Passeggiando in Irlanda

Mercoledì 6 maggio 2026
Mercoledì 13 maggio 2026 

Tipo attività: Escursione Turistica
Sezione di Modena
Responsabile: Iolanda



Programma



PASSEGGIATE IRLANDESI 6 - 13 MAGGIO 2026, 8 giorni - 7 notti Camminare in Irlanda è entrare in una dimensione dove il tempo non è mai del tutto lineare. Ogni passo misura una scansione diversa, modulata dalle eco delle onde contro le scogliere, dal fruscio dell’erba alta, dal tonfo sordo dei lastricati, dal sibilo del vento salso. I sentieri che si insinuano tra muri di pietra, eriche scosse dal vento e pascoli attraversati da pecore pigre sono un dialogo silenzioso tra la terra che cambia colore con le nuvole e un mare che sembra respirare lentamente. La luce che cambia all’improvviso e trasforma gli stagni e le torbiere delle brughiere in scenari cinematografici da film anni Ottanta, le strade secondarie che tagliano le colline e si insinuano nei villaggi dove il profumo del pane scuro appena sfornato si mescola alla salsedine, le scogliere che ripetono storie antiche, sono tutti frammenti di un’epica che sfugge un po’ a chi non la percorre a piedi. Ogni passo è una narrazione in movimento, che racconta l’Irlanda non come una geografia muta, ma come una topografia che parla, attraverso il vento, le rovine monastiche, le croci celtiche consumate dal tempo. Camminare in Irlanda significa ascoltare la sua memoria, che anche il paesaggio racconta. Programma di massima: 1° giorno, mercoledì 6 maggio 2026: Bologna > Dublino Ritrovo dei signori partecipanti in mattinata all’aeroporto di Bologna, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e partenza con volo di linea low cost Ryanair FR 9457 delle 13h45 per Dublino. All’arrivo, previsto alle 15h40, dopo 2h55’ di volo, trasferimento all’hotel per la sistemazione nelle camere riservate. Breve passeggiata in città e cena. Dublino. Adagiata sulla foce del fiume Liffey, che taglia in due la città prima di sfociare nel Mare d’Irlanda, Dublino è il cuore culturale, politico e spirituale della Repubblica d’Irlanda. Il suo paesaggio urbano si sviluppa in un alternarsi di edifici georgiani eleganti, pub storici dalle facciate scure e ponti che uniscono le due rive del fiume, sotto cieli mobili e mutevoli, sospesi tra luce e pioggia. Dublino, Dubh Linn, stagno nero ai tempi dei vichinghi, Baile Átha Cliath, città del guado delle canne, in gaelico, fu invasa nel 1171 dagli anglo-normanni, che nel XIV secolo la fortificarono, isolandola nell’enclave di The Pale. Il resto dell’Irlanda fu conquistato dai Tudor solo nel XVI secolo, che v’imposero a forza la Riforma protestante, la lingua inglese e il codice penale britannico. Nell’aprile del 1916, un gruppo di repubblicani guidati da Patrick Pearse, diede vita alla Sollevazione di Pasqua, Easter Rising, una piccola rivolta facilmente sedata dalle truppe britanniche, attraverso una sanguinosissima repressione, ma che sfociò nella guerriglia degli Irish Volunteers di Michael Collins, più tardi rinominatisi Irish Republican Army. La lotta dell’IRA contro i britannici durò dal gennaio 1919 al 11 luglio 1921. Il successivo 6 dicembre un accordo istituì lo Stato Libero d’Irlanda, comprendente tutta l’isola, eccetto sei contee dell’Ulster a maggioranza protestante, e dal 1922 Dublino divenne la capitale dell’Irlanda indipendente. Temple Bar, rinomato quartiere ritrovo di artisti di strada è il centro della vita notturna di Dublino, considerata da National GeographicTM tra le dieci più trendy e coinvolgente. Il bar del Clarence Hotel, nella stessa zona, è incluso da Lonely PlanetTM tra i dieci luoghi di pellegrinaggio per gli amanti della musica grazie alle frequentazioni giovanili di Bono. La torre Martello a Sandycove che ospita il museo dedicato a James Joyce è inclusa da Lonely PlanetTM tra i dieci luoghi letterari più famosi della terra.
