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Cicloturistica a Martignano e Cesano nel Parco di Veio
Domenica 17 novembre 2024 (evento passato)
Tipo attività: Mountain bike
Sezione di Roma
Responsabile: A. Negri - Lavosi
Programma
Eccoci giunti ad un appuntamento ormai classico della programmazione annuale del calendario della sezione di Roma: la bicicletta!
Anche quest’anno il percorso vuole favorire la massima partecipazione possibile, per strizzare l’occhio non solo ai ciclisti ”incalliti” ma anche ai soci GM che hanno curiosità e voglia di passare una bella giornata pedalando in compagnia. Negli ultimi anni abbiamo percorso il GRAB (grande raccordo delle biciclette) e siamo andati fino a Fiumicino: questa volta si va in direzione Nord. L’obiettivo è il giro del lago di Martignano.
Per avvicinarci a Martignano evitando il traffico veicolare in uscita da Roma, sfrutteremo la comodissima linea ferroviaria Roma-Cesano-Viterbo FL3. La destinazione è Cesano, da raggiungere con treni che partono ogni 15’ da Roma. L’appuntamento è alle 9.15 alla Stazione di Cesano (il treno arriva da Roma alle 9.12, con partenza alle 8.08 da Tiburtina, 8.29 da Quattro Venti, 8.45 Gemelli).
Partiremo dunque dalla Stazione Di Cesano, per dirigerci, su strada prevalentemente sterrata ma senza particolari difficoltà tecniche, in direzione di Anguillara. Piegheremo a destra per dirigerci verso la macchia di Martignano, faremo il giro del lago, godendo di una splendida vista simultanea sui due laghi (Bracciano e Martignano). Girando intorno a Martignano, raggiungeremo il catino vulcanico della valle di Baccano, cominceremo poi il rientro verso sud con una breve sosta nel borgo medievale di Cesano per un caffè e le foto di rito di fronte alla chiesa di San Nicola (XI sec). Da qui scenderemo verso la stazione, dove termina il giro “ufficiale”, alle spalle circa 30 km di strada e 400m di dislivello. Il treno in 30 min arriva a Monte Mario, in 45 min a Monteverde.
I più allenati (o coraggiosi!) possono proseguire, aggirando la stazione ferroviaria per entrare su una strada sterrata che sfiora l’acquedotto Traiano, lo stesso che, inglobato nelle mura di villa Pamphili, alimenta il Fontanone del Gianicolo! Da qui si raggiunge rapidamente la stazione Olgiata per tornare a Roma in treno: in questo caso i km sono 40 e il dislivello è di 500m. Gli estremisti della bici possono proseguire fino a Roma sulla via Trionfale (55 km fino a Prati).
TIPOLOGIA: andata e ritorno (su treno)
DIFFICOLTA’: C (facile)
LUNGHEZZA: 30 km percorso base, 40 km avanzato
ABBIGLIAMENTO: se non propriamente da ciclista, comodo e sportivo (utili i pantaloncini con imbottitura e un giacchetto con tasche posteriori da ciclista se si vuole evitare lo zainetto). Utile antipioggia sulla base del meteo.
APPUNTAMENTO: alle 9.15 al piazzale antistante la stazione di Cesano. Chiedere al capotreno su quale vagone (testa o coda) si può salire con la bici.
RACCOMANDAZIONI: Il percorso è per la maggior parte sterrato, quindi si raccomanda l’uso di una mountain bike. Si ricorda di controllare la bicicletta il giorno prima (gomme gonfie, cambio funzionante, sella all’altezza giusta) e di portare con sé il necessario per ovviare a eventuali forature (camera d’aria di ricambio, mastice e tip top). I DDG avranno comunque caccia-copertoni e pompe.
COSTI: 5€ per non soci adulti e 2€ per non soci fino a 25 anni
INFO E PRENOTAZIONI: Andrea Negri 3358722202 nekri1969@gmail.com – Tullio Lavosi 3209223381 tullio.lavosi@mef.gov.itAnche quest’anno il percorso vuole favorire la massima partecipazione possibile, per strizzare l’occhio non solo ai ciclisti ”incalliti” ma anche ai soci GM che hanno curiosità e voglia di passare una bella giornata pedalando in compagnia. Negli ultimi anni abbiamo percorso il GRAB (grande raccordo delle biciclette) e siamo andati fino a Fiumicino: questa volta si va in direzione Nord. L’obiettivo è il giro del lago di Martignano.
