Colletto del Forno
Domenica 19 novembre 2023 (evento passato)
Tipo attività: Mountain bike
Sezione di Torino
Responsabile: Luca Marmo
Programma
Difficoltà : D+ / BC
Località di partenza : Pontepietra
Dislivello : 600 m circa
Partenza da Pontepietra, frazione di Coazze.
Salita dapprima lungo strada asfaltata con rampe piuttosto ripide toccando la borgata Veisivera, successivamente si prosegue su sterrato pedalabile superando borgata Ciantet, prese Carlino, fino a giungere al bivio che a sinistra in breve conduce al colletto (1150m, fontana).
Le varianti di discesa sono numerose, ma noi opteremo per i bellissimi single track (BC, qualche raro passaggio BC+) preparati dai ragazzi di Trailbuilders Valsangone che scendono dapprima lato est per poi, con brevissima risalita, proseguire in prossimità della strada di salita consentendo di giungere circa 100m sopra Pontepietra senza toccare asfalto.
Una bici full-suspended consente di godersi appieno la discesa, che comunque non è mai estrema.
Relazione
A giudicare dalle presenze sul foglio gita l’escursione in mountain bike al Colletto del Forno sarebbe stata per pochi amatori delle due ruote. Invece complice il bel tempo neanche troppo freddo per novembre e l’ora dipartenza comoda per tutti ci siamo ritrovati in 15 alla partenza da Pontepietra frazione di Coazze. Come ulteriore sorpresa la presenza di giovani ha abbassato l’età media dei partecipanti. Fin dalla partenza si è capito che la voglia di scatenarsi da parte chi aveva meno anni era palese, e così è stato. Dopo un primo tratto di salita infatti un gruppetto si è subito cimentato in una variante imboccando un ripido sentiero in discesa nel bosco che tagliando alcuni tornanti riportava alla strada principale. Gli altri hanno proseguito sulla strada principale giungendo un po’ alla spicciolata al colletto dove il gruppo si è riunito.
A questo punto oltre al canonico spuntino di mezzodì ci siamo anche divertiti ad ammirare le acrobazie in bici che alcuni fra i più giovani sono riusciti ad effettuare il salto in discesa di un muretto di cemento attrezzandolo con un asse di raccordo.
Per la discesa i vari percorsi possibili sono stati l’occasione per dividersi; qualcuno ha esplorato una mulattiera a mezza costa piuttosto sassosa mentre altri hanno imboccato un sentiero già noto che scende direttamente nel bosco.
Così tutti ci siamo ritrovati in discesa ad un certo punto sulla strada sterrata dove complice un dosso su una deviazione laterale alcuni si sono cimentati in salti prendendo la rincorsa dopo una breve risalita e utilizzando il dosso a mo’ di trampolino.
Con quello che è successo classificare la gita come semplice escursione in bici non avrebbe più senso: è stata piuttosto una scorribanda fra sentieri dove i più giovani hanno dimostrato la loro bravura a chi con un po’ più di anni sulle spalle avrebbe voluto emularli con ahimè non poca invidia.
Alberto GUERCI