Monte Sbaron - 2223 m

Domenica 2 febbraio 2025  (evento passato)

Tipo attività: Scialpinismo
Sezione di Torino
Responsabile: Mariateresa BOLLA



Programma



Località di partenza : Prato del Rio – Mocchie, TO
Dislivello : 860 m
Esposizione : Sud
Tempo di salita : 2,5 h
Difficoltà : MS

Descrizione:
Riproponiamo questa classica gita fuori porta, nella speranza di avere neve in bassa quota.
Da Prato del Rio si salgono i bei prati della valletta posta a sinistra del Truc Giulianera, giungendo ad un colletto con alpeggio. Si intercetta la strada per il Colle del Colombardo, che si segue alternandola a facili pendii-scorciatoia. Si supera un curioso masso posto a bordo strada, e poi si toccano svariati alpeggi, fino all’ultimo della serie, Alpe dei Rat. Qui si abbandona la strada piegando leggermente verso sinistra, per toccare il Colle degli Astesiani 1925 m. Qui inizia la dorsale sud della Punta Sbaron, che si risale integralmente senza alcuna difficoltà fino in cima (piccolo
cartello di legno).
Ottima gita per chi volesse iniziare a fare due curve fuori dalle piste.
Discesa:
per l’itinerario di salita

Attrezzatura : da scialpinismo (obbligatorio: ARTVA,  pala, sonda)
Ritrovo di partenza : 1 - Eurospin C.so Orbassano
                                     2 - Eurospar Avigliana Ovest
Mezzo di trasporto : Auto private
Coordinatrice di gita : Mariateresa BOLLA Cell.: 335 7750213
 



Relazione



Cima Fournier – 2424 m

Per la seconda volta consecutiva, riceviamo in regalo una bella domenica di sole e assenza di vento dopo un sabato di neve. Condizioni perfette per una gita scialpinistica, con la quasi certezza di trovare paesaggi immacolati e neve farinosa, così da accontentare sia la parte contemplativa che quella sportiva.
Ben contenti di cogliere l’attimo, ci raduniamo a Bousson e partiamo in 14 alla volta della classica Fournier. Naturalmente non abbiamo l’esclusiva e in giro da queste parti troviamo una frazione considerevole del mondo intero degli scialpinisti, che pur sparpagliandosi su vari itinerari riesce ugualmente a creare alcuni ingorghi degni dell’esodo di Ferragosto, soprattutto nella parte più ripida.
La traccia battuta – che nessuno ha voglia di abbandonare per faticare a tracciarne un’altra – si tiene decisamente più a sinistra dell’itinerario solito e costringe a qualche scomoda inversione in più, che però contribuisce a fare scuola. Sbuchiamo dal bosco e la punta è già vicina, in breve arriviamo tutti e al sole caldo ci prepariamo per la discesa mentre due incontenibili scendono prima per farsi una “ripellatina” veloce.
Cercando di scegliere i pendii meno tracciati ci godiamo una sciata da 5 stelle fino al lago Nero, dove facciamo una sosta per far provare ad Anita e Lin una ricerca ARTVA, la prima di tante che sicuramente faranno (nel senso che auspichiamo continueranno a fare scialpinismo a lungo e si eserciteranno di conseguenza!).

Il resto della discesa è una divertente gimcana giù per il sentiero nel bosco, fino alle auto e ai dolcetti da condividere per festeggiare un’altra bella giornata in compagnia sulla neve.

Mariateresa BOLLA
 

 
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