Parco del Pineto con mini ORIENTEERING

Domenica 13 ottobre 2024  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Caldara - I. Grassilli



Programma



Parco del Pineto è, per estensione, il secondo parco urbano di Roma, dopo quello dell’Appia Antica. E ‘stato istituito, dal Comune, verso la fine del secolo scorso su una vasta area di Roma nord, originariamente proprietà della famiglia di papa Paolo V, ceduta nel 1598 alla famiglia Sacchetti, e da questa ai Torlonia nel 1861. E ‘un polmone verde che conta 650 specie di piante.
 
Ritrovo: alle ore 10 al cancello di ingresso di Via Vittorio Montiglio (che si stacca da Via Pineta Sacchetti, formando angolo con la chiesa “Gesù Divino Maestro”).  

Abbigliamento: necessarie calzature con suola scolpita per due brevi tratti di discesa ripida (nei quali saranno utili i bastoncini) e possibili tratti fangosi. Portare con sé una bottiglia d’acqua.

Sviluppo dell’escursione: rimanendo nel lembo nordoccidentale del Parco, percorreremo un sentiero ad anello, poco frequentato, di circa 3 km, lungo il quale è possibile incontrare tracce di cinghiale e di istrice. Alla conclusione potremo consumare il nostro “pranzo” all’aperto e, mentre gli adulti gusteranno il caffè di un vicino bistrot, i GIOVANISSIMI… …” potranno divertirsi in un mini Gioco di Orientamento di 4 stazioni.    Conclusione verso le ore 14.
 
Iscrizioni: dai soci GM sono gradite per motivi organizzativi, dai non soci sono necessarie per l’assicurazione (con pagamento di 3 €) entro Venerdì 11, a Federica (fedeca34@hotmail.com; 347.8273929) o a Ilio (ilio.grassilli@gmail.com; 338.431 6541).



Relazione



Con il gruppo della Giovane Montagna io e mio papà siamo andati a fare la passeggiata al Parco regionale urbano del Pineto, un parco cittadino e area naturale protetta, secondo parco per grandezza a Roma. Si trova tra i quartieri di Balduina, Primavalle e Aurelio.
E’ stata una piacevole giornata con temperatura ideale e sole. Ci siamo incamminati nel Parco, la prima cosa che mi ha colpito è stata una quercia da sughero nera: la sua corteccia era così scura a causa di un incendio avvenuto alcuni anni fa. Ugualmente la quercia è sopravvissuta e Federica ci ha spiegato come le piante utilizzano le radici in caso di pericolo. Ad esempio in caso di incendio gli alberi più esposti, avvertono gli altri alberi di trattenere il più possibile acqua al loro interno per difendersi dalle fiamme. E così la sughereta si è salvata.
Dopo una ripida discesa siamo arrivati davanti ad un bellissimo albero con foglie diverse a seconda se si trovavano al sole o all’ombra (platano?).
Abbiamo proseguito la passeggiata soffermandoci di tanto in tanto ad ammirare piante officinali e piante aromatiche, eriche, mirto nonché asparagi e broccoletti.
Era molto bella anche la pianta che non perde mai tutte le foglie assieme, nonché la divertente legenda che l’accompagna. (corbezzolo?)
Nel proseguire il nostro cammino, siamo arrivati ad uno scorcio che ricordava un piccolo canyon, sembrava proprio di essere in Africa!
Continuando la passeggiata siamo arrivati in una zona paludosa, dove mi sono molto divertito a camminare in mezzo ad un canneto sopra l’acqua grazie alla presenza di passerelle.
Dopo una rapida salita siamo arrivati in un punto panoramico, dal quale si vedeva anche la cupola di San Pietro e grazie agli amici della Giovane Montagna ho imparato ad usare la bussola.
Proseguendo ci siamo trovati davanti ad una pianta di calla dove si erano creati delle protuberanze per la presenza di uova di insetti.
In un cartello informativo ho appreso che all’interno del Parco ci sono tanti uccelli di diverse specie e anche i picchi e le civette!
E’ stata proprio una bella giornata diversa dal solito! Alla prossima avventura!

 

 
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