Quinzeina 2230 m

Domenica 14 maggio 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Torino
Responsabile: Guido Valle



Programma



Località di partenza : Pian del Lupo (1410 m)
Dislivello : 820 m
Tempo di salita : 2,30h

La Punta Quinzeina si eleva al termine della pianura canavesana, a Nord della zona di Castellamonte – Pont Canavese. La partenza è prevista dal Pian del Lupo a 1410 m il, poco dopo il Santuario di S. Elisabetta.
Il sentiero risale in direzione della dorsale Sud-Est della Punta Sud, toccando le case Piazza 1603 m e arrivando poi alla panoramica spianata del Colle di Pian Mungel 1645 m.
Si risale da qui l’ampia dorsale, incontrando poco dopo il colle un bivio con palina segnaletica.
Si tralascia il sentiero che va a sinistra (segnavia 650, indicazione Frassinetto) e si prosegue a destra tra erba e pietrame, aggirando sulla sinistra (versante Frassinetto) alcuni dentini rocciosi (i Tre Denti 1738 m ).
Si continua a salire nei pressi del costone, aggirando alcuni pietroni e salendo su pendii che gradualmente diventano sempre più ripidi con facile percorso si raggiunge la grande croce metallica (con libro di vetta) posta sulla cima.
In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita.

Attrezzatura : da escursionismo
Mezzo di trasporto : Auto private
Informazioni e iscrizioni : Giovedì precedente in sede
 



Relazione



La gita proposta era la semplice escursione alla Quinzeina, percorso panoramico, non impegnativo e senza particolari difficoltà. Le previsioni meteo davano tempo più che accettabile, quindi i sette partecipanti fiduciosi accompagnati dal simpatico quattro zampe Asch hanno raggiunto pian del lupo punto di partenza previsto per l’escursione; ma invece del parzialmente soleggiato previsto il percorso di salita si è presentato ai partecipanti piuttosto nebbioso e con poche speranze di trovare il sole in vetta. Superata la metà del percorso è pure comparsa la neve fresca che, normalmente assente a maggio, a causa di recenti perturbazioni è venuta a complicare la salita rendendo scivolosi i passaggi fra rocce ed erbe. Conquistata da tutti la vetta con visibilità ridotta al minimo, scarponi inzuppati, umidità al 100%, dopo una breve sosta per rifocillarci, abbiamo affrontato la discesa cercando di ridurre al minimo gli scivoloni sulla neve marcia e di salvare dal fango il fondoschiena.

Soddisfazione dei partecipanti piuttosto modesta, fatta eccezione di Asch che libero di scorrazzare per prati e rocce incurante della nebbia e della neve si è divertito (e sporcato) come non mai. Una breve sosta al bar a Santa Elisabetta, a cui Asch non ha potuto partecipare, ha ristabilito l’equilibrio risollevando il morale a tutti.
                                                                                                                                                                                                 Alberto GUERCI
 

 
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