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Monte Magnola
Domenica 3 marzo 2024 (evento passato)
Tipo attività: Racchette da neve
Sezione di Roma
Responsabile: Lavosi - A. Negri
Programma
Si ripete una gita aperta a tutti con racchette da neve sulle pendici del Monte Magnola che si sviluppa parallelamente ai campi di sci di Ovindoli, in solitudine quasi assoluta lungo un recente sentiero per ora poco conosciuto, frequentato soprattutto da rari scialpinisti. Si risale dapprima un folto bosco, con alcuni brevissimi tratti abbastanza ripidi e si arriva su un vasto altopiano solitamente deserto e quindi molto affascinante, situato all’altezza della parte più alta dei campi da sci, che porta alle pendici del Monte Magnola e si affaccia sull’altro versante, sull’altopiano dei Piani di Pezza con un dislivello di più di duecento metri. Da qui si possono ammirare una serie di montagne, tra cui svettano il Monte Magnola, il Monte Velino, la catena del Gran Sasso e il Monte Sirente.
Ritrovo: alle ore 9,00 presso il parcheggio della Dolce Vita a Ovindoli, che si trova lungo la strada che sale lungo la Val Cerasa. Parcheggiare subito vicini alla strada, senza entrare in fondo al parcheggio degli impianti di risalita (dove dovrebbe essere possibile affittare racchette da neve). Dislivello: 550 metri circa.
Tempo di percorrenza: 5 ore (a/r) escluse le soste.
Viaggio con auto private: autostrada A24-A25, con le seguenti alternative (consigliata la b) tutte più o meno equivalenti come tempi di percorrenza e chilometraggio:
a) A24 con uscita a Tornimparte, salire fino a Campo Felice e poi prendere il tunnel verso Rocca di cambio, di qui verso Rocca di mezzo (SS 696) e poi dirigersi verso Ovindoli, dopo avere superato Rovere, dopo circa 2,4 Km svoltare a destra (nella piana si vede a circa duecento metri un centro ippico) e alla fine della strada prendere a destra Via del Ceraso e dopo 600 metri si arriva al parcheggio Dolce Vita.
b) A24-A25 uscire a Aielli Celano e andare verso Celano, attraversare Celano e da qui dirigersi verso Ovindoli su SS 696, superato il tornante del cimitero di Ovindoli, girare a destra su Strada vicinale del Pago, da qui si svolta a sinistra e si prende Via del Ceraso continuando dritti fino al parcheggio della Dolce vita;
c) A24-A25 uscire a Magliano dei Marsi, da qui seguire per Ovindoli (SP24), dopo 11 Km svoltare a sinistra e prendere SS 696, superato il tornante del cimitero di Ovindoli, girare a destra su Strada vicinale del Pago, da qui si svolta a sinistra e si prende Via del Ceraso continuando dritti fino al parcheggio della Dolce vita.
Spesa prevista circa € 50/60 ad equipaggio.
Equipaggiamento: tipico equipaggiamento per le uscite invernali in Appennino con scarponi con suola ben scolpita e ghette, oltre le racchette da neve complete di bastoncini telescopici, in particolare i ddg si informeranno per tempo circa la presenza dell’obbligo di essere muniti di ARTVA, pala, sonda poiché non si è vicini a rilievi montuosi con pericolo di valanghe; in caso di presenza dell’obbligo la sezione ha 6 Kit completi a disposizione che noleggia a € 10 ciascuno. Pranzo al sacco. Vestiti di ricambio da lasciare in auto.
Sviluppo dell’escursione: dal parcheggio Dolce vita (m 1403), calzate da subito le racchette da neve (si spera!), si prosegue lungo la Strada della Val Cerasa - che da quel punto è interdetta alle macchine ed è pista di sci di fondo - per qualche centinaio di metri, la si lascia per prendere il sentiero che sulla sinistra si inerpica verso Capanna Brin – Costa dei Vecchi. Si segue il sentiero dentro un bosco di faggi e larici molto fitto, segnato ma sul quale è facile perdere l’orientamento; quindi, il gruppo dovrà rimanere sempre abbastanza unito. La strada è sempre in salita con brevi tratti molto ripidi ma che si superano agevolmente con le ciaspole ai piedi e sul quale troveremo segni della presenza di cervi e camosci. Il dislivello da percorrere sarà di poco più di 400 metri e alla fine del bosco si prenderà a sinistra entrando in vasto altipiano deserto e bianco (di neve) contornato sulla sinistra da colline oltre le quali si aprono i campi di sci che però rimarranno sempre interdetti alla vista e all’udito, mentre davanti a noi si presenta il Monte Magnola (2.222 m). Si percorre l’altipiano in leggera salita fino ad arrivare al bivio che a sinistra porta alla Capanna Brin (1925 m), sede dell’arrivo della seggiovia e noi prenderemo a destra verso Costa dei Vecchi con una salitina che ci porta ad ammirare un panorama stupendo con le cime vicine e lontane fino al Gran Sasso e alla Maiella. Da qui si prosegue per saliscendi alle pendici del crinale del Monte Magnola dove pranzeremo per poi riprendere la via di casa per lo stesso tragitto.