2° giorno, giovedì 7 maggio 2026: Dublino > Glendalough > Kilkenny > Cashel > Tipperary
Prima colazione e cena. Partenza per Glendalough (69 Km, 1h15’). Visita del sito monastico e passeggiata di 3h ai laghi inferiori e superiori. Proseguimento per la visita di Kilkenny (105 Km, 1h30’) e alla Rocca di Cashel (62 Km, 1h). All’arrivo a Tipperary (26 Km, 30’) discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Glendalough. Nascosta tra le colline boscose della contea di Wicklow, Glendalough, che in gaelico significa valle dei due laghi, è uno dei siti monastici più suggestivi d’Irlanda. Fondato nel VI secolo da San Kevin, il monastero si sviluppò attorno a un paesaggio di commovente bellezza, tra acque scure, boschi di betulle e pendii avvolti dalla bruma. La torre rotonda alta 30 m, ancora intatta, domina un complesso di chiese in pietra e croci celtiche, immerso in un silenzio quasi sacrale. Distrutto più volte tra IX e XIII secolo, Glendalough conobbe un lento declino, ma è oggi meta di pellegrinaggi e cammini spirituali. Kilkenny. In gaelico Cill Chainnigh, chiesa di Canizio, Kilkenny sorge nel cuore dell’Irlanda sud-orientale, lungo le rive del fiume Nore, tra dolci colline e campi inquadrati di siepi. La città conserva intatta l’impronta medievale, con strade strette lastricate, un castello normanno e un’imponente cattedrale gotica. Fondata dai monaci nel VI secolo, Kilkenny conobbe il suo apice nel Medioevo, quando divenne sede del Parlamento irlandese anglo-normanno prima di cadere in mano alle truppe di Oliver Cromwell. Kilkenny è celebre per la birra rossa che porta il suo nome, nata all’inizio del XVIII secolo nella mitica St. Francis Abbey brewery, dagli anni Sessanta proprietà della Guinness. Le due varietà più famose sono l’originale Smithwick’s Ale e la Kilkenny Ale, nata come variante per l’esportazione. Rocca di Cashel. Imponente complesso archeologico circondato da antiche mura poderose, si erge su uno sperone di calcare che domina la pianura di Tipperary, nel cuore del paese. Il complesso fortificato, tra i più emblematici del paese, fu sede dei re di Munster prima di essere donato alla Chiesa nel 1101. La cattedrale gotica, la torre rotonda del X secolo e la cappella romanica di Cormac formano un insieme architettonico di straordinaria coerenza e potenza visiva. Secondo la tradizione, fu qui che San Patrizio convertì il re Aengus al cristianesimo, tra riti antichi e simboli pagani. Un tempo dimora dei re di Munster, nel 1647 la rocca cadde in mano all’esercito inglese di Oliver Cromwell, guidato da Inchiquin, che la saccheggiò e la devastò. La Rocca di Cashel è circondata da un esteso prato collinare irto di croci celtiche che ne fa un luogo di silenzio e memoria, intriso di spiritualità e potere.
3° giorno, venerdì 8 maggio 2026: Tipperary > Killarney > Ballyheigue Prima colazione e cena. Partenza per il Parco Nazionale di Killarney (122 Km, 2h15’). Passeggiata (10 Km, dislivello 100 m) da Muckross House, elegante dimora vittoriana del XIX secolo circondata da splendidi giardini, per l'Abbazia francescana del XV secolo, il lago con il ponte Brickeen, il Dinis Cottage, residenza di caccia del XIX secolo, fino allo storico Old Weir Bridge, piccolo ponte in pietra che attraversa il Meeting of the Waters, dove si incontrano i tre laghi di Killarney. Nel pomeriggio proseguimento per Ballyheigue (58 Km, 1h15’), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Killarney. In gaelico Cill Airne, chiesa dei susini, Killarney si adagia ai piedi delle MacGillycuddy’s Reeks, nella contea di Kerry, affacciata su un sistema di laghi circondati da boschi secolari e torbiere. Questo paesaggio di straordinaria bellezza, protetto dal Parco Nazionale istituito nel 1932, è uno dei più iconici d’Irlanda. Monaci medievali fondarono qui l’abbazia di Muckross nel XV secolo, le cui rovine silenziose emergono tra querce e tassi. Da Killarney inizia e termina il tratto di strada circolare che percorre la vicina penisola di Iveragh, noto come Ring of Kerry.
