Colle della Forchetta 1590 m

Domenica 29 gennaio 2023  (evento passato)

Tipo attività: Racchette da neve
Sezione di Torino
Responsabile: Alberto Zenzocchi



Programma



Località di partenza : Chiaves località Sistina 1125 m
Dislivello complessivo : 541 m
Difficoltà : MR
Tempo di salita : 2. h

l Colle della Forchetta è uno stupendo punto panoramico posto sullo spartiacque tra la Valle Tesso e le altre Valli di Lanzo. L’accesso è semplicissimo, tutto sulla carrozzabile che conduce al lago di Monastero. Panorama eccezionale su Bessanese, Uja di Mondrone, Ciamarella e Levanne.

Lasciata l'auto, si prosegue sulla carrozzabile che inizia a prendere quota dolcemente e in breve si raggiungono le case e il pilone di Curdumpero. Si prosegue per tornanti, e poi un lungo mezzacosta ascendente portano ad una sbarra metallica. Si continua sulla strada tralasciando tutte le deviazioni e si arriva infine all'Apet, un grande spiazzo dove si trova una bacheca illustrativa. A questo punto si lascia la strada e si sale sui pendii sulla sinistra seguendo le indicazioni e in breve si raggiunge il colle. Panorama vastissimo. Il rientro si può fare per il medesimo percorso oppure, consigliato, dal colle si prende a sinistra (cartelli indicatori) il sentiero che porta prima all'Alpe Santa Barbara 1500 m., e successivamente al Colle San Giacomo 1450 m. da dove ancora a sinistra si prende la strada che in breve si ricongiunge con il percorso fatto all'andata.

Attrezzatura: da escursionismo invernale (obbligatori: ARTVA, pala, sonda)
Logistica : da concordare il Giovedì precedente
Mezzo di trasporto : auto private
 



Relazione



Fort de Ronche
Causa lo scarso innevamento al Colle della Forchetta, Alberto ci ha proposto questa gita che, nonostante i timori, si è rivelata una ciaspolata in un mondo fiabesco.

Il freddo ci accoglie appena scesi dalle auto con un bel -8 o -10 a seconda dei termometri.
Sono le 9,00, ma nel piano di San Nicolao il sole non è ancora arrivato. Lo vediamo lassù, al termine dei tornanti che risaliamo allegramente, cercando di scaldarci e ammirando le colate di ghiaccio che costruiscono quelle che gli appassionati di cascate definiscono le scale del Moncenisio.

Finalmente al sole, si solleva quella piacevole brezza che ti convince a tenere ancora per un po' il piumino.
Il paesaggio è favoloso, l’ampio pianoro del lago è di un bianco incredibile, in pochi sono già passati. Lasciamo la comoda ma banale strada per inerpicarci dove nessuno ha ancora lasciato impronte.
Grazie a Guido, Alberto e Mariateresa, che battono traccia, saliamo agevolmente anche i tratti più ripidi, per poi percorrere un ampio semicerchio che, attraversando vari valloncelli con la dovuta attenzione e a distanza di sicurezza, ci conduce al forte.

Lo spettacolo del lago ghiacciato ci fa immaginare di essere tra i fiordi norvegesi; è davvero suggestivo. Al forte tante altre persone arrivano da altra strada ma affascinati dal nostro percorso se lo godranno per la discesa (…il lavoro di batter traccia ormai era stato fatto).
Noi, invece, chiudiamo l’anello scendendo sul lago, non prima di aver “disseppellito” alcuni degli amici immaginari di Daniele, travolti da un altrettanto immaginaria valanga.
L’esercitazione è sempre molto importante e, quando il tempo e il terreno consentono una ricerca, su ampi spazi in salita e/o discesa, è bene approfittarne.

Ricalati nella gelida ombra ci scaldiamo con un bicchiere di moscato, bello fresco, e delle fantastiche bugie offerte dal nostro bravo capo-gita, a cui va ancora il nostro grazie!

Marta RAINETTO
 

 
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