Anello Tetti Colletta

Domenica 30 ottobre 2022  (evento passato)

Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Cuneo
Responsabile: Ghibaudo/Mellano



Programma



Dal semaforo di Vernante s’imbocca la strada provinciale che conduce a Palanfré sino all’area attrezzata nei pressi della bacheca del Parco Naturale delle Alpi Marittime (fontana). Si prosegue  ancora per 200 metri sulla strada per poi deviare a destra lungo una sterrata che entra nel bosco. Lasciata la sterrata a sinistra inizia un sentiero che porta alla borgata di Tetto Colletta dove sono conservati i resti del forno comunitario e la cisterna per l’approvvigionamento idrico. Poco fuori la borgata un pilone votivo dedicato a San Nicolao, a San Giovanni Battista e alla Madonna. L’itinerario prosegue a sinistra sulla mulattiera pianeggiante e si raggiunge l’intaglio della Bercia dove è posizionata una Madonna e dove termina il nostro percorso. Ritorno su altro sentiero per raggiungere il nostro punto di partenza.
Località di partenza Vernante area picnic
Dislivello 430 m e 10 km
Tempo complessivo 4 ore
Mezzo di trasporto auto proprie

Per adesione telefonare, entro venerdì 28 ottobre, ai responsabili:
Dina Ghibaudo 340 464 6449 - Giancarla Mellano 333 894 0999



Relazione



La gita, detta anche la via dei "Teit" perché tocca alcune borgate semi abbandonate, ridotte per lo più in uno stato di ruderi, si sviluppa sulla sinistra orografica del Vallone Grande a sud di Vernante dove si trovano le borgate di Folchi e Palanfrè. Lasciate le macchine sulla strada provinciale, che collega Vernante con Palanfrè, imbocchiamo una sterrata, coperta interamente da foglie secche che, nel bosco, comincia subito a salire molto rapidamente per raggiungere un'antica cava ed una galleria che attraversa la montagna, ancora oggi percorribile. Ci troviamo nella cava dismessa del Bec Moler (o Moller), che forniva con una teleferica la silice alla vetreria di Vernante, oggi in disuso. Era localmente chiamata anche Rocca delle Macine perché venivano ricavate in passato le macine (o mole) per i mulini, come si può osservare ancora oggi dagli intagli circolari lasciati sulle pareti rocciose. Tornati sulla strada principale procediamo in salita in un fitto bosco fino a raggiungere "Roccette di Napoleone" (Pianot 't l'Arp), luogo in cui si è svolta la famosa battaglia dell'8 agosto 1794 tra le truppe francesi e le truppe austro ungariche, respinte grazie all'aiuto della popolazione locale. Sulle roccette che qui emergono dal terreno sono incise 3 croci in memoria di una quindicina di soldati che persero la vita e qui furono seppelliti. Una conchetta nella roccia serviva a contenere fiori ed acqua benedetta. Continuiamo la mulattiera che risale nel fitto bosco e, divisi in due gruppi, con percorsi diversi, raggiungiamo un punto panoramico, detto "L'intaglio di Bercia" con vista sulla catena di montagne. Siamo stati molto fortunati, la giornata è splendida con un sole meraviglioso, senza foschia, che ci permette di vedere la Bisalta, il Monte Vecchio, il Frisson, Bec d'Orel. Su una roccia emerge una piccola edicola con il busto della Madonna ed una targa che indica "Madonna dei Sentieri". Dopo un percorso quasi in piano sul costone della montagna raggiungiamo Tetti Colletta. Nel pilone votivo che domina la borgata è raffigurato, a fianco della Madonna e San Giovanni, San Nicolao che benedice la cisterna, molto importante per l'approvvigionamento idrico. Curiosamente, in un recente restauro dell'affresco del pilone, le gocce d'acqua che scendevano dalle mani di San Nicolao sono state rimpiazzate da monete. In questa borgata sono conservati i resti del forno comunitario datato 1908 e la curiosa cisterna per l'approvvigionamento idrico del paese costruita nel piano seminterrato di un edificio adiacente al forno. La visita della borgata, abitata fino agli inizi del XX secolo, ci ha offerto uno spaccato della vita di montagna di alcune decine di anni fa; ringraziamo i coordinatori della gita, Dina, Giancarla e Valter, che ci hanno offerto l'opportunità di fare un vero e proprio viaggio nel passato e per i bellissimi scorci panoramici lungo il percorso che ci hanno regalato forti emozioni. 
   Carla Giordano - Mitiku Degu

 
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