Gran Sasso

Sabato 16 settembre 2023  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Esperti
Sezione di Roma
Responsabile: Farroni - Cecchini



Programma



Escursione sulla vetta occidentale del Corno Grande con un percorso ad anello che prevede un lungo itinerario nel cuore della Montagna d’Abruzzo.
Tipo attività: Escursione Esperti EEA – Direttori di Gita: Fabrizio Farroni, Andrea Cecchini

 

Ritrovo: alle ore 6:15 a largo De Dominicis a Casal Bertone; partenza alle 6:30, oppure alle 7.30 a Fonte Cerreto

Viaggio: con autovetture private. Da Roma si prende l’Autostrada A24 in direzione Pescara fino ad Assergi. Di qui si seguono le indicazioni per Fonte Cerreto dove potremo fare una breve colazione e poi si percorre la strada per Campo Imperatore, fino al piazzale vicino all’osservatorio. Il parcheggio potrebbe essere a pagamento (5€ per autovettura)

Spesa viaggio: euro 60 ad equipaggio, da suddividere.

Il programma: l'escursione parte dal piazzale di Campo Imperatore (2100 m)  verso la Sella di Monte Aquila (2334 m) e da lì per la sella del Brecciaio (2506 m). A questo punto si devierà verso la ferrata Brizio ferrata a “V” ovvero inizialmente scende per giungere al fondo di un vallone e risalire dalla parte opposta. La via termina nel Vallone dei “Ginepri”, (2.450 m) da qui si risale fino alla sella dei due Corni e a destra al passo del “Cannone” (2.650 m).
Dal Passo del Cannone, se ci sono ancora forze da spendere, saliremo in cima al Corno Grande (2912 m) per la via normale, con splendidi panorami su ciò che resta del ghiacciaio del Calderone per poi scendere lungo la via delle Creste e ritornare a Campo Imperatore, stremati ma felici!

Dislivello: complessivamente oltre 1200 mt se si sale fino alla cima del Corno Grande, oltre 1000 se, dopo il passo del Cannone, evitiamo la cima. Tempo di percorrenza: circa 6 ore in salita e 2 ore per la discesa, soste comprese.

NOTE:
Escursione decisamente impegnativa per lunghezza del percorso e impegno fisico  per cui si deve essere ben allenati ed esperti di montagna.
La via ferrata non è esposta ma comunque necessita di massima attenzione e di totale assenza di vertigini. Per i dettagli potete consultare il sito  BRIZIO - VieFerrate.it

Rientro a Roma: per le ore 20 circa

Equipaggiamento: scarponi impermeabili alti sulla caviglia con suola scolpita e calzettoni alti al ginocchio, bastoncini telescopici, casco, imbrago e kit da ferrata , indumenti sia leggeri che pesanti, contro vento, freddo e pioggia. Crema solare (il percorso ha pochi tratti in ombra). Non ci sono sorgenti lungo il percorso: portare 1,5 litri di acqua a testa e pranzo al sacco, consigliata frutta secca, parmigiano e barrette energetiche. Portare indumenti di ricambio per prudenza da lasciare in auto.
 
Iscrizioni: entro mercoledì 13 settembre a:
Andrea Cecchini (3296261656; andy66@inwind.it) - Fabrizio Farroni  (3357272381; fabriziofarroni62@gmail.com)



