Pic du Lac Blanc 2980 m

Domenica 25 giugno 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Torino
Responsabile: Alberto Zenzocchi



Programma



Località di partenza:  Fontcouverte – Nevache (1850 m)
Dislivello:  1130 m
Esposizione:  Sud

Itinerario molto vario con numerosi laghi e splendidi panorami sulle vette della Clarée e sul gruppo des Ecrins.

Dopo avere lasciato l’auto nel grande parcheggio, ritornare fino al ponte vicino alla chiesetta, da cui si risale (cartelli per Rifugio Ricou) lungo la stradina sterrata che entra nel bosco e sale piuttosto ripida conducendo alla bella balconata erbosa dove sorgono le costruzioni del Refuge Ricou 2115 m, in splendida vista sul massif des Cerces.
Dal rifugio, seguendo le indicazioni per i laghi, si prosegue con comode svolte lungo il pendio erboso rivolto a sud, in direzione dei Laghi Laramon e du Serpent.
Questo sentiero a tratti è molto dolce, si trovano però alcune scorciatoie. Dopo avere superato l’incrocio con il Chemin de Ronde, si traversa leggermente verso destra sbucando nella conca che ospita il bellissimo Lac Laramon 2359 m.
Superato il lago mantenendosi sulla sinistra, in circa 20′ prima in leggero falsopiano, e poi per svolte sul pendio di roccette ed erba, si raggiunge il Lac du Serpent 2448 m. Da qui quale si continua a salire seguendo l’evidente sentiero e si perviene in altri 30′ alla conca dei Lacs des Gardioles, a circa 2600 m, che rimangono un po’ defilati e nascosti sulla sinistra in un vasto altopiano sotto la Crete de la Cula.
Da questo punto la vetta del Pic du Lac Blanc è ben visibile in direzione nord; seguendo il sentiero si sale a destra tralasciando le deviazioni secondarie per i laghi Gardioles, e con un ultimo tratto tra ghiaioni e detriti, si raggiunge il col du Grand Cros 2820 m.
Dal colle si prosegue infine a sinistra lungo la facile dorsale detritica inizialmente, che poi diventa più rocciosa ed articolata; si può decidere se percorrerla pressochè sul filo (blocchi di roccia e traccia con ometti), oppure se usufruire di una traccia di sentiero più comoda che si mantiene a mezza costa 30 m più in basso sul versante di Fontcouverte. In entrambi i casi si arriva alla cima senza particolari difficoltà (in assenza di neve).
La vetta è formata da due cime di pari quota, la principale è la prima che si incontra, contrassegnata da un ometto e un rudere utilizzabile come riparo dal vento.

Per la discesa si può ritornare sui propri passi, oppure compiere un anello parziale, scendendo per la Crete de la Cula, che diparte direttamente dalla cima e si sviluppa in direzione nord.


Attrezzatura :  da escursionismo
Mezzo di trasporto :  Auto private
Logistica:  Verrà definita la settimana precedente



 



Relazione



L’itinerario di gita proposto da Alberto prevedeva una piacevole ascesa con partenza dalla incantevole Fontcouverte (Frazione di Nevache).

Dopo circa un’ora e mezza di cammino i nostri occhi sono stati deliziati da un fantastico lago in cui ci siamo fermati a riprendere un attimo fiato, fare qualche bella foto e bere un sorso d’acqua. Proseguendo la salita abbiamo incontrato altri due laghetti, meno frequentati perché ad un’altitudine già maggiore, per poi giungere al colle con vista anche sul versante italiano della Valle Stretta e dintorni. Gli ultimi sforzi per arrivare alla cima hanno previsto quindi l’attraversamento un po’avventuroso di un piccolo nevaio non ancora sciolto.
L’arrivo sulla vetta a 2980 metri di altitudine e soprattutto la giornata dal cielo azzurro terso ci ha permesso di contemplare una vista mozzafiato a 360° delle cime circostanti, tra cui il Massiccio Des Ecrìns. Dopo una sosta ristoratrice con qualche panino abbiamo cominciato la discesa per fermarci a rinfrescare i piedi in uno dei laghetti già incontrati in salita fino a giungere alle auto.

Il gruppo gita è stato animato dalla fresca presenza nuovi volti coinvolti dalla sottoscritta tra cui Francesca, Silvia, Monica, Fabiana ed Andrea che hanno apprezzato molto la possibilità di vivere una bella gita in compagnia della restante parte del gruppo che a sua volta ha messo a disposizione la maggior esperienza in montagna, che si è rivelata utile nei pezzi di sentiero un po’ più esposti.

Un grazie ad Alberto e a tutto il gruppo che ci ha fatto vivere una bella giornata

Monica VALLE
 

 
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