Rifugio e Cima di Pagarì

Giovedì 13 luglio 2023
Venerdì 14 luglio 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Esperti
Sezione di Cuneo
Responsabile: Mondino/Testa



Programma



Da San Giacomo di Entracque 1210 m s.l.m. oltrepassato il torrente e l’ex Casa Reale di Caccia una strada sterrata ci conduce al Pra del Rasur. Dal Gias Colombo parte il lungo sentiero M13 che sale sulla sinistra orografica del Vallone di Moncolomb oltrepassando il Gias Sottano del Muraion, il Passo Sottano del Muraion, il Gias Soprano del Muraion dove troveremo l’unica sorgente. Dissetati e rifocillati, saliremo ancora per un paio d’ore fino al Rifugio Pagarì 2650 m con la Cima Maledia a farle da sfondo. Siamo in alta montagna: attorno al rifugio sostano le mamme stambecco con i piccoli ed apprezzeremo l’accoglienza di Aladar e la sua cucina vegetariana. L’indomani, dopo un’abbondante colazione, per chi lo desidera, saliremo, su stabile pietraia e sentiero, dapprima al Colle e successivamente alla Cima di Pagarì 2908 m dove la vista spazierà a 360°. Rientrati al rifugio, dopo la pausa caffè od un panino, non ci resta che scendere….. E’ richiesto l’uso di scarponi e bastoncini per chi li usa.
Località di partenza San Giacomo di Entracque
Dislivello 1° giorno 1440 m – 2° giorno 260 m salita - 1700 m discesa dalla cima Pagarì
Tempi 1° giorno 6 ore – 2° giorno 1 ora salita – 6 ore discesa (soste escluse)
Mezzo di trasporto auto proprie
IMPORTANTE: il gestore del rifugio, a conferma della prenotazione, chiede il versamento di 15 € a persona pertanto si provvederà a versare, in base alle adesioni, l’importo complessivo come caparra. All’atto dell’adesione non vi chiediamo denaro però resta inteso che chi avendo aderito e successivamente è costretto a rinunciare dovrà obbligatoriamente versare i 15 € oppure trovare un sostituito.
L’importo complessivo a persona, comprensivo di caparra, cena, pernottamento e colazione è di 45 € per i soci cai (portare la tessera) e di 54 € per i non soci cai. Portare l’esatto importo richiesto onde evitare resti.

Per informazioni ed iscrizione, entro lunedì 3 luglio, telefonare ai responsabili:
Anna Mondino 366 282 9746 – Anna Testa 340 230 0471



Relazione



Questa è stata davvero una gita “in rosa”, perchè eravamo solo sette donne e...…altro che “sesso debole” come si diceva una volta !!!!. Il primo giorno ci siamo “macinate” 1.700 m di dislivello, partite da San Giacomo 1.213 m, circa alle ore 8,20 in cinque, perchè Anna Testa e Lucia, con il permesso avuto dal comune di Entracque, salivano in auto fino a Pian del Rasur portandoci gli zaini, siamo poi arrivate al rifugio Pagarì m verso le ore 14,00, dopo aver pranzato, lungo il tragitto fragoline e mirtilli già maturi ai bordi del sentiero invogliavano a farsi raccogliere ed assaporare,ma il caldo cominciava a farsi sentire e dovevamo continuare la salita. Arrivate al rifugio, interpellato anche Aladar il gestore “storico”, dato che per la giornata di venerdì il meteo non era favorevole, dopo un riposino di circa una buona ora, si è deciso, all’unanimità,di raggiungere la cima Pagarì. Salendo non ci si poteva non incantare e fotografare le splendide fioriture rosa confetto della “saxifragaoppositifolia” e dei “non ti scordar di me” mignon (eritrichiumnanum), mi ha colpito l’esclamazione spontanea ed entusiasta di Anna Testa: c’è da perdere la….testa a vedere tanta bellezza. Arrivate in cima 2.908 m, aggirando in basso all’inizio della salita qualche residuo niveale, disturbavamo qualche vecchio stambecco che, indispettito, soffiava come un mantice. Lo spettacolo da lassù è stato grandioso e mozzafiato: sotto di noi il rifugio Nizza con il suo lago, a sinistra dello stesso altri quattro piccoli laghetti e più a destra si intravedeva il lago Lungo. Dopo le consuete foto di rito, siamo scese con cautela per arrivare giusto in tempo perle ore 19 per l’ottima cena, rigorosamente vegetariana, preparataci da Aladar. Al rifugio, oltre a noi, altri quattro stranieri, tre belgi ed un francese. Piacevolissimi ed emozionanti i ricordi di avventure e percorsi di montagna ed incontri fatti da Aladar nel suo rifugio in ormai 32 anni di gestione. Alle ore 22 tutte a letto nella camera tutta per noi. Il giorno dopo, nonostante le previsioni meteo non buone, ci svegliamo con un cielo terso e giornata spettacolare, per cui si decide, scendendo, di fare una puntata al lago Bianco dell’Agnel (tra i più grandi del Mercantur), che si vedeva salendo al rifugio, bellissimo percorso e lago spettacolare anche per la suggestiva immagine di piccoli nevai che si riflettevano nelle sue acque. Si ritorna alle auto dopo un pasto frugale al Pian del Rasur consumato sotto le fronde di un ombroso faggio, contente e neppure poi così stanche ed orgogliose per aver condiviso queste emozioni, questi paesaggi e questi preziosi regali che la montagna ci fa ogni volta, in qualunque gita, anche la meno impegnativa, senza pretendere nulla da noi, se non il rispetto che le dobbiamo. Grazie ad Anna Mondino, che ha proposto il bellissimo giro, grazie all’altra Anna, a Lucia, a Stella, a Maria, a Laura, a Maria e grazie anche ad Aladar che ci ha accolto con la sua consueta cortesia.
(Marina Ghidini)

 
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