Colle di Luca - 2436 m
Domenica 19 maggio 2024 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Semplice
Sezione di Torino
Responsabile: Alberto ZENZOCCHI
Programma
Località di partenza : Cappella Madonna della Neve - Sampeyre (1722 m)
Dislivello : 828 m
Esposizione : Sud
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino a Sampeyre. Proseguendo oltre, si passa la borgata Calchesio e si svolta poco dopo a destra per Roccia. Si tralascia un bivio a sinistra per Villar e, subito prima della borgata Roccia, si prende a sinistra per Foresto. Si inizia una lunga salita che tocca le borgate Ciampanesio e Pui ed infine raggiunge Colletto di Sopra, ove si lascia l'auto.
Dalla chiesetta della Madonna della Neve di Colletto di Sopra (1711 m) saliremo verso i laghi Cibùo (2187 m), Louserot (2320 m) e Luca (2371 m) alternando sentieri a tratti su sterrati e tracce lungo pascoli di alta montagna. Una volta arrivati al Colle di Luca (2436 m), per chi volesse, sarà possibile salire sulla punta Rasciassa (2664 m).
Torneremo quindi alla Madonna della Neve di Colletto di Sopra (1711 m) scendendo lungo il vallone del Rio Milanese.
Attrezzatura : da escursionismo
Mezzo di trasporto : Auto private
Logistica : Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita : Alberto ZENZOCCHI - Cell. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it
Relazione
Punta Costafiorita
Come per altre gite di questo periodo anche questa, che aveva come mèta il Colle di Luca, ha dovuto subire una variazione, essendo il percorso originale ancora abbondantemente innevato.
La scelta è ricaduta sulla Punta Costafiorita, molto comoda in quanto la partenza è raggiungibile in veramente poco tempo e, come si sa, dormire un po’ di più fa sempre piacere.
In “ben” 19 abbiamo raggiunto Celle (partenza del ben più blasonato Roccasella) e ci siamo avviati lungo il sentiero che, costeggiando sul lato ovest sia il Roccasella, appunto, e il Monte Sapei, attraversando prima un fitto bosco reso molto umido dalle ultime precipitazioni e successivamente delle ampie pietraie - che hanno dato quel minimo di difficoltà in più - ci ha permesso di raggiungere il Colle La Bassa: sella verdeggiante cosparsa di genziane.
Dal Colle, seguendo il crinale erboso, che divide la valle del Col del Lys da quella del Colombardo, siamo arrivati in vetta percorrendo l’ultimo tratto su facili roccette.
Il panorama, purtroppo a causa della nebbia, non ci ha permesso di spaziare tutto intorno come invece avremmo sperato, ma questo era quello che passava il convento e ci siamo dovuti accontentare.
Dopo una breve sosta e la recita della nostra consueta Preghiera, siamo scesi raggiungendo nuovamente il Colle dove, approfittando dell’area attrezzata con tavoli, panchine e fontana abbiamo pranzato.
Nell’ultima parte della discesa, contrariamente alla salita, abbiamo proseguito la cresta, risalendo fino a raggiungere la vetta del Monte Sapei - facendo comunque attenzione a non superare i mille (1000) metri di dislivello per non fare alterare Gianni A. e rimanere un suo “coordinatore gita” di fiducia -.
Scesi, sempre in cresta, il Monte Sapei ci siamo ricongiunti al sentiero normale che scende dal Roccasella al Colle Arponetto e di qui abbiamo fatto ritorno alle macchine, dove abbiamo ancora avuto modo di festeggiare il compleanno di Marta con qualche dolcetto e bevendo il classico “bicchiere della staffa”.
Alberto ZENZOCCHI