrata più una specie di sci nautico data la quantità di acqua che impregnava la neve divenuta pesante.
Si riusciva anche a fare delle curve, ma la discesa non è stata un gran divertimento.
Raggiunte le auto ci siamo dedicati ad un meritato spuntino con vini e colomba, sodisfatti per essere arrivati tutti sani alle auto; l’allegria è subito tornata e con questa un sano buonumore.

Ps. Per fortuna il caldo è poi cessato altrimenti poteva essere l’ultima gita in sci della stagione.

                                                                                     Alberto GUERCI
 

 
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