Ritrovo: alle ore 9,00 presso il parcheggio della Dolce Vita a Ovindoli, che si trova lungo la strada che sale lungo la Val Cerasa. Parcheggiare subito vicini alla strada, senza entrare in fondo al parcheggio degli impianti di risalita (dove dovrebbe essere possibile affittare racchette da neve). Dislivello: 550 metri circa.
Tempo di percorrenza: 5 ore (a/r) escluse le soste.
Viaggio con auto private: autostrada A24-A25, con le seguenti alternative (consigliata la b) tutte più o meno equivalenti come tempi di percorrenza e chilometraggio:
a) A24 con uscita a Tornimparte, salire fino a Campo Felice e poi prendere il tunnel verso Rocca di cambio, di qui verso Rocca di mezzo (SS 696) e poi dirigersi verso Ovindoli, dopo avere superato Rovere, dopo circa 2,4 Km svoltare a destra (nella piana si vede a circa duecento metri un centro ippico) e alla fine della strada prendere a destra Via del Ceraso e dopo 600 metri si arriva al parcheggio Dolce Vita.
b) A24-A25 uscire a Aielli Celano e andare verso Celano, attraversare Celano e da qui dirigersi verso Ovindoli su SS 696, superato il tornante del cimitero di Ovindoli, girare a destra su Strada vicinale del Pago, da qui si svolta a sinistra e si prende Via del Ceraso continuando dritti fino al parcheggio della Dolce vita;
c) A24-A25 uscire a Magliano dei Marsi, da qui seguire per Ovindoli (SP24), dopo 11 Km svoltare a sinistra e prendere SS 696, superato il tornante del cimitero di Ovindoli, girare a destra su Strada vicinale del Pago, da qui si svolta a sinistra e si prende Via del Ceraso continuando dritti fino al parcheggio della Dolce vita.
Spesa prevista circa € 50/60 ad equipaggio.
Equipaggiamento: tipico equipaggiamento per le uscite invernali in Appennino con scarponi con suola ben scolpita e ghette, oltre le racchette da neve complete di bastoncini telescopici, in particolare i ddg si informeranno per tempo circa la presenza dell’obbligo di essere muniti di ARTVA, pala, sonda poiché non si è vicini a rilievi montuosi con pericolo di valanghe; in caso di presenza dell’obbligo la sezione ha 6 Kit completi a disposizione che noleggia a € 10 ciascuno. Pranzo al sacco. Vestiti di ricambio da lasciare in auto.
Sviluppo dell’escursione: dal parcheggio Dolce vita (m 1403), calzate da subito le racchette da neve (si spera!), si prosegue lungo la Strada della Val Cerasa - che da quel punto è interdetta alle macchine ed è pista di sci di fondo - per qualche centinaio di metri, la si lascia per prendere il sentiero che sulla sinistra si inerpica verso Capanna Brin – Costa dei Vecchi. Si segue il sentiero dentro un bosco di faggi e larici molto fitto, segnato ma sul quale è facile perdere l’orientamento; quindi, il gruppo dovrà rimanere sempre abbastanza unito. La strada è sempre in salita con brevi tratti molto ripidi ma che si superano agevolmente con le ciaspole ai piedi e sul quale troveremo segni della presenza di cervi e camosci. Il dislivello da percorrere sarà di poco più di 400 metri e alla fine del bosco si prenderà a sinistra entrando in vasto altipiano deserto e bianco (di neve) contornato sulla sinistra da colline oltre le quali si aprono i campi di sci che però rimarranno sempre interdetti alla vista e all’udito, mentre davanti a noi si presenta il Monte Magnola (2.222 m). Si percorre l’altipiano in leggera salita fino ad arrivare al bivio che a sinistra porta alla Capanna Brin (1925 m), sede dell’arrivo della seggiovia e noi prenderemo a destra verso Costa dei Vecchi con una salitina che ci porta ad ammirare un panorama stupendo con le cime vicine e lontane fino al Gran Sasso e alla Maiella. Da qui si prosegue per saliscendi alle pendici del crinale del Monte Magnola dove pranzeremo per poi riprendere la via di casa per lo stesso tragitto.
Relazione
È domenica, anche il sole sta ancora dormendo, la sveglia suona e ci ricorda che una bellissima escursione della Giovane Montagna per il monte Magnola ci attende oggi.
Partenza alle 7:30, siamo tutti pronti; scarponi, zaini, provviste e ovviamente le ciaspole! Abbiamo portato tutto ed è il momento di ritrovarci presso il punto di incontro, arrivati però non poteva mancare un bel caffettino e scambiarci quattro chiacchiere prima di cominciare a camminare.