4° giorno, sabato 9 maggio 2026: Ballyheigue > Contea di Kerry > Derrynane Prima colazione e cena. Partenza per la Contea di Kerry. All’arrivo a Derrynane (110 Km, 2h15’) passeggiata (10 Km, dislivello 300 m) lungo il Mass Path e l’isola di Abbey. Al termine discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Ring of Kerry. Itinerario circolare lungo circa 180 chilometri che si snoda nella contea di Kerry, nella parte sud-occidentale dell'Irlanda, seguendo la costa frastagliata della penisola di Iveragh. Attraversa paesaggi tra i più scenografici del paese, tra oceano e montagne, dove le acque dell'Atlantico si infrangono contro scogliere maestose, le pecore pascolano su declivi verdissimi e le nuvole si rincorrono rapide sopra brughiere punteggiate di torbiere. Il percorso include villaggi pittoreschi come Kenmare e Sneem, castelli in rovina, siti preistorici e chiese solitarie. Derrynane. Cittadina della costa meridionale della penisola di Iveragh, nella contea di Kerry, che si affaccia sull’Atlantico con una baia sabbiosa lambita da acque turchesi e protetta da isolotti rocciosi. Questo angolo remoto dell’Irlanda sudoccidentale è immerso in un paesaggio di colline coperte di erica e torba che scendono dolcemente verso spiagge bianche e prati fioriti. Derrynane House, la dimora di Daniel O’Connell, detto Emancipator, figura centrale nella lotta pacifica per i diritti civili dei cattolici irlandesi nel XIX secolo, è il cuore storico del villaggio. I sentieri costieri portano a grotte marine, antiche rovine monastiche e cimiteri dimenticati, in un paesaggio che continua a raccontare una storia fatta di tenace armonia con la terra.
5° giorno, domenica 10 maggio 2026: Isole Skellig Prima colazione e cena. Mattinata dedicata all’escursione in battello alle isole Skellig (2h, con audioguida in italiano), nel Páirc Náisiúnta na Mara, l'unico Parco Nazionale Marino d'Irlanda. Pomeriggio libero. Cena in hotel. Isole Skellig. Al largo della costa atlantica della contea di Kerry, le isole Skellig emergono dall’oceano come scogliere appuntite, a una dozzina di chilometri dalla penisola di Iveragh. Skellig Michael, la maggiore, è un cono di roccia scura alto oltre 200 metri, dove monaci cristiani si stabilirono già nel VI secolo, fondando uno dei più remoti e austeri insediamenti monastici dell’Europa altomedievale. Qui, tra venti impietosi e isolamento assoluto, costruirono celle in pietra a secco a forma di alveare, oratori e scale vertiginose scolpite nella roccia. Il sito è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO, in quanto testimonianza straordinaria della fede e dell’ingegno umano in condizioni estreme. Poco distante, la più piccola Little Skellig ospita una delle colonie di sule più grandi del mondo, con decine di migliaia di esemplari che ne imbiancano le scogliere durante la stagione della nidificazione. Le isole furono abbandonate come luogo di vita religiosa nel XIII secolo, ma rimasero faro spirituale e poi punto di riferimento per i naviganti. Oggi sono accessibili solo in estate, con mare calmo, e l’arrivo via barca resta un’esperienza mistica, in un paesaggio che unisce sacro, natura selvaggia e leggenda.
Il paesaggio incontaminato, quasi mistico, le scogliere spettacolari e la remota bellezza di Skellig Michael sono stati scelti come sfondo ideale per l'esilio di Luke Skywalker, l’eroe di Star Wars, aggiungendo un nuovo strato di leggenda al leggendario passato dell’isola.
6° giorno, lunedì 11 maggio 2026: Derrynane > Penisola di Dingle > Capo Slea > Limerick Prima colazione e cena. Completamento del Ring di Kerry e proseguimento per la penisola di Dingle. Visita di Dingle (132 Km, 2h45’). Al Capo Slea (17 Km, 30’) passeggiata sulla costa atlantica. Sosta ad Adare (147 Km, 2h30’). All’arrivo a Limerick (19 Km, 30’) discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Dingle. Il villaggio di Dingle, Ain Daingean, con le sue case colorate e il porto vivace, conserva una forte identità culturale e musicale, riflesso della tradizione gaelica che qui è ancora parlata. Il suo nome originario, che significa forte di Daingean, richiama una storia antica, quando il borgo era protetto da una cinta fortificata e rappresentava un importante punto d’approdo per i traffici con la Spagna. Nel corso dei secoli, Dingle è sopravvissuta a invasioni, carestie e guerre, mantenendo una forte identità culturale e religiosa, testimoniata dalle chiese, dai crocifissi celtici sparsi nei dintorni e dalla sua vitalità musicale. Ain Daingean in un certo senso rappresenta l’anello vivo che unisce le memorie