Monte Torre Maggiore

Domenica 26 marzo 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Roma
Responsabile: Cultrera - Margheriti



Programma



Ritrovo: ore 8:00 Piazza Bologna (Roma), davanti l’edificio delle Poste, e 9:30 a Cesi (Terni), presso Bar Lupetto (Viale Regina Elena 7, Cesi TR). Il parcheggio per le auto si trova poco più avanti.

Viaggio: lungo la A1 fino a Orte, poi seguire le indicazioni per Terni fino al bivio con la E45 (da prendere in direzione Perugia), uscire poi a San Gemini sud, andare in direzione Terni; passare quindi davanti alla stazione ferroviaria di Cesi e raggiungere il paese percorrendo via della Pittura (attenzione: la strada SP22 – Via della Lince- potrebbe essere chiusa causa frana).

Sviluppo dell’escursione: Il Monte Torre Maggiore si trova nella parte più meridionale dei Monti Martani e, grazie alla posizione strategica sulla via Flaminia e la conca ternana, ha avuto notevole importanza nell'antichità, trovandosi al confine tra umbri, etruschi e romani. L'escursione inizia dal pittoresco paese di Cesi (437 m) e si snoda in un percorso ad anello nei boschi fino alla vetta (1120 m), dove sono presenti resti di un antico tempio italico, le cui vestigia dominano sulla conca ternana e permettono una bellissima la vista sul Terminillo e sui monti Umbri.
Si scende quindi sul pianoro di Sant'Erasmo, crocevia di sentieri, sede dell'omonima chiesa romanica con antichi resti di mura poligonali. Il rientro alle macchine è abbastanza ripido, durante il tragitto è prevista una breve deviazione (facoltativa) per percorrere un suggestivo tunnel di accesso al castello di Cesi nei pressi di Sant’Onofrio. Dopo poco si rientra nuovamente a Cesi e si percorrono altri vicoli per tornare alle macchine.

Difficoltà: E/EE (la lunghezza e alcuni passaggi scivolosi suggeriscono un buon livello di allenamento)

Dislivello: circa 800 metri (650 m se si decidesse di saltare la salita in vetta).

Tempo previsto di percorrenza: 6 ore circa. Rientro a Roma previsto per le ore 18.

Spesa viaggio: circa 20 euro ad equipaggio.
Equipaggiamento: scarponcini con suola ben scolpita, protezione contro la pioggia, bastoncini, pranzo al sacco e lampada frontale per l’eventuale visita al tunnel.

Iscrizioni: entro giovedì 23 marzo ai DdG, Giovanna Cultrera (tel. 3492339956; mail. cultrera.gio@gmail.com) e Lucia Margheriti (tel 3937721411).

Limitazioni: in caso di pioggia parte del percorso può essere scivoloso.

 



Relazione



Relazione ermetica ma fedele della gita GM del 26 marzo a Cesi (TR) Monte Torre Maggiore - di Claudio De Masi
 

Appuntamento a Cesi, frazione Terni (437 m s.l.m.), un po’ meno presto del solito; ma mai abbastanza tardi. Truppa provata dal blocco traffico per domenica ecologica a Roma e dal cambio di orario: da solare a legale. Di solare in effetti c’è ben poco in questo inizio di giornata: cielo uggioso, vento pungente.
Giretto nel paese, patria di Federico Cesi il Fondatore dell’Accademia dei Lincei, in attesa dei ritardatari.
Salita nel bosco, con andatura allegra ma non troppo. Lasciata a sinistra chiesetta di San Biagio. Improvviso diradamento della vegetazione e spettacolare affaccio sulla valle di Terni.
Preziose informazioni sui luoghi fornite da Carlo Margheriti e dalla Direttrice di Gita Lucia, i nostri Ciceroni per via del loro radicamento sul territorio (compito assolto con garbo e conoscenza).
Arrivati alla base di Monte Torre Maggiore, referendum volante proposto dalla Direttrice di Gita Giovanna: tutti in cima al colle o scissione in due gruppi per successivo ricongiungimento più a valle? Risposta unanime e un po’ piccata (per la sfiducia sottesa al quesito referendario): TUTTI UNITI ALLA META!
Pentimento repentino, una volta constatata la reale pendenza della salita finale e il carattere poco primaverile del vento che la batte; ma l’orgoglio impedisce ripensamenti.
Sul cucuzzolo, panorama meraviglioso; solo immaginato però dai prodi escursionisti, subito stesi al riparo dal vento, dietro le rovine di epoca pre-romana.
Manco il tempo di dire buon appetito, che alcuni sono già al dolce. Ottima crostata offerta da Giovanna (ma fatta da qualcun altro; chissene: in questi casi è il risultato che conta). Assenza temporanea di molti, probabilmente per bisogni fisiologici nel vicino boschetto.
Rapida discesa fino all’ampia radura sulla quale si erge, attorniata da pratoni e resti di mura ciclopiche, la deliziosa chiesa romanica di sant'Erasmo. Anche da qui, vista su tutta la valle; questa volta impreziosita da un sole finalmente trionfante.  Inevitabile rammarico per essere partiti troppo presto ed essere arrivati in cima al monte quando c’erano ancora le nuvole.
Discesa a picco su Cesi, lungo un sentiero pietroso impreziosito da fiori e asparagi (mangiati crudi da una temeraria, che si spera sia sopravvissuta alla prova).
Tappa intermedia nel mini tunnel che attraversa per una cinquantina di metri lo sperone di roccia sovrastante il paese. (Mandati in avanscoperta i pelati del gruppo, nel timore di attacchi alle chiome da parte dei pipistrelli locali, peraltro rivelatisi dormienti).
N. d. R. La gita ha avuto uno spontaneo sviluppo gastronomico il sabato successivo per la degustazione delle ciriole ternane, organizzato dagli gli amici ternani e mascherato da una escursione mattutina lungo la ex-ferrovia nelle gole del Nera (Narni).



 

 
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