Iniziamo ora la nostra passeggiata, ci attendono circa 550 metri di dislivello, e, attraverso il bosco, la natura ci regala un bellissimo paesaggio. Ognuno prosegue con il suo ritmo e ogni tanto ci si aspetta a vicenda per poi ricominciare tutti insieme.
Man mano continuiamo ad andare avanti e, piano piano, anche il paesaggio cambia. Ecco, questa è la particolarità dell'escursione di oggi, che di sicuro ha colpito tutti noi. Possiamo ammirare prima un bell'ambiente tipico fine autunnale: alberi che adesso sono pronti a dormire e foglie umide che giacciono sul campo. Il terreno adesso inizia ad essere sempre più bagnato e si inizia anche ad intravedere un po' di bianco. Anche il suono degli scarponi inizia a modificarsi mentre il sentiero comincia a riempirsi di neve, tanto che più avanti affonda tutto il piede.
Il sentiero nel bosco è finito e manca ora un ultimo sforzo prima della vetta ed è anche giunto il momento di metterci le ciaspole.
Siamo in cima e possiamo ammirare il bellissimo panorama e iniziare a mangiare, ma il vento è troppo forte e decidiamo quindi di scendere di qualche metro per poterci riparare un po'. Durante la pausa continuiamo a condividere il cibo, il vino e le nostre opinioni sul percorso appena compiuto, e prima di riprendere il cammino non poteva mancare una bella foto tutti insieme e appena la pendenza l’ha reso possibile, abbiamo recitato la preghiera della Giovane Montagna.
Come si suol dire: “dopo la salita c’è sempre la discesa”, chiudiamo ora il giro con un bell'anello. C'è stata una piccola indecisione durante il ritorno alla ricerca del bosco e, non appena preso il giusto sentiero, siamo scesi a grande velocità verso le macchine, continuando ad ammirare l'effetto del cambio paesaggio, ma questa volta al contrario, da inverno ad autunno.
La giornata non finisce qua, perché ovviamente non potevamo non condividere tutti insieme un momento al bar, per una birra e patatine.
È stato un piacevole momento di attività escursionistica, farlo in compagnia è stato più bello e condividere la salita ha dimezzato la stanchezza e raddoppiato la gioia per la bellezza della natura.
Alla prossima e grazie a tutti.
Rocky Villalobos
Partenza alle 7:30, siamo tutti pronti; scarponi, zaini, provviste e ovviamente le ciaspole! Abbiamo portato tutto ed è il momento di ritrovarci presso il punto di incontro, arrivati però non poteva mancare un bel caffettino e scambiarci quattro chiacchiere prima di cominciare a camminare.
Iniziamo ora la nostra passeggiata, ci attendono circa 550 metri di dislivello, e, attraverso il bosco, la natura ci regala un bellissimo paesaggio. Ognuno prosegue con il suo ritmo e ogni tanto ci si aspetta a vicenda per poi ricominciare tutti insieme.
Man mano continuiamo ad andare avanti e, piano piano, anche il paesaggio cambia. Ecco, questa è la particolarità dell'escursione di oggi, che di sicuro ha colpito tutti noi. Possiamo ammirare prima un bell'ambiente tipico fine autunnale: alberi che adesso sono pronti a dormire e foglie umide che giacciono sul campo. Il terreno adesso inizia ad essere sempre più bagnato e si inizia anche ad intravedere un po' di bianco. Anche il suono degli scarponi inizia a modificarsi mentre il sentiero comincia a riempirsi di neve, tanto che più avanti affonda tutto il piede.
Il sentiero nel bosco è finito e manca ora un ultimo sforzo prima della vetta ed è anche giunto il momento di metterci le ciaspole.
Siamo in cima e possiamo ammirare il bellissimo panorama e iniziare a mangiare, ma il vento è troppo forte e decidiamo quindi di scendere di qualche metro per poterci riparare un po'. Durante la pausa continuiamo a condividere il cibo, il vino e le nostre opinioni sul percorso appena compiuto, e prima di riprendere il cammino non poteva mancare una bella foto tutti insieme e appena la pendenza l’ha reso possibile, abbiamo recitato la preghiera della Giovane Montagna.
Come si suol dire: “dopo la salita c’è sempre la discesa”, chiudiamo ora il giro con un bell'anello. C'è stata una piccola indecisione durante il ritorno alla ricerca del bosco e, non appena preso il giusto sentiero, siamo scesi a grande velocità verso le macchine, continuando ad ammirare l'effetto del cambio paesaggio, ma questa volta al contrario, da inverno ad autunno.
La giornata non finisce qua, perché ovviamente non potevamo non condividere tutti insieme un momento al bar, per una birra e patatine.
È stato un piacevole momento di attività escursionistica, farlo in compagnia è stato più bello e condividere la salita ha dimezzato la stanchezza e raddoppiato la gioia per la bellezza della natura.
Alla prossima e grazie a tutti.
Rocky Villalobos