Passeggiata con l’Associazione Parkinson

Sabato 4 maggio 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Turistica
Sezione di Roma
Responsabile: I. Grassilli - Azione Parkinson



Programma



Il paese di Corchiano si trova al centro di una Riserva istituita recentemente per tutelare una zona di rigogliosa natura e antichi insediamenti dei Falisci.
 

Appuntamenti: 9:30 a Via Ostiense 108, presso la sede di Azione Parkinson oppure alle 10:00 a P.zza Card. Consalvi (Ponte Milvio) per i residenti a Roma nord. Viaggio in pullman.

Arrivati a Corchiano faremo una sosta per un caffè e un’eventuale toilette. Visiteremo successivamente la suggestiva e isolata chiesa della Madonna del Soccorso (XV secolo, attribuita a Giuliano da Sangallo) che verrà aperta appositamente per noi. A seguire, il pranzo al Ristorante Ragno Rosso. Il programma pomeridiano prevede due attività che potranno essere alternative una all’altra o complementari, sulla base dei tempi, dei desideri e delle capacità di ognuno. Tai-Chi sul bordo della piscina del ristorante e la visita alla Via Cava Sant’Egidio. Una “tagliata” nel tufo che permette la discesa alla forra del Rio Fratta, ad un ponte romano e ad una cascatella.

Rientro a Roma per le ore 19 (dopo eventuale sosta alla fonte dell’Acqua Nepi)

Spesa: € 40-45 a seconda del numero dei partecipanti  
     
Iscrizioni entro Mercoledì 1° Maggio a:
- signora Laura, per i soci di Azione Parkinson
- Ilio Grassilli per i soci di GM  (ilio.grassilli@gmail.com; 338.431 6541)



Relazione



Resoconto a più voci
 

Annullata per meteo avverso la primitiva edizione di sabato 20 Aprile, l’iniziativa è stata riproposta per sabato 4 Maggio. Eravamo in 34, di cui solo 5 soci GM.  E’ andato tutto molto bene e ci ha fatto piacere aver riprovato la comodità (e la socializzazione) consentita dall’uso del pullman: un modernissimo “bestione” che, a dispetto delle limitate doti atletiche di molti partecipanti, era quello che usa la nazionale di rugby per le sue trasferte, con grossa scritta sulle fiancate. (Ilio Grassilli)

Una bella giornata: assistito da un tempo stupendo e con l’organizzazione di “Giovane Montagna” il Gruppo ha trascorso una piacevole giornata, in serenità e amicizia, visitando, nell’incantevole cornice della Tuscia Viterbese, il borgo di Corchiano, integrando momenti culturali alla chiesa rinascimentale di S. Maria del Soccorso, con immersioni nella natura del “paesaggio etrusco” e, naturalmente, una sosta enogastronomica di tutta soddisfazione. Alla prossima. (Cesare Veneziani)

Ricordo ancora con piacere:
- l’entusiasmo manifestato dai parkinsoniani, con i loro bastoni, racchette, carrelli, sedie a rotelle, impazienti di riprendere una tradizione bloccata dal Covid,
- la suggestiva chiesa della Madonna del Soccorso, immersa nella vegetazione lussureggiante di una forra.  Il signor Vincenzo Ridolfi, agricoltore e membro della Fondazione Corchiano, ce ne ha descritto la storia, le decorazioni, le curiosità come quella della tomba falisca scoperta in tempi recenti proprio davanti all’altare, dove sono stati trovati sepolti “a strati” molti frati, morti probabilmente di peste nel 400, e ben conservati dal “penicillum” presente nel tufo.  La chiesa fu edificata alla fine del 400 per volere di un papa, ispirato da un sogno ed è preceduta da quattro colonne di peperino (che i tedeschi non sono riusciti a portare via). All’interno custodisce un curioso “matroneo” ( cioè una grande cappella quadrata  dalla quale le donne potevano seguire la messa), decorata con affreschi abbastanza ben conservati attribuiti agli Zuccari, e porta ancora i segni del bombardamento inglese del 1945.
- la benemerita “tagliata” etrusco-falisca (detta anche Via Cava), che fino al 1963 costituiva per  i Corchianesi  l’unico modo per uscire ed entrare  a piedi o con i carri.  Solo in quell’anno, infatti, fu costruito il ponte, altissimo sul fosso del Rio Fratta, che ha consentito finalmente il collegamento stradale e rotto l’isolamento quasi medioevale.
Questa Via Cava consente di immergerci in un’atmosfera antica, fuori del mondo e del tempo.  Le alte pareti scure scavate nel tufo si aprono in alto al sole e al vento, e sono costellate di grotte scavate e tuttora utilizzate come cantine, forse in passato anche come abitazioni e stalle.  E si apre sul fondo della valletta in un tripudio di verde e di fiori, dove il torrentello è scavalcato da un ponte romano a schiena d’asino, quasi completamente coperto di edera.  Oltre il ponte, una bella cascatella, una sorgente, un percorso “vita” ben fatto e ben mantenuto.  Dal ponte si intravedono le grotte dove a Natale si svolge una parte del famoso presepio vivente di Corchiano,
- l’ottimo pranzo al ristorante Ragno Rosso, preceduto e seguito da un’accoglienza cordialissima.
Insomma siamo riusciti a stupirci ancora, abbiamo goduto la gioia di una giornata in allegria, nella natura splendente e nella storia e nell’arte di questo suggestivo borgo viterbese.
Grazie per questa giornata perfetta. A quando la prossima? (Bice Dinale)

Ringraziamenti corali:
- al sindaco di Corchiano, che ci ha fatto aprire la isolata chiesa della Madonna del Soccorso, al parroco che ci ha accolto e a Vincenzo, la bravissima guida che ce l’ha fatta visitare: un gioiello, tra i noccioleti dell’antica Via Amerina! 
- ad Annalisa, Sandro e Luca del Ristorante Ragno Rosso, che ci hanno fatto provare il “sapore” di una affettuosa accoglienza, mettendoci anche a disposizione lo spazio attorno alla piscina per una …digestione allo yoga.
- al… socio di nome Federico (amico del sindaco) per l’idea, l’organizzazione del tutto e le informazioni culturali che ci ha fornito.
- a Laura (segretaria di Azione Parkinson) per l’efficace opera di promotion verso i soci di tale associazione
- a Luigia (di AP) per lo yoga ai bordi della piscina

La soddisfazione finale: il ringraziamento di una parkinsoniana “mi avete fatto passare una giornata felice” e la sua risposta “sabato prossimo” alla domanda di quando avrebbe desiderato un’altra simile proposta.

 
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