dell’Irlanda gaelica al presente. Penisola di Dingle. Protesa nell’Atlantico dall’estremo sud-ovest irlandese, come un’arca di pietra battuta dal vento, la penisola, lunga circa 50 Km, termina con An Dún Mór il punto più occidentale dell’isola verde. Qui il paesaggio si fa drammatico e primordiale, scogliere frastagliate, pascoli ondulati, spiagge selvagge e un cielo in continuo movimento che scolpisce la luce sull’oceano. Terra di lingua gaelica, la penisola è disseminata di testimonianze antiche, oratori paleocristiani, croci celtiche, case in pietra a secco, che raccontano una civiltà profondamente legata ai ritmi naturali e spirituali. Capo Slea. Al capo si trova An Dún Mór il punto più occidentale della terraferma irlandese e uno dei luoghi più suggestivi d’Irlanda. Capo Slea è la punta della penisola di Dingle, dove le scogliere che si affacciano con decisione sull’Atlantico, disegnano un orizzonte frastagliato e immenso. Da qui, lo sguardo spazia fino alle isole Blasket, che emergono come fantasmi tra nebbie e luci incerte. È un paesaggio crudo, scolpito dal vento e dal sale, dove la natura mostra la sua forza primordiale e ogni elemento, cielo, terra, mare, sembra in equilibrio, instabile, ma armonioso. La strada costiera che conduce a Slea Head, stretta tra muretti a secco e prati d’un verde saturo, è tra le più scenografiche d’Europa. Il capo è da secoli un luogo liminale, dove finisce la terra e inizia l’invisibile. Adare. Adagiata lungo le rive del fiume Maigue, nella contea di Limerick, Adare è considerato uno dei villaggi più pittoreschi d’Irlanda. Riconfigurato dalla famiglia Dunraven nell’Ottocento come villaggio modello, secondo un ideale estetico e sociale vittoriano, Adare deve gran parte del suo fascino all’architettura in stile Tudor e alle tradizionali case dai tetti di paglia, risalenti al XIX secolo, perfettamente conservate. Il cuore storico del villaggio si sviluppò attorno al maniero normanno dei conti di Desmond, che nel XIII secolo edificarono l’Adare Castle lungo il fiume, oggi suggestivo rudere affacciato su un’ansa tranquilla. Intorno al villaggio si ergono tre importanti edifici religiosi, l’Abbazia Francescana, l’Abbazia Domenicana e quella Agostiniana, fondate tra il XIII e il XIV secolo, in parte restaurate e tuttora utilizzate. Limerick. Limerick, in gaelico Luimneach, palude deserta, si estende sulle rive del fiume Shannon, dove le sue acque larghe e lente creano un paesaggio fluviale che ha plasmato la storia e l’identità della città. Fondata dai Vichinghi nel IX secolo, Limerick divenne nei secoli un importante centro normanno e poi una roccaforte inglese, come testimonia il massiccio King John’s Castle, che domina ancora oggi l’isola del Re con le sue torri medievali. Durante le guerre giacobite del XVII secolo a Limerick si svolsero assedi sanguinosi. La città ha conosciuto una profonda trasformazione sul finire del XX secolo, passando da centro industriale segnato da ampie sacche di povertà a polo culturale emergente. Il dialogo tra passato e presente è reso evidente anche dal tessuto urbano, dove i quartieri georgiani s’alternano a spazi industriali riqualificati e rive pedonalizzate. Così Limerick può raccontare una storia di resilienza e rinnovamento, dove l’eco dei versi di Frank McCourt e della voce di Dolores O’riordan si fonde con la vitalità di una città in rinascita.
7° giorno, martedì 12 maggio 2026: Limerick > Scogliere di Moher > Dublino Prima colazione e cena. Partenza per la visita delle scogliere di Moher (80 Km, 1h15’). Al termine trasferimento a Dublino (269 Km, 3h30’), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Scogliere di Moher. Le Cliffs of Moher, Aillte an Mhothair, scogliere della rovina, in gaelico, si ergono maestose, impressionanti e suggestive a picco sul mare della costa atlantica della contea di Clare, in uno dei tratti più spettacolari della costa d’Irlanda. Alte fino a 214 metri e lunghe oltre otto chilometri, queste scogliere verticali, uno dei luoghi più visitati d’Irlanda, si affacciano su un oceano spesso in tempesta, scolpite dal vento e dalla pioggia in forme taglienti, striate da voli di cormorani, gabbiani e pulcinelle di mare. Il panorama si apre vasto fino alle isole Aran e alle montagne del Connemara, in un gioco continuo di luce e nebbia.
8° giorno, mercoledì 13 maggio 2026: Dublino > Bologna Prima colazione. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo Ryanair FR 9456 delle 16h05 per Bologna. L’arrivo è previsto alle 19h40 locali, dopo 2h35’ di volo.

 
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