Per avvicinarci a Martignano evitando il traffico veicolare in uscita da Roma, sfrutteremo la comodissima linea ferroviaria Roma-Cesano-Viterbo FL3. La destinazione è Cesano, da raggiungere con treni che partono ogni 15’ da Roma. L’appuntamento è alle 9.15 alla Stazione di Cesano (il treno arriva da Roma alle 9.12, con partenza alle 8.08 da Tiburtina, 8.29 da Quattro Venti, 8.45 Gemelli).
Partiremo dunque dalla Stazione Di Cesano, per dirigerci, su strada prevalentemente sterrata ma senza particolari difficoltà tecniche, in direzione di Anguillara. Piegheremo a destra per dirigerci verso la macchia di Martignano, faremo il giro del lago, godendo di una splendida vista simultanea sui due laghi (Bracciano e Martignano). Girando intorno a Martignano, raggiungeremo il catino vulcanico della valle di Baccano, cominceremo poi il rientro verso sud con una breve sosta nel borgo medievale di Cesano per un caffè e le foto di rito di fronte alla chiesa di San Nicola (XI sec). Da qui scenderemo verso la stazione, dove termina il giro “ufficiale”, alle spalle circa 30 km di strada e 400m di dislivello. Il treno in 30 min arriva a Monte Mario, in 45 min a Monteverde.
I più allenati (o coraggiosi!) possono proseguire, aggirando la stazione ferroviaria per entrare su una strada sterrata che sfiora l’acquedotto Traiano, lo stesso che, inglobato nelle mura di villa Pamphili, alimenta il Fontanone del Gianicolo! Da qui si raggiunge rapidamente la stazione Olgiata per tornare a Roma in treno: in questo caso i km sono 40 e il dislivello è di 500m. Gli estremisti della bici possono proseguire fino a Roma sulla via Trionfale (55 km fino a Prati).
TIPOLOGIA: andata e ritorno (su treno)
DIFFICOLTA’: C (facile)
LUNGHEZZA: 30 km percorso base, 40 km avanzato
ABBIGLIAMENTO: se non propriamente da ciclista, comodo e sportivo (utili i pantaloncini con imbottitura e un giacchetto con tasche posteriori da ciclista se si vuole evitare lo zainetto). Utile antipioggia sulla base del meteo.
APPUNTAMENTO: alle 9.15 al piazzale antistante la stazione di Cesano. Chiedere al capotreno su quale vagone (testa o coda) si può salire con la bici.
RACCOMANDAZIONI: Il percorso è per la maggior parte sterrato, quindi si raccomanda l’uso di una mountain bike. Si ricorda di controllare la bicicletta il giorno prima (gomme gonfie, cambio funzionante, sella all’altezza giusta) e di portare con sé il necessario per ovviare a eventuali forature (camera d’aria di ricambio, mastice e tip top). I DDG avranno comunque caccia-copertoni e pompe.
COSTI: 5€ per non soci adulti e 2€ per non soci fino a 25 anni
Relazione
(a cura di Federico Grassilli) La domenica inizia così: ”buon giorno ragazzi, qualche consiglio sul come fermare un’epistassi apparentemente inarrestabile? Se continua così, non aver partecipato all’escursione sarà l’ultimo dei problemi”. Sopravvivo e vado all’appuntamento alla stazione Gemelli alle 8,30. “Il treno regionale 21391 per Viterbo delle 8.45 arriverà con 10 minuti di ritardo” “…30 minuti di ritardo” …”è stato soppresso”.
Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino avrei potuto nutrire dei seri dubbi sul prosieguo della giornata. E invece…
Le disavventure si sono subito trasformate in battute e risate mentre a Monte Mario sale in carrozza la seconda metà della combriccola. Scesi a Cesano, giusto il tempo di un caffè e si parte. La mia “26” (le dimensioni delle ruote per voi non avvezzi) dell’epoca di D’Annunzio mi fa faticare un po' nel tentativo di stare dietro alle “29”, ma la verità è che non ho più “le phisic du role” di un tempo e quando arriva la prima salita tosta, scendere a metà e continuare a spinta non lo considero un disonore, ma l’unica cosa sensata da fare in quel momento. Tutto è assolutamente perfetto e magico: il meteo, l’atmosfera tra di noi, il paesaggio, il percorso. I ddg, in testa e in coda tengono il gruppo unito e compatto, a parte Claudio che ogni tanto provava a esplorare percorsi alternativi lanciandosi in avanscoperta. Una serie di bellissime stradine, in alcuni casi leggermente tecniche ci portano all’affaccio sul lago di Martignano. Il sole caldo si riflette sulle sue limpide acque. Uno spettacolo! Ci fermiamo a pranzare sul prato all’inglese di un agriturismo, con le bici appoggiate ad un grande salice e un sole quasi estivo.
“Dopo pranzo rimane una sola salita, tosta, ma breve”. Affermazione vera solo in parte…la seconda parte. Arriviamo a Cesano e scopriamo che ha anche un borgo storico, piccolo, ma delizioso e poi ci lanciamo verso la stazione in discesa. Troppa. Perché ciò che si perde poi si deve recuperare, almeno se si parla di dislivelli. La discesa ora è veramente quella finale, e le salite sono davvero finite. Il treno delle 14,31 ci parte davanti al naso. C’è quindi il tempo di un caffè e di un ultimo abbraccio prima che in sei prendano il treno successivo, mentre gli altri proseguano il rientro con le bici. Non ero riuscito a partecipare due anni fa al giro del Grab. Non ero nemmeno riuscito a partecipare l’anno scorso alla Regina Ciclarum. Quest’anno aspettavo con ansia la cicloturistica di Andrea e Tullio e li ringrazio perché ci hanno regalato davvero una bellissima giornata. Ci vediamo alla prossima…ma con una 29!
Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino avrei potuto nutrire dei seri dubbi sul prosieguo della giornata. E invece…
Le disavventure si sono subito trasformate in battute e risate mentre a Monte Mario sale in carrozza la seconda metà della combriccola. Scesi a Cesano, giusto il tempo di un caffè e si parte. La mia “26” (le dimensioni delle ruote per voi non avvezzi) dell’epoca di D’Annunzio mi fa faticare un po' nel tentativo di stare dietro alle “29”, ma la verità è che non ho più “le phisic du role” di un tempo e quando arriva la prima salita tosta, scendere a metà e continuare a spinta non lo considero un disonore, ma l’unica cosa sensata da fare in quel momento. Tutto è assolutamente perfetto e magico: il meteo, l’atmosfera tra di noi, il paesaggio, il percorso. I ddg, in testa e in coda tengono il gruppo unito e compatto, a parte Claudio che ogni tanto provava a esplorare percorsi alternativi lanciandosi in avanscoperta. Una serie di bellissime stradine, in alcuni casi leggermente tecniche ci portano all’affaccio sul lago di Martignano. Il sole caldo si riflette sulle sue limpide acque. Uno spettacolo! Ci fermiamo a pranzare sul prato all’inglese di un agriturismo, con le bici appoggiate ad un grande salice e un sole quasi estivo.
“Dopo pranzo rimane una sola salita, tosta, ma breve”. Affermazione vera solo in parte…la seconda parte. Arriviamo a Cesano e scopriamo che ha anche un borgo storico, piccolo, ma delizioso e poi ci lanciamo verso la stazione in discesa. Troppa. Perché ciò che si perde poi si deve recuperare, almeno se si parla di dislivelli. La discesa ora è veramente quella finale, e le salite sono davvero finite. Il treno delle 14,31 ci parte davanti al naso. C’è quindi il tempo di un caffè e di un ultimo abbraccio prima che in sei prendano il treno successivo, mentre gli altri proseguano il rientro con le bici. Non ero riuscito a partecipare due anni fa al giro del Grab. Non ero nemmeno riuscito a partecipare l’anno scorso alla Regina Ciclarum. Quest’anno aspettavo con ansia la cicloturistica di Andrea e Tullio e li ringrazio perché ci hanno regalato davvero una bellissima giornata. Ci vediamo alla prossima…ma con una 29!