Relazione



Lorenzo Breda

Dopo esserci riuniti e rifocillati al bar di Fonte Cerreto, ci siamo recati a Campo Imperatore, dove è iniziata la gita.
Le condizioni metereologiche, che avevano preoccupato il gruppo nei giorni di preparazione a causa delle non favorevoli previsioni, che davano pioggia e temporali nel primo pomeriggio, sono state ottime: cielo coperto, buona visibilità e temperatura mite, per tutta la durata della gita.
Da “Campo Imperatore” (quota 2130), seguendo il sentiero 101, siamo transitati per la “Sella del Monte Aquila” (quota 2335) ed abbiamo proseguito verso Nord, sempre sul sentiero 101. Al bivio per il rifugio “Duca degli Abruzzi” abbiamo continuato, sempre verso Nord, sul sentiero 103, salendo sul “Ghiaione del Brecciaio” e siamo arrivati alla “Sella del Brecciaio” (quota 2506), dove abbiamo iniziato la parte più bella della gita.
Sotto l’attento controllo dei Direttori di Gita, ci siamo equipaggiati con l’attrezzatura da ferrata ed abbiamo cominciato a percorrere la “Ferrata dei Ginepri”, che recentemente è stata così denominata dalla sezione del CAI di Teramo, sostituendo il nome originario di “Ferrata Brizio”.
La ferrata, che collega la “Sella del Brecciaio” al sentiero 105 “Ventricini”, si sviluppa sul versante Ovest del “Corno Grande” con discese attrezzate con funi e scalette, passaggi in cengia ed altri in salita su placche rocciose modellate dai ghiacciai.
Durante tutto il percorso si gode di uno stupendo panorama sulla sottostante “Valle dei Ginepri” e su tutto il territorio fino a perdita d’occhio.
Suggestivi i passaggi in verticale, in discesa, su scalette o su staffe, dove l’aumento della frequenza dei battiti cardiaci non era dovuto alla fatica, soprattutto quando si era costretti a guardare verso il basso per trovare i giusti appoggi per i nostri piedi.
Interessante, inoltre, il passaggio su una formazione rocciosa di marna, dal colore grigio-azzurro e di aspetto molto compatto, incastonato tra le altre tipiche formazioni rocciose (dolomie). 
Arrivati al “Sentiero Ventricini” siamo saliti velocemente alla “Sella dei due Corni” (quota 2575) dove, contornati da splendide vedute sul “Corno Piccolo” a Nordovest, sul “Corno Grande” a Sudest e sul “Rifugio Carlo Franchetti” a Nordest, abbiamo fatto una breve sosta ristoratrice.
Avvolti da un forte vento che spirava da Ovest, siamo saliti in cresta fino ad arrivare al “Passo del Cannone” (quota 2679) dove abbiamo ripreso il sentiero 103 verso Sudovest fino ad incontrare la “Via Normale” che, con forte pendenza, ci ha portato a raggiungere la “Vetta Occidentale” del “Corno Grande” (quota 2912).
Prima di arrivare in vetta, abbiamo dato uno sguardo ai miseri resti della porzione più alta del “Ghiacciaio del Calderone” che tanto stridono con la magnificenza della montagna e di questo paesaggio; la tristezza e la preoccupazione hanno lasciato velocemente spazio alla gioia di arrivare, insieme, alla vetta.
Ogni componente del gruppo ha più volte raggiunto la vetta più alta degli appennini, ogni volta però stupisce ed emoziona: stupisce la grandiosità della natura ed emoziona poterla vivere.
Fabrizio ci ha sorpreso con una bottiglia di ottimo vino per festeggiare insieme la nostra gita e la vetta.
La sostituzione del “Libro di Vetta” è stato un sentito ed importante avvenimento: la Sezione di Roma di GM gestisce e conserva con orgoglio il libro della Cima Occidentale del Corno Grande.
Il nuovo libro è stato firmato da tutti i presenti nelle prime pagine; Andrea ha filmato l’evento con Emilio protagonista e con la partecipazione scherzosa ma sentita di tutti noi.
Il clima di fraterna amicizia, recitare insieme la “nostra preghiera” e cantare insieme “Signore delle Cime” mi hanno emozionato profondamente e mi hanno avvicinato ancora di più a questo gruppo.
La discesa, al contrario di come spesso avviene, è stata coinvolgente: abbiamo deciso di scendere dalla “Via delle Creste” dove vi sono passaggi impegnativi ed avvincenti e si gode di un’ottima vista in ogni direzione. In questo modo abbiamo evitato la parte più scoscesa della “Via Normale”.
Ci siamo poi ricollegati al sentiero 103 chiudendo l’anello alla “Sella del Brecciaio”; abbiamo poi ripreso il sentiero 101 che ci ha riportati a “Campo Imperatore”.
Un ringraziamento ad ogni componente del gruppo per lo splendido clima di amicizia ed un ringraziamento speciale ai Direttori di Gita che hanno organizzato ottimamente la gita e sono stati sempre attenti alle esigenze di tutti.

 
Questo sito utilizza i cookies: per continuare a navigare sul sito è necessario accettarne l'utilizzo. Per ulteriori info leggi qui.
This site uses cookies: to keep on browsing you must accept them. For more info click here